MCNULTY, IL TRIPUDIO NELLA TRIPLETTA UAE. TAPPA E MAGLIA PER LO STATUNITENSE
Brandon McNulty (UAE Team Emirates) vince la cronometro di Al Hudayriyat Island davanti ai compagni di squadra Jay Vine e Mikkel Bjerg. Lo statunitense è la nuova maglia rossa di una corsa che sembra già aver imboccato la strada immaginata alla vigilia. Unico dubbio: cosa farà adesso Adam Yates ?
La seconda tappa dell’UAE Tour 2024 è una cronometro individuale di 12 km sul circuito di Al Hudayriyat Island. La classifica generale acquisirà un fisionomia più delineata dopo la prima tappa adatta ai velocisti che vede in maglia rossa Tim Merlier (Team Soudal Quick Step). Non mancano ai nastri di partenza autentici protagonisti della specialità come Brandon McNulty e Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates), Tobias Foss (Team INEOS Grenadiers), Remi Cavagna (Team Soudal Quick Step) e Bruno Armirail (Team Decathlon AG2R La Mondiale). La distanza non eccessivamente esigente potrà comunque favorire anche attesi uomini di classifica come Ilan van Wilder (Team Soudal Quick Step), Adam Yates (UAE Team Emirates), Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) e Ben O’Connor (Team Decathlon AG2R La Mondiale). Che la UAE team portava uno squadrone nella corsa di casa era risaputo e la testimonianza di ciò si rivelava in tutta la sua evidenza proprio nella cronometro odierna. McNulty vinceva con il tempo di 13 minuti e 27 secondi. A due secondi di ritardo il compagno di squadra Jay Vine. A 4 secondi di ritardo, l’altro compagno Mikkel Bjerg. Una dimostrazione di forza significativa del valore dell’UAE Team Emirates, che lasciava le briciole agli altri ciclisti. Chiudevano la top five Tobias Foss (Team INEOS Grenadiers), quarto a 14 secondi di ritardo da McNulty e Rainer Kleppinger (Team Bahrain Victorious), quinto a 16 secondi di ritardo da McNulty. Il primo ciclista italiano era Lorenzo Milesi, addirittura ventesimo a 32 secondi di ritardo da McNulty. Adesso McNulty non solo è la nuova maglia rossa, ma all’interno dell’UAE Team Emirates dovrà decidersi il ruolo di Adam Yates, che segue a ben 28 secondi di ritardo dallo statunitense e che ha davanti a lui anche Bjerg e Vine, quest’ultimo ottimo scalatore. Yates partiva con i gradi di capitano, ma a questo punto non escludiamo che possa ripiegare al ruolo di gregario di lusso. E già domani avremo una sicura risposta nella terza tappa da Al Marjan Island a Jebel Jais, il primo arrivo in salita della breve corsa mediorientale. Saranno 19 km finali al 5.6% con gli ultimi 3 km, quelli più duri, al 7% di pendenza media. In questo momento la lotta per la maglia rossa sembra una questione a due tra McNulty e Vine e vedremo chi può essere il o i guastafeste dei ciclisti UAE.
Antonio Scarfone