NARVAEZ SORPRENDE POGACAR, LA PRIMA MAGLIA ROSA VOLA IN ECUADOR
maggio 4, 2024
Categoria: 04 MAGGIO 2024 - 1a tappa: VENARIA REALE - TORINO, News
La prima tappa del Giro 2024 vede subito le scintille tra i big con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che spiana il duro strappo finale di San Vito. Il fuoriclasse sloveno non si scrolla di dosso Jhonatan Narvaez (Team INEOS Grenadiers) che vince nella volata ristretta davanti a Maximilian Schachmann (Team BORA Hansgrohe) ed indossa la prima maglia rosa
Il Giro 2024 presenta subito una tappa impegnativa da Venaria Reale a Torino, anche se è soltanto di 140 km. Al di là dei tre gpm categorizzati di seconda, di terza e di quarta categoria (rispettivamente Colle Maddalena, Superga e Berzano di San Pietro), sarà il secondo passaggio dal Bivio di San Vito che deciderà molto probabilmente chi vestirà la prima maglia rosa. La salita è lunga 1 km e mezzo e raggiunge pendenze che superano il 15%. Ovviamente Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) vorrà subito far vedere di che pasta è fatto ed in una certa misura capiremo anche quali saranno i suoi avversari per il prosieguo della corsa rosa. Dopo la partenza da Venaria Reale si formava la prima fuga del Giro 2024 grazie all’azione di Louis Barrè (Team Arkea B&B Hotels), Nicolas Debeaumarchè (Team Cofidis), Lilian Calmejane (Team Intermarchè Wanty), Amanuel Ghebreigzabhier (Team Lidl Trek), Andrea Pietrobon (Team Polti Kometa) e Filippo Fiorelli (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Fiorelli scollinava in prima posizione sul primo gpm di Barzano di San Pietro posto al km 48.4. Il ciclista del Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè si aggiudicava anche il successivo traguardo volante di Moriondo Torinese posto al km 57.9. Sul secondo gpm di Superga il gruppetto dei favoriti si spezzettava e restavano in testa Ghebreigzabhier , Fiorelli, Calmejane e Pietrobon. Ghebreigzabhier scollinava in prima posizione sul gpm di Superga posto al km 78.5. Nella discesa verso Torino Ghebreigzabhier e Calmejane allungavano. A 50 km dalla conclusione il vantaggio della coppia di testa si aggirava sui 3 minuti. Il gruppo era sempre tirato dagli uomini dell’UAE Team Emirates. Calmejane vinceva il traguardo Intergiro di Corso Moncalieri posto al km 104.7. All’inizio del Colle Maddalena la coppia di testa aveva 1 minuto e 40 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore. Domenico Pozzovivo (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) era vittima di una caduta insieme ad altri cinque ma nonostante ciò si rimetteva subito in sella e rientrava nel gruppo principale a circa 3 km dallo scollinamento. IL forcing dell’UAE Team Emirates faceva delle vittime illustri, tra cui si segnalavano Thymen Arensman (Team INEOS Grenadiers), Michael Woods (Team Israel Premier Tech) e Romain Bardet (Team DSM Firmenich PostNL). Calmejane restava da solo in testa e riusciva con grande sforzo a scollinare in prima posizione. Prima della seconda salita del Bivio di San Vito attaccavano Nicola Conci (Team Alpecin Deceuninck), Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious), Maximilian Schachmann (Team BORA Hansgrohe), Mikkel Honoré (Team EF Education EasyPost), Alex Baudin (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Alessando De Marchi (Team Jayco AlUla) e Giulio Pellizzari (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Caruso vinceva il trguardo volante di Moncalieri posto al km 130.4. Conci si avvantaggiava e approcciava in testa lo strappo di San Vito. Dopo una violenta accelerazione Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) andava a prendere ad uno a uno gli attaccanti ed alla sua ruota riusciva a restare solamente Jhonatan Narvaez (Team INEOS Grendiers). La nuova coppia di testa scollinava con qualche secondo di vantaggio su Schachmann che riusciva a rientrare sui primi due. Dopo la velocissima discesa la volata a tre premiava Narvaez che aveva la meglio su Schachmann e Pogacar. Quarto a 6 secondi era Baudin mentre il drappello degli inseguitori era regolato in quinta posizione da Conci. Per Narvaez è la terza vittoria stagionale ma soprattutto la prima volta che veste la maglia rosa. Il campione nazionale dell’Ecuador ha 3 secondi di vantaggio su Schachmann e 6 secondi di vantaggio su Pogacar. Domani è in programma la seconda tappa da San Francesco al Campo al Santuario di Oropa di 161 km. Le difficoltà sono concentrate tutte negli ultimi 50 km con i tre gpm di Oasi Zegna, Melva e l’arrivo al Santuario di Oropa. Tadej Pogacar avrà sicuramente voglia di riscattarsi dopo la mezza delusione di oggi.
Antonio Scarfone