PRIMA VITTORIA STAGIONALE DI GANNA. POGACAR SEMPRE PIU’ ROSA

Ganna si vendica della maglia rosa che gli aveva tolto la vittoria nella prima cronometro di questo giro e, sfoderando una prestazione ottima, ferma i cronometri sul tempo di 35′02″, 29 secondi meglio del leader della classifica generale, che si aggiudica comunque il secondo posto guadagnando ancora sui diretti avversari alla vigilia delle grandi montagne.

Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) punta a vincere il Giro, ha un ottimo vantaggio in classifica generale e, dopo il secondo intertempo, era in netto vantaggio su tutti i suoi possibili avversari in classifica generale. Domani iniziano le montagne, con la tappa forse più dura del Giro, certamente la più lunga e quella dotata del maggior dislivello-
Tutti questi fattori potrebbero aver portato Pogacar a non spingere al massimo e l’impressione è dovuta al fatto che, dal secondo intermedio sino al traguardo, in 8 chilometri, Pogacar ha perso 19 secondi da Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), ovvero più di 2 secondi al chilometro. Al primo intertempo, invece, la maglia rosa guadagnava 4 secondi nei confronti del campione italiano di specialità e questo forse per via del tracciato più tecnico che da pedalare; ma al secondo intertempo, quando già il percorso si presentava più filante, accusava un ritardo di 10 secondi, il che significa che aveva perso 14 secondi in 15 chilometri, meno della metà di quanto ha perso negli ultimi 8 Km.
E’, quindi, evidente un calo della prestazione nel finale da parte di Pogacar, cosa che può essere dovuta a una piccola défaillance, oppure a una scelta precisa dettata dal fatto che domani c’è una tappa molto dura e è importante non sprecare oggi troppe energie.
Del resto, anche le prestazioni degli altri corridori confermano questo aspetto. Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), che dopo 7,8 Km accusava 21 secondi da Pogacar, ha poi chiuso la prova con un passivo di 50 secondi dallo sloveno, il che significa ch in 23.3 Km ha accusato solo 8 secondi in più rispetto a quanto aveva perso in 8 chilometri, mentre l’evoluzione del passivo è stata più regolare nei confronti del vincitore.
Ganna ha concluso la prova ad una media superiore ai 53 Km/h, anche se il direttore sportivo, intervistato nel dopo corsa, ha affermato che l’obiettivo era quello di arrivare a una media di 54 Km/h.
Ad ogni modo, su un percorso più congeniale alle sue caratteristiche rispetto alla prova di Perugia, il campione italiano è riuscito ad esprimersi al meglio e a cogliere la prima vittoria stagionale.
La maglia rosa, al netto di quanto già osservato, ha comunque guadagnato abbastanza nei confronti degli avversari: 38″ su Tymen Arensman (INEOS Grenadiers), 45″ su Geraint Thomas (INEOS Grenadiers), 50″ su Tiberi, 56″ su Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale) e 1′16″ su Daniel Felipe Martinez (BORA – Hansgrohe), autore di una prova opaca. In seguito alla brutta prestazione il colombiano ha perduto la seconda posizione in classifica in favore di Thomas, ma va detto che Martinez, pur essendo campione nazionale di specialità, è comunque più uno scalatore che un cronoman, avendo conquistato in titolo in Colombia, che come tutti sanno non ha una grande tradizione per le corse contro il tempo.
Buona la difesa di Tiberi che è stato, come nella prima tappa a cronometro, estremamente regolare e ora si trova in top five a 5′17 da Pogacar, a soli 1′21″ dal podio e a 42 secondi dal quarto posto.
Ora il corridore laziale dovrà fare attenzione ad Arensman, che può insidiarlo anche nella lotta per la maglia bianca. L’olandese è stato autore di un’ottima prova, ha chiuso terzo a 1′07″ da Ganna, guadagnando 12 secondi su Tiberi al netto delle difficoltà che entrambi hanno avuto nelle prime tappe, che per Arensman sono state tuttavia molto più gravi.
Thomas si è ritrovato e sembra aver superato le difficoltà emerse nella prova contro il tempo di Perugia ed è andato a riprendersi il secondo posto. Il gallese, si sa, è un cagnaccio, un regolarista, un fondista, un corridore esperto ed estremamente solido che nella terza settimana, pur senza particolari acuti, è in grado di mantenere l’asticella alta, proprio quando gli altri cominciano ad essere a corto di energie.
In lotta per il podio c’è pure O’Connor, anche lui autore di una prova tutto sommato molto buona, considerando le sue caratteristiche: è stato solo 6 secondi più lento di Tiberi e ne ha incassati da uno specialista delle prove contro il tempo come Thomas. Se l’australiano non commetterà più l’errore di fare il fuori giri per tentare di seguire un eventuale attacco della maglia rosa, potrà essere un brutto cliente in salita.
Infine, una menzione per gli ultimi due italiani in top ten: Filippo Zana (Team Jayco AlUla) ha concluso ventiquattresimo con un ritardo di 2′32″ da Ganna e ha messo in campo una difesa tutto sommato discreta, considerando le sue caratteristiche, perdendo 5 secondi al chilometro dal vincitore; meno bene è andata a Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), quarantaquattresimo con un ritardo di 3′50″, che significa oltre 8 secondi al chilometro. Va comunque detto che Fortunato è riuscito a mantenere la top ten e ora potrà far valere le sue doti di scalatore per provare a centrare una vittoria di tappa.
Come era prevedibile, la cronometro di oggi non è stata un terremoto ma ha dato dei piccoli assestamenti alla classifica generale, ma da domani si inizia a fare sul serio.
La quindicesima tappa prevede 5400 metri di dislivello e, anche se l’eliminazione della Forcola di Livigno ha reso il finale meno duro, la prova resta comunque molto severa. I tratti più duri si incontranno negli ultimi 6 chilometri verso il Mottolino e questo potrebbe forse spegnere le velleità di un attacco da lontano. Sarà interessante capire se qualcuno vorrà giocare le carte dell’azzardo, provando un attacco sul Foscagno, sul quale, peròm è difficile fare la differenza a causa delle pendenze piuttosto regolari e nient’affatto elevate. Attenzione, però, alla discesa dal Mortirolo che potrebbe essere il terreno per imboscate, a maggior ragione se dovesse essere bagnata (cosa che, stando alla previsione meteo, non può essere esclusa).

Benedetto Ciccarone

Ganna sfreccia più veloce di tutti sulle strade della crono di Desenzano (Getty Images)

Ganna sfreccia più veloce di tutti sulle strade della crono di Desenzano (Getty Images)

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