GIRO NEXT GEN, WIDAR VINCE ANCHE IL TAPPONE DI FOSSE

giugno 15, 2024
Categoria: News

Jarno Widar vince anche il tappone di Fosse dopo aver fatto suo, tre giorni fa, l’arrivo in salita a Pian della Mussa. Il belga ora comanda con 52″ su Torres e 58″ su Rondel

Il belga Jarno Widar (Lotto Dstny Development Team) non fa il Pagagini nel tappone di Fosse ripete le gesta che, qualche giorno fa, gli avevano consentito di fare l’en plein a Pian della Mussa, prendendosi vittoria di tappa e maglia rosa. Adesso a vittoria odierna ha fatto lievitare il vantaggia sui più immediati rivali di classifica. Tra questi c’è il francese Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling Team U23), terzo della generale, che è stato il primo dei big a muoversi sulle impegnative rampe dell’ascesa finale (quasi 9 km al 9% di pendenza media), autore di un’accelerazione che ha mandato in crisi l’olandese Wouter Toussaint (Wanty – ReUz – Technord), alla partenza da Borgo Virgilio quinto in classifica. Quando Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z) ha azzardato un tentativo dentro il chilometro conclusivo è stato, però, lo stesso Rondel a soffrirne, mentre con lo spagnolo rimanevano solo il suo connazionale Pau Martì (Israel Premier Tech Academy) e la maglia rosa, autore di uno scatto a 300 metri dall’arrivo che gli consentiva di tagliare la linea del traguardo con secondo di vantaggio sugli altri due, conquistando anche i 10 secondi d’abbuono spettanti al vincitore di tappa. Il belga consolida così la sua leadership, indossando l’insegna del primato con 52″ su Torres, che è riuscito a sorpassare Ronde, sceso di una posizione e ora terzo a 58″, paritempo con l’altro protagonista del finale di questa tappa, Martì
Il vincitore di tappa Jarno Widar, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Questa mattina non mi sentivo molto bene in partenza ma ci tenevo ad offrire una grande performance perchè quella di oggi era la tappa regina. Col passare dei chilometri mi sono sentito sempre meglio. Era difficile tenere le ruote di Mathys Rondel ma sentivo di avere del margine. Quando Pablo Torres ha attaccato l’ho seguito per poi partire ai 250 metri. E’ una bella vittoria, in Maglia Rosa ha un sapore speciale. Vincere indossando la Maglia Rosa è uno dei sogni che coltivavo fin da bambino e farlo al Giro Next Gen, la corsa più importante della categoria U23, è veramente speciale. E’ la prima volta che mi trovo a correre per sei giorni, forse è per questo che in partenza non mi sentivo così bene. Questo rende ancora più grande il mio successo di tappa. Fino all’anno scorso in molti dicevano che non sarei stato capace di lottare per le classifiche generali nelle corse a tappe, sto dimostrando che si sbagliavano. La Tudor ha attaccato prima in discesa e poi sull’ultima salita ma non ci siamo fatti trovare impreparati. Mi sentivo di dover ripagare gli sforzi dei miei compagni di squadra”.
Il bolognese Florian Kajamini, anche oggi primo degli italiani, ha confermato la sua leadership nella classifica dei corridori di casa nostra: “E’ stata una tappa molto dura ma sono contento di aver consolidato il mio margine nella classifica della Maglia Tricolore. Credo che questo possa essere un obiettivo realistico, in quanto le prossime due tappe non dovrebbero smuovere più di tanto la classifica generale. Come team cercheremo di chiudere con una doppia top 10, la mia e quella di Novak, e abbiamo anche Nespoli in corsa per la Maglia Azzurra”.
Ora si correrà la settima tappa, che da Montegrotto Terme condurrà in 182 Km a Zocca di 182 Km, paese natale di Vasco Rossi. Si tratterà del terzo e ultimo arrivo in salita del Giro Next Gen, che arriverà la termine di una tappa totalmente pianeggiante e di un’ascesa finale di 12 Km al 4.5%, che presenta i tratti più impegnativi nei primi 5 Km al 6.3%, anche se è nel finale che si raggiunge il picco di pendenza massima del 12%

Mario Prato

Widar vince anche il tappone di Fosse (foto LaPresse)

Widar vince anche il tappone di Fosse (foto LaPresse)

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