FESTA IN CASA ANDRONI
Giornata agrodolce per gli italiani al Tour de Langkawi. Se, da una parte, il veronese Guardini ha fallito il successo di tappa – sarebbe stato il quinto in questa stessa corsa – dall’altra si festeggia con la conquista della maglia di leader da parte del venezuelano Monsalve che, grazie agli abbuoni dei traguardi volanti, l’ha “scippata” al colombiano Corredor. Dal canto suo, Guardini si consola mantenendo la maglia azzurra della classifica a punti.
Foto copertina: volata bagnata, volata fortunata per il tedesco Forster (foto Bettini)
Dalla pioggia che ha imperversato l’ottava tappa del Tour de Langkawi arrivano notizie contrastanti per i corridori e le squadre italiane impegnate a quelle latitudini.
La prima, poco piacevole, è che oggi il velocista principe della corsa a tappe malesi, Andrea Guardini dell’italianissima Farnese Vini-Neri Sottoli, è “solo” arrivato 4°, battuto in volata dal veterano tedesco Robert Forster (United Healthcare), buon primo, dall’altro tedesco Andre Schulze (CCC Polsat Polkowice) e dal neozelandese Rico Rogers (Giant Kendra Asia).
Una quarta piazza che non ha icomunque ntaccato la leadership del veronese nella classifica a punti, anche perché il primo inseguitore, il malese Manan, ha perso un poco dello smalto dimostrato nelle prime giornate e ha chiuso la tappa all’11° posto.
L’altra notizia riguarda invece i due “galli del pollaio” Jonathan Monsalve e Libardo Corredor che, dimenticate le loro doti di scalatori, si sono affrontati a viso aperto per guadagnare secondi preziosi nei traguardi volanti. Duello che ha premiato il venezuelano in maglia Androni Giocattoli che, grazie ai 4” guadagnati piazzandosi due volte secondo nei traguardi volanti, ha ribaltato la situazione a suo vantaggio.
La classifica generale vede ora Monsalve davanti a tutti con un vantaggio di 2” su Libardo Corredor e di 21” sul compagno di squadra Emanuele Sella.
Settimo l’altro italiano Domenico Pozzovivo (Colnago CSF INOX).
La pioggia odierna ha complicato non poco le cose in gruppo, prova ne è che il plotone si è presentato al traguardo diviso in due tronconi divisi tra loro da una ventina di secondi.
Mario Prato