UN ATLETA DEL SOL LEVANTE IN VETTA AL LANGKAWI
Cambia il volto della classifica la prima tappa di montagna. Spazzato via Guardini, che comunque continuerà a gareggiare con indosso la maglia azzurra di leader della classifica a punti, ora è passato al comando Takeaki Ayabe. Il corridore giapponnese sul traguardo in quota di Cameron Highlands ha preceduto allo sprint l’avanguardia del gruppo, composta da 8 corridori. Buona prova per Emanuele Sella, 9° a 2″.
Foto copertina: lo sprint finale sul traguardo delle Cameron Highlands (foto Shane Goss/licoricegallery.com)
La prima tappa di montagne, con contorno di nebbia e un abbassamento della temperatura dai quasi 40° gradi delle prime tappe ai 16° delle Cameron Highlands, ha visto la vittoria del giapponese Takeaki Ayabe che, facendo affidamento sul suo sprint, ha regolato il gruppetto delle avanguardie che stavano per giocarsi la tappa.
I posti d’onore alle spalle del vincitore, sono stati appannaggio del colombiano Libardo Nino Corredor e dell’iraniano Amir Zargari, a danno degli altri membri del gruppetto, tra i quali si trovavano il colombiano Monsalve e l’italiano Emanuele Sella, giunto al traguardo in ritardo di 2”.
Il vincitore di giornata in un solo colpo si è così appropriato della tappa, della maglia di miglior ciclista asiatico e della ben più importante maglia gialla di leader della Generale.
La maglia azzurra della classifica a punt, invece, è rimasta ancora sulle spalle dell’italiano Guardini, mattatore delle prime frazionei.
Infine, la maglia a pois ha trovato il suo terzo proprietario in 4 giorni; dopo l’olandese Koen De Kort, che ha dettato legge sui saliscendi delle prime due tappe e l’iraniano Mehdi Sohrabi che gli ha tenuto testa sfilandogliela il terzo giorno, la prime salite vere hanno vestito a pois un altro iraniano, Rahim Emami, arrivato sul traguardo 12° a 7” dal vincitore.
La conformazione geografica della tappa odierna ha permesso che si corressero due tappe in una, con un primo tratto in pianura a uso e consumo dei velocisti che battagliavano per la maglia azzurra e hanno fatto lievitare la media sino a 50 Km/h nella prima ora. La musica è cambiata dopo un’ottantina di chilometri, quando la strada ha cominciato a salire verso il primo GPM.
Con la strada che saliva, saliva anche la frenesia in gruppo, con vari tentativi di avvantaggiarsi più o meno fortunati, mentre faceva buona guardia la Colnago SCF in favore del suo Domenico Pozzovivo.
In questo convulso modo di procedere, il plotone si assottigliava con il passare dei chilometri e davanti si avvantaggiavano di quel tanto che bastava per aggiudicarsi la tappa in 8, inseguiti da altri venti che viaggiano entro il minuto di svantaggio.
Detto dei buoni di giornata, citiamo anche quelli che non ce l’hanno fatta.
Stamattina non è partito Commeyne, mentre Tang non è arrivato, ma agli onori della cronaca risaltano i due squalificati, l’italiano Crescenzo D’Amore e l’iberico Celis Zabala accasato alla malese Le Tua Cycling Team, la formazione del secondo classificato.
Oggi si replica, poichè si salirà fino alle Genting Highlands, ultima occasione per i “pesi leggeri” e per quelli intenzionati a portare a casa il “Langkawi 2011”.
Mario Prato