A BOLOGNA VINCE VAUQUELIN MA E’ GIA’ DUELLO TRA POGACAR E VINGEGAARD, CON LO SLOVENO NUOVA MAGLIA GIALLA

luglio 1, 2024
Categoria: News

La doppia scalata del San Luca anima il finale della seconda tappa da Cesenatico a Bologna, con Kevin Vauquelin (Team Arkea B&B Hotels), tra i fuggitivi della prima ora, abile a trovare il momento giusto per attaccare e andare a vincere in solitaria. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) dà subito spettacolo e l’unico che gli rimane a ruota è Jonas Vingegaard (Team Visma Lease a Bike). Lo sloveno è la nuova maglia gialla

La seconda tappa del Tour de France celebra Marco Pantani con il suo percorso che si insinua interamente in Emilia Romagna tra le province di Ravenna e Bologna. Si parte da Cesenatico e si arriva nel capoluogo emiliano dopo quasi 200 km. La doppia ascesa finale alla Madonna di San Luca sarà il clou della tappa ma i ciclisti dovranno affrontare altri quattro dentelli categorizzati come GPM nei chilometri precedenti, nell’ordine le “côte” di Monticino, Gallisterna, Botteghino di Zocca e Montecalvo. Romain Bardet (Team DSM Firmenich PostNL) veste la maglia gialla dopo la bella vittoria di ieri e oggi dovrà difenderla in una tappa che si annuncia spettacolare, con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) atteso ad uno dei suoi numeri proprio sul muro della Madonna di San Luca, sul quale verranno tastati i polsi degli altri big di classifica, primo fra tutti Jonas Vingegaard (Team Visma Lease a Bike). Intorno al decimo chilometri di gara si formava una fuga di undici ciclisti. I battistrada erano Quentin Pacher (Team Groupama FDJ), Axel Laurance (Team Alpecin Deceuninck), Hugo Houle (Team Israel Premier Tech), Nelson Oliveira (Team Movistar), Cristian Rodriguez e Kevin Vauquelin (Team Arkea B&B Hotels), Mike Teunissen (Team Intermarchè Wanty), Bram Welten (Team DSM- Firmenich PostNL), Harold Tejada (Team Astana Qazaqstan), Jonas Abrahamsen (Team Uno X Mobility) e Jordan Jegat (Team Total Energies). Era il norvegese Abrahamsen a scollinare in prima posizione sul GPM di Monticino, posto al km 74. Abrahamsen faceva il bis sulla successiva salita di Gallisterna, posta al km 88.8, mentre Welten rallentava e veniva ripreso dal gruppo maglia gialla, probabilmente richiamato dall’ammiraglia per contribuire al lavoro in testa al gruppo per Romain Bardet. Abrahamsen nel frattempo vinceva anche il traguardo volante di Dozza, posto al Km 108.1. Nel gruppo si segnalava una caduta che vedevano coinvolti Wour Van Aert e Matteo Jorgenson (Team Visma Lease a Bike), i quali ripartivano senza apparenti problemi. Abrahamsen continuava a mietere traguardi intermedi aggiudicandosi anche il GPM di Botteghino di Zocca, posto al km 143. Era ancora il corridore scandinavo a fare suo il successivo GPM di Montecalvo, posto al km 151.2. A 35 km dalla conclusione i dieci uomini di testa avevano 4 minuti e 30 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Dopo aver lavorato per Vingegaard lungo la prima ascesa alla Madonna di San Luca, Van Aert si rialzava. Abrahamsen scollinava ancora in prima posizione con il gruppo inseguitore che si faceva minaccioso, avendo un ritardo dai battistrada di poco superiore ai 3 minuti. A 20 km dalla conclusione Abrahamsen, Oliveira e Vauquelin si erano avvantaggiati di una decina di secondi sugli ex compagni di fuga, mentre il gruppo maglia gialla aveva rallentato l’andatura e inseguiva con circa 4 minuti di ritardo. Vauquelin attaccava subito all’inizio della seconda scalata al San Luca e faceva il vuoto. Nel gruppo maglia gialla uno scatto mortifero di Pogacar scompaginava le carte. Lo sloveno veniva raggiunto da Vingegaard, mentre Vauquelin andava a completare con il successo la sua cavalcata trionfale verso il traguardo di Bologna. Il francese – alla seconda vittoria stagionale, sicuramente la più prestigiosa della sua carriera – vinceva in solitaria con un vantaggio di 36 secondi su Abrahamsen mentre Pacher era terzo a 49 secondi di ritardo. Chiudevano la top five Rodriguez in quarta posizione e Tejada in quinta posizione. A 2 minuti e 21 secondi giungeva il gruppetto Pogacar-Vingegaard al quale si erano uniti Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) e Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost). I 21 secondi di ritardo del gruppo Bardet consentivano a Pogacar di essere la nuova maglia gialla, mentre Evenepoel e Vingegaard erano rispettivamente secondo e terzo con lo stesso tempo dello sloveno. Ora è in programma la quarta tappa da Piacenza a Torino di 231 km, la più lunga del Tour 2024. A meno di sorprese saranno i velocisti a giocarsi la vittoria di tappa, anche perchè i tre facili GPM da affrontare lungo il percorso sono lontani dal traguardo e gli ultimi 50 km sono completamente pianeggianti.

Antonio Scarfone

Vauquelin vince la seconda tappa italiana del Tour 2024 (Getty Images)

Vauquelin vince la seconda tappa italiana del Tour 2024 (Getty Images)

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