CAOS ALLA PARTENZA, POI POGACAR FA LO SHOW ANCHE IL VAL GARDENA

Il maltempo ed i continui tagli al percorso della sedicesima tappa non preoccupano più di tanto Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che sferra un attacco mortifero a meno di 2 km dall’arrivo del Monte Pana e va a vincere ancora una volta in solitaria per la quinta volta in questo Giro 2024

La sedicesima tappa del Giro d’Italia doveva essere una delle più spettacolari dell’edizione 2024 ma il triplice taglio del percorso che vedeva prima il taglio dello Stelvio, poi quello dell’Umbrell Pass ed infine la partenza in piano nientepopodimenoche da Lasa per un maltempo neanche troppo accentuato ha fatto storcere il naso agli appassionati. Il ciclismo forse non è più quello dei tempi eroici e neanche quello del Gavia ‘88 ma la nouvelle vague della cantilena sulla sicurezza dei ciclisti è ormai un mantra che siamo costretti ad ascoltare quasi quotidianamente. Andiamo perciò avanti e limitiamoci perciò alla semplice cronaca della tappa odierna. Come detto si parte da Laas e si arriva al Monte Pana dopo 118.7 km. Il Passo Pinei ma soprattutto gli ultimi 2 km verso il Monte Pana con pendenze spesso e volentieri in doppia cifra sarano decisivi per la vittoria della tappa che poteva arridere agli uomini da fuga e invece con il nuovo percorso appare molto più favorevole ai big di classifica, con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) in pole position per la quinta vittoria al Giro 2024. La fuga di giornata ha visto protagonisti quattro ciclisti, partiti dopo una trentina di km: Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step), Mirco Maestri (Team Polti Kometa), Andrea Piccolo (Team EF Education EasyPost) e Davide Ballerini (Team Astana Qazaqstan). Il Team Movistar ha controllato la fuga nel lungo falsopiano che precedeva la salita verso Bolzano. All’inizio del Passo Pinei Alaphilippe aveva qualche secondo di vantaggio su Ballerini, Maestri e Piccolo. Con uno sforzo immane Alaphilippe riusciva a vincere il gpm di Passo Pinei posto al km 106.7 ed era il primo ad affrontare in testa la salita finale vesro il Monte Pana. Una volta ripreso dal gruppo grazie al forcing dell’UAE Team Emirates, si segnalava un nuovo attacco di Cristian Scaroni (Team Astana Qazaqstan), Ewen Costiou (Team Arkea B&B Hotels) e Giulio Pellizzari (Team VF Group Bardiani CSF Faizanè) a circa 14 km dalla conclusione. Il terzetto di testa si avvantaggiava di una ventina di secondi sul gruppo maglia rosa tirato sempre dall’UAE Team Emirates. A poco più di 1 km dall’arrivo Tadej Pogacar rompeva gli indugi e si involava da solo riprendendo prima Scaroni e poi Costiou. L’ultimo ad arrendersi alla furia del campione sloveno era Pellizzari che veniva ripreso e superato a circa 300 metri dalla conclusione, in uno dei tratti più duri della salita finale. Pogacar andava a vincere in solitaria con 16 secondi di vantaggio su Pellizzari che nello sprint per il secondo posto aveva la meglio su Daniel Martinez (Team BORA Hansgrohe). Chiudevano la tip five Scaroni in quarta posizione e Antonio Tiberi (Team Bahrain Victorious) in quinta posizione, rispettivamente a 31 e 33 secondi di ritardo da Pogacar. SI segnalava anche la crisi di Geraint Thomas (Team INEOS Grenadiers) e Ben O’Connor (Team Decathlon AG2r La Mondiale), addirittura fuori dalla top ten a 49 secondi di ritardo da Pogacar che ottiene la quinta vittoria al Giro 2024 ormai messo in cassaforte, avendo adesso oltre 7 minuti da gestire sugli immediati inseguitori, ovvero Martinez e Thomas. Domani a meno di sorprese è in programma la diciassettesima tappa da Selva di Val Gardena al Passo Brocon di 159 km e soprattutto con cinque gpm, l’ultimo dei quali decisamente impegnativo visto che è un prima categoria di 12 km al 6.4% e con una parte centrale molto dura. La fuga dovrebbe essere favorita ma con un Pogacar in queste condizioni mai dire mai.

Antonio Scarfone

Tadej Pogacar vince sul Monte Pana (foto: Dario Belingheri/Getty Images)

Tadej Pogacar vince sul Monte Pana (foto: Dario Belingheri/Getty Images)

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