O GRAN CAMIÑO, VINGEGAARD DETTA SUBITO LA SUA LEGGE
Il vincitore degli ultimi due Tour de France e della passata edizione della breve gara a tappe spagnola ha trionfato in solitaria nella seconda tappa (Taboada – Chantada, 151 km), staccando sulla salita finale dell’Alto de San Pedro de Licora tutti gli avversari, a partire da Egan Bernal (Ineos-Grenadiers) e Jefferson Cepeda (Caja Rural – Seguros RGA).
Poca pianura e tantissima pioggia lungo il percorso della seconda frazione del Giro di Galizia, caratterizzata anche da una fuga con ben dodici componenti: gli italiani Davide Bais e Andrea Pietrobon (Polti-Kometa), i fratelli Enekoitz Azparren (Euskaltel-Euskadi) e Xabier Mikel Azparren (Q36.5 Pro Cycling Team), José Manuel Diaz (Burgos – BH), Sebastian Berwick (Caja Rural – Seguros RGA), Tiago Antunes (Efapel Cycling), Diego Uriarte (Equipo Kern Pharma), Jorge Arcas (Movistar Team), Frederico Figueiredo (Sabgal/Anicolor), Embret Svestad – BÃ¥rdseng (Arkea – B&B Hotels – Continentale) e Alex Molenaar (Illes Balears – Arabay Cycling). Questo plotoncino ha scollinato i due GPM prima di iniziare a scremarsi grazie all’azione, inizialmente solitaria, di Xabier Mikel Azparren.
Il basco verrà poi raggiunto da Molenaar e i due proseguono in coppia fino all’attacco dell’Alto de San Pedro de Licora. La Visma – Lease a Bike lavora per il suo capitano Jonas Vingegaard grazie a Wilco Kelderman e Cian Uijtdebroeks; al ricongiungimento con gli ultimi autori della fuga, il danese scatta. Si accodano a lui Bernal e Cepeda, ma il ritmo del vincitore degli ultimi due Tour è troppo forte e se ne va da solo, senza essere più raggiunto. Bernal vince la volata per il secondo posto a 24” da Vingegaard, mentre si segnala un ottimo Matteo Fabbro, ottavo a 46”.
Domani si correrà la terza tappa, 173 km tra Xinzo de Limia a Ribadavia con quattro GPM da scavalcare, nessuno dei quali pare particolarmente impegnativo.
Andrea Giorgini