GIRO D’ABRUZZO, ENRICO ZANONCELLO VINCE IN VOLATA A PESCARA E INDOSSA LA PRIMA MAGLIA AZZURRA
Nella più che prevedibile volata della prima tappa del Giro d’Abruzzo, Enrico Zanoncello (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) vince davanti a Matteo Malucelli (JLC Team UKYO) e Manuel Penalver (Team Polti Kometa). Il ciclista veneto è la prima maglia azzurra
Il Giro d’Abruzzo sostituisce in calendario il Giro di Sicilia e presenta un tracciato che strizza l’occhio a scalatori e uomini da GT. La terza tappa in particolare, con l’arrivo ai Prati di Tivo, determinerà molto probabilmente il vincitore della breve corsa appenninica. La prima delle quattro tappe totali parte da Vasto e termina a Pescara dopo 161 km. Si risale la costa abruzzese per una trentina di km fino a Rocca San Giovanni, dopodichè ci si addentra nell’entroterra, dove è previsto l’unico gpm di Chieti posto dopo 106 km, fino a rivedere il mare a Pescara. Delle 22 squadra alla partenza solo due sono WT, ovvero UAE Team Emirates ed Astana Qazaqstan. La fuga di giornata partiva dopo una dozzina di km grazie all’azione di otto ciclisti ovvero Andrea Guerra (Team Zalf Euromobil Fior), Nicholas Tonioli (Team UM Tools Caffè Mokambo), Diego Bracalente (Team MBH Bank Colpack Ballan), Bernardo Suaza (Team Petrolike), Matteo Spreafico (Team MG.K Vis – Colors for Peace), Georgo Orosz (Epronex – Hungary Cycling Team), Tommaso Dati (Team Biesse Carrera) e Nicola Rossi (Team Beltrami TSA – Tre Colli). Guerra si aggiudicava il traguardo volante di Rocca San Giovanni posto al km 31.1. Orosz era il primo fuggitivo ad alzare bandiera bianca e ad essere ripreso dal gruppo. Tonioli condivideva stessa sorte una trentina di km più avanti, rallentato oltre che dalla fatica anche da una foratura. A 70 km dalla conclusione i sei battistrada avevano poco più di 4 minuti di vantaggio sul gruppo inseguitore. Guerra transita per primo sul gpm di Chieti mentre anche tra i sei fuggitivi in testa alla corsa iniziava a farsi sentire la fatica. A 35 km dal termine restavano in testa soltanto Dati, Bracalente e Guerra. Dal gruppo inseguitore nel frattempo attaccavano altri sette ciclisti ovvero Dimitri Peyskens (Team Bingoal WB), Giovanni Bortoluzzi (Team General Store – Essegibi – F.lli Curia), Manabu Ishibashi (JCL Team UKYO), Ben Granger (Mg.K Vis – Colors for Peace), Alex Martin (Team Polti Kometa), Nicolò Garibbo (Team Technipes #inEmiliaRomagna) e Filippo Magli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Una violenta accelerazione del gruppo riprendeva il primo gruppo inseguitore a 22 km dalla conclusione. Era in particolare l’UAE Team Emirates a tirare il gruppo. Anche il Team Corratec Vini Fantini si univa all’inseguimento posizionando alcuni uomini nelle posizioni do testa. La fuga veniva definitivamente annullata a 12 km dalla conclusione. Valerio Conti (Team Corratec Vini Fantini) attaccava a poco meno di 8 km dal termine ma la sua azione non impensieriva il gruppo che lo riprendeva in poco tempo. A 4 km dal termine si facevano vedere Diego Ulissi (UAE Team Emirates) ed Alexey Lutsnko (Team Astana Qazaqstan) ma anche la loro azione era destinata a fallire dopo che il gruppo tornava compatto a poco più di 1 km dall’arrivo. Nella volata si imponeva per questione di cm Enrico Zanoncello (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) davanti a Matteo Malucelli (JLC Team UKYO) mentre terzo era Manuel Penalver (Team Polti Kometa). Chiudevano la top five Max Kanter (Team Astana Qazaqstan) in quarta posizione e Niklas Pedersen (Team TDT Unibet Cycling) in quinta posizione. Per Zanoncello è la prima vittoria stagionale ed in classifica generale veste anche la prima maglia azzurra davanti a Malucelli e Penalver, staccati rispettivamente di 4 e 6 secondi. Domani è in programma la seconda tappa da Alanno a Magliano de’ Marsi di 162 km. Il Monte Urano, nelle fasi iniziali della tappa, è l’unico gpm da scalare. Saranno 4.5 km al 9.4%, un vero e proprio muro con pendenze che arrivano al 15% ed un tratto di circa due km dove non si scende mai al di sotto del 10%. Potrebbe essere il punto in cui la fuga di giornata prenderà le mosse, anche se il gruppo dovrebbe chiudere successivamente, visto che la strada sarà pianeggiante per una settantina di km. Gli ultimi 30 km sono più movimentati ma anche domani i velocisti, per lo meno quelli più resistenti, potrebbero avere le loro chances di vittoria.
Antonio Scarfone