AD AOSTA IL PIÙ VELOCE È LO SVEDESE JAKOB SÖDERQVIST. È LUI LA PRIMA MAGLIA ROSA DEL GIRO NEXT GEN
Ad Aosta lo svedese Söderqvist ha vinto la prima tappa del Giro Next Gen, conquistando la prima Maglia Rosa di leader della classifica generale. Seconda piazza per il ligure Raccagni Noviero.
È iniziato oggi con una cronometro di poco più di 8 km il Giro Next Gen, la corsa a tappe italiana dedicata agli Under23 e, come la “sorella maggiore” conclusa da poco, organizzata dalla Gazzetta dello Sport per mano di RCS Sport.
Il più veloce sugli 8,8 km del circuito di Aosta è stato lo svedese Jakob Söderqvist (Lidl-Trek Future Racing), che ha chiuso con il tempo di 10’49”.
Al secondo posto e primo degli italiani si è piazzato il genovese Andrea Raccagni Noviero (Soudal Quick-Step Devo Team), che ha impiegato 6″ in più per chiudere la prova, mentre terzo a 9″ dal vincitore si è piazzato lo svizzero Fabian Weiss (Tudor Pro Cycling Team U23).
Il tracciato odierno era diviso in tre zone ben delineate. La parte iniziale era in leggera discesa, quella centrale in salita con punte del 10% verso il GPM di Beauregard e quella finale nuovamente in discesa,”condita” da qualche passaggio tecnico.
Lo svedese era il favorito della vigilia e non ha tradito le attese. È stato il più veloce della corsa fin dal primo intermedio, posto in cima al GPM. La picchiata che portava al traguardo ha fatto si che aumentasse ulterirmente il suo vantaggio sugli altri partecipanti. Grazie a questo successo Söderqvist indossa, oltre alla maglia rosa, anche quella rossa della classifica a puntu e quella azzurra degli scalatori. L’italiano Raccagni, invece, partirà per la prima tappa indossando la maglia tricolore della classifica dedicata ai corridori nostrani. La maglia bianca di Miglior Giovane sarà, invece, sulle spalle di Jarno Widar (Lotto Dstny Development Team), ad Aosta 9° e pure uno dei papabili per la vittoria finale.
La consueta conferenza stampa post gara ha avuto come protagonisti i primi due di giornata e la maglia bianca, che si sono così espressi.
Jakob Söderqvist: “Essere in Maglia Rosa è una sensazione unica, dato che era uno dei miei grandi obiettivi stagionali. Non è stato facile, mi mancava un po’ il confronto con gli altri cronomen, però sapevo di aver fatto un’ottima prova. E’ andato tutto come pianificato, specialmente nel tratto di salita. Successivamente, ho gestito bene la successione delle curve in discesa evitando di prendere troppi rischi. E’ un risultato speciale perchè non è molto comune vedere la Svezia in testa alle classifiche. Il nostro movimento però è in crescita e spero che questo risultato possa aiutare i miei connazionali in questo processo. Domani proverò a difendere la Maglia Rosa anche se so che non sarà facile”.
Andrea Raccagni Noviero: “Il secondo posto è un gran risultato, sono orgoglioso della mia cronometro. E’ anche inaspettato, visto il grande livello dei partecipanti. Avevo una buona gamba e, dopo aver sentito dalla radiolina che ero tra i migliori al GPM, mi sono motivato ancora di più. E’ stato uno sforzo veloce ma intenso. Nei prossimi giorni ci saranno altre occasioni, per me e per il mio team. Abbiamo in squadra Paul Magnier ed il mio ruolo sarà quello di ultimo uomo per lui, ma io sono pronto qualora si presentasse una chance”.
Jarno Widar: “Sono felice e sorpreso di questo risultato. Il percorso era favorevole, visto che fisicamente sono adatto a salite come quella di oggi. E’ li che ho costruito questo risultato. La Maglia Bianca è un obiettivo, ma vorrei vestirla domenica prossima. Tra i miei coetanei ci sono corridori che l’anno scorso si sono piazzati in top 10 ai Campionati Mondiali Juniores, il che dà ancora più risalto a questa performance. Vediamo se migliorerò ancora contro il tempo negli anni a venire”.
Oggi il Giro Next Gen Carta Giovani Nazionale, questa la sua definizione completa, si rimane in Valle d’Aosta con la Aymavilles – Saint-Vincent, tappa di 105 Km che si presenta altimetricamente molto mossa. Dopo la partenza si salirà senza incontrare grandi pendenze fino ai 1200 metri Courmayeur per poi far ritorno ad Aymavilles e raggiungere quindi Saint-Vincent, dove si affronterà un circuito di una dozzina scarsa di chilometri che prevede la pedalabile salita di Champ des Vignes a 8 km dall’arrivo, a sua volta prevista in vetta ad uno strappo che inizierà dopo lo striscione dell’ultimo chilometro.
Mario Prato