PIETROPOLLI INAUGURA IL CALABRIA
Si è aperta all’insegna della Lampre e di Daniele Pietropolli la 61a edizione del Giro della Provincia di Reggio Calabria, da qualche edizione trasformatasi da classica in linea a corsa a tappe. Il finale della prima frazione è stato caratterizzato dal forcing della sua formazione che, nella figura di un già pimpante Damiano Cunego, ha selezionato il gruppo di testa sull’ascesa finale, in vetta alla quale è poi andato a segno un loro uomo, Daniele Pietropolli, già vincitore di questa corsa nel 2008.
Foto copertina: Pietropolli primo a Catanzaro (foto Bettini)
Si apre nel segno di Daniele Pietropolli il 61° Challenge Calabria, nuova denominazione del Giro della Provincia di Reggio Calabria e corsa d’apertura del calendario italiano a livello professionistico. Il veronese della Lampre-Farnese, già vincitore dell’edizione 2008 e terzo in quella del 2010, si è aggiudicato la prima tappa regolando in volata sull’impegnativo traguardo di Catanzaro, dopo 164,1 km, l’abruzzese Fabio Taborre (Acqua & Sapone) e il colombiano Josè Serpa (San Luis).
In questa stagione il Challenge Calabria si compone di tre tappe, una in meno rispetto alla passata edizione, e vede al via 13 squadre tra cui la Liquigas-Cannondale di Daniel Oss e Damiano Caruso e la Lampre-ISD che, oltre a Pietropolli, presenta anche Francesco Gavazzi, il neoacquisto Daniele Bertagnolli, il giovane Diego Ulissi – atteso al salto di qualità dopo l’ottima stagione scorsa – e soprattutto Damiano Cunego, che in questo 2011 ha scelto di preparare le classiche delle Ardenne correndo molto in Italia a differenza che in passato. Altri nomi di spicco sono quelli Danilo Napolitano, Francesco Failli e Cayetano Sarmiento dell’Acqua & Sapone, Francesco Ginanni e Josè Serpa dell’Androni, Manuel Belletti e Sacha Modolo della Colnago-CSF, Oscar Gatto e il 42enne Andrea Noè della Farnese Vini, Stefan Schumacher della Miche, Fortunato Baliani della D’Angelo & Antenucci e il basco Patxi Vila che rientra alle corse con la maglia della De Rosa dopo una lunga squalifica per doping.
La tappa, sostanzialmente pianeggiante prima degli ultimi 5 km in salita verso Catanzaro – non duri ma sufficienti per tagliare fuori i velocisti come avvenne al Giro 1996, quando a imporsi fu Pascal Hervè – è vissuta su una lunga fuga di Federico Rocchetti (De Rosa) e dell’ucraino Vitaly Kondrut (Lampre-ISD), evasi dal gruppo al km 30 fino a raggiungere un vantaggio superiore ai 10′; Liquigas, Androni e ISD si sono incaricate dell’inseguimento completato con successo proprio ai piedi dell’ascesa finale. E’ stata poi la Lampre, rimasta a ruota fino a quel momento data la presenza di Kondrut in fuga, a prendere il comando delle operazioni dapprima con un già brillante Cunego, che ha operato un forcing riducendo il gruppo di testa a una ventina di unità per poi farsi da parte a poco più di 1 km dall’arrivo, e poi con Ulissi; molto attivo anche Proni (Acqua & Sapone) nel lanciare il suo compagno Taborre e annullare un tentativo di Daniel Oss quando mancavano 500 metri ma è stato Gavazzi a lanciare la volata a Pietropolli che si è imposto nettamente davanti a Taborre e al colombiano Serpa (Androni), già in grande evidenza al Tour de San Luis; a seguire Baliani (D’Angelo & Antenucci), Caruso (Liquigas), un brillante Schumacher (Miche), Proni e staccati di 5” Gavazzi, il sorprendente sloveno Kerkez (Sava) e Oss a chiudere la top ten. Tra gli altri Vila è arrivato con un ritardo di 11”, Failli di 15, Ulissi e Sarmiento di 27 e Cunego di 33.
In classifica generale Pietropolli conduce grazie agli abbuoni con 4” su Taborre, 6″ su Serpa e 10″ su Baliani, Caruso, Schumacher, Proni e Gavazzi. Vista la sua condizione e la forza della Lampre dovrebbe riuscire a mantenere la maglia anche nella seconda tappa, 195,1 km movimentati da Soverato a Vibo Valentia con un’impegnativa salita che si conclude a 20 km dal traguardo.
Marco Salonna