VUELTA FEMENINA, LA VOS INSIDIA IL REGNO DELLA VAS
Era una delle attese protagoniste e oggi Marianne Vos ha ritrovato il successo davanti a Kool e Baril. Prima italiana la Ciabocco, settima. Blanka Vas ancora leader con un secondo di vantaggio sulla vincitrice odierna
Nella Lucena del Cid-Teruel, valida come terza tappa della Vuelta España Femenina, l’attesa Marianne Vos (Team Visma | Lease a Bike) ha centrato la vittoria davanti a Charlotte Kool (Team dsm-firmenich PostNL) e a Olivia Baril (Movistar Team), che salgono con lei sul podio di giornata. Quarta si è piazzata Ingvild GÃ¥skjenn (Liv AlUla Jayco), seguita da Lily Williams (Human Powered Health), Flora Perkins (Fenix-Deceuninck), Eleonora Ciabocco (Team dsm-firmenich PostNL), Caroline Andersson (Liv AlUla Jayco), Mischa Bredewold (Team SD Worx – Protime) e Magdeleine Vallieres (EF Education-Cannondale), che chiude la TopTen. La campionessa italiana Elisa Longo Borghini (Lidl – Trek), oggi quattordicesima, ha perso un posto nella generale, scendendo dal terzo al quarto posto a causa dell’insediamento della vincitrice di oggi al secondo.
Ora la classifica generale vede Blanka Vas (Team SD Worx – Protime) prima con un secondo di vantaggio sulla Vos, dieci su Alison Jackson (EF Education-Cannondale), undici sulla Longo Borghini, Eva van Agt (Team Visma | Lease a Bike) e altre sei atlete, tra le quali troviamo anche l’ex leader della classifica Gaia Realini (Lidl – Trek), nona.
La tappa odierna oltre alle protagoniste della volata finale ha avuto alla ribalta la spagnola Mireia Benito (AG Insurance – Soudal Team). La sua azione in solitaria è iniziata dopo una dozzina di chilometri dal via e si è conclusa ai meno 7 al termine.
Come accaduto anche ieri, le fasi immediatamente precedenti alla volata conclusiva sono state caratterizzate da una caduta, avvenuta entro i 3 Km al traguardo e così alle atlete giunte staccate al traguardo sono stati abbuonati i ritardi accumulati, come prescrive il regolamento.
Domani, Vuelta proseguirà con la Molina de Aragon – Saragozza, una frazione che potrebbe definirsi di trasferimento, vista la totale mancanza di difficoltà altimetriche. L’unica incognita potrebbe arrivare dal vento, che potrebbe rendere difficile una tappa che sulla carta non lo è e che domani pomeriggio è previsto piuttosto forte, con folate che potrebbero sfiorare i 60 Km/h.
Mario Prato