AL GIRO DI TURCHIA LA MONTAGNA INCORONA FRANK VAN DEN BROEK
La tappa Regina del Presidential Cycling Tour of Türkiye è andata a Frank van den Broek, che ha regolato in uno sprint a due l’eritreo Kudus. Terzo Double. Italiani tutti fuori dalla TopTen con Valerio Conti dodicesimo.
Cambio della guardia in casa Team Dsm-Firmenich PostNL. Dopo le due vittorie consecutive e relativa ledership conquistate da Tobias Lund Andresen, oggi a salire alla ribalta è stato Frank van den Broek, andato a fare la classica doppietta, tappa e maglia. Sul traguardo in salita del monte Spil l’olandese ha regolato in uno sprint a due l’eritreo Merhawi Kudus, che dopo otto anni nel World Tour è approdato al Terengganu Cycling Team, squadra continentale malese. Terzo a 3″ si è piazzato il britannico Paul Double (Team Polti Kometa), molto attivo nelle fasi finali, ma ormai troppo stanco per tenere le ruote dei due corridori lanciati verso la vittoria. Più indietro sono giunnti gli altri componenti della TopTen di giornata: a 13” è transitata la coppia formata da Metkel Eyob (Terengganu Cycling Team) e Harold Martín López (Astana Qazaqstan Team), a 16″ un quartetto composto da Mario Aparicio (Burgos – BH), Lander Loockx (TDT – Unibet Cycling Team), Carl Fredrik Hagen (Q36.5 Pro Cycling Team) e Alexander Hajek (BORA – hansgrohe); a 34″ si è piazzato Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan Team), che ha chiuso la TopTen di giornata precedendo il monegasco Victor Langellotti (Burgos – BH). Primo degli italiani è stato Valerio Conti (Team Corratec – Vini Fantini), 12° a 36″.
La tappa odierna era quella più importante, perchè prevedeva l’arrivo posto al termine di una salita di 14 Km al 7% di pendenza media, e lo si è capito anche dalle attenzioni che il gruppo ha riservato ad ogni fase di gara. La prima squadra a muovere le acque è stata, fin dalle prime pedalate, l’Astana Qazaqstan, che ha mandato all’attacco Davide Ballerini e Nicolas Vinokourov. I due dopo solo 10 km dal via avevano già un vantaggio di 40″. Hanno provato a chiudere sui fuggitivi Jonas Rickaert (Alpecin-Deceuninck) e Andreas Nielsen (TDT-Unibet), ma prima che la situazione potesse diventare pericolosa per gli inseguitori il gruppo ha chiuso il gap. La fase successiva è stata caratterizzata da un susseguirsi di attacchi con vari atleti impegnati, tra cui nuovamente Ballerini, questa volta in compagnia di Martijn Budding (TDT-Unibet). Più fortuna l’ha avuta il tentativo di Timothy Dupont e Mauro Verwilt (Tarteletto-Isorex), la cui “libera uscita” è durata un po’ di più; ma anche su di loro si è riportato il gruppo, prima che scattasse la prima ora di gara. Quando mancavano poco più di 110 Km al termine è nata la fuga “buona”, portata via dal già citato Rickaert, Negasi Haylu Abreha (Q36.5 Pro Cycling), Petros Mengs (Beykoz Belediyesi Spor Türkiye), Norbert Banaszek (Mazowsze Serce Polski) e Feritcan Samli (Spor Toto Cycling). La loro azione è proseguita andando a sfiorare i 4′ di vantaggio, stabilizzandosi intorno ai 3′10″ in prossimità di metà gara. I saliscendi che precedevanio il gran finale hanno ridotto le energie degli attaccanti e così il gruppo di testa perdeva pezzi strada facendo, fino a ridursi a tre corridori in prossimità dell’inizio dell’ascesa finale, quando il loro vantaggio era sceso a 1′30″.
All’inizio della fase finale e decisiva i team più attivi erano ancora l’Astana Qazaqstan e la Polti-Kometa, ma la prima azione che poteva far saltare il banco è stata portata dalla Q36.5, che ha lanciato Filippo Conca, capace di riportarsi sul compagno di squadra Negasi Haylu Abreha, ormai rimasto solo a condurre la corsa. Le scarse energie rimaste all’etiope ben poco potevano servire alla causa di Conca, che ha proseguito in solitudine. Su di lui si è riportato Samuele Zoccarato (Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè) e i due hanno proseguito di comune accordo, con la Caja Rural-Seguros Rga a prendere in mano la situazione in testa al gruppo. Ai meno otto, con Zoccarato rimasto solo in testa, si è mosso Harold Martin Lopez (Astana Qazqastan), che di fatto ha dato il via alla lotta per la vittoria. Le successive azioni – prima quella di Double, che forza l’andatura del gruppo, e poi quella di Kudus, che riesce ad involarsi – stoppano l’azione dell’ecuadoriano. Sull’eritreo solo al comando si sono, però, riportati ai meno 3 Double e Frank van den Broek, che così’ vanno a formare il terzetto che si è andato a giocare la vittoria di tappa.
In ottica classifica fenerale la tappa odierna ho premiato il vincitore, che si è insediato al comando con un vantaggio di 4″ secondi sul Kudus e 9″ su Double, mentre per trovare il primo nome italiano bisogna scendere fino al 12° posto, occupato da Manuele Tarozzi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè).
Domani con la Cesme – Sminre di 125,4 km si tornerà in pianura: la tappa presenta poche difficoltà altimetriche nella prima metà di gara quindi, salvo sorprese, dovrebbe essere di nuovo protagonisti i velocisti.
Mario Prato