VUELTA A ANDALUCÍA: VAN GILS VINCE UN’EDIZIONE MUTILATA.

febbraio 16, 2024
Categoria: News

Le proteste degli agricoltori hanno lasciato poco spazio alla corsa andalusa e gli organizzatori si sono visti costretti ad annullare tutte le tappe previste, trasformando quella che doveva essere la terza frazione in una brevissima cronometro lunga poco meno di 5 Km

Si sa che il ciclismo è uno degli sport più soggetti all’influenza dei fattori esterni. Ciò che è successo alla 70a edizione della Vuelta a Andalucía era però difficilmente prevedibile: la corsa iberica, che l’anno scorso aveva vissuto una delle edizioni più interessanti della sua lunga storia, stavolta è stata letteralmente sconvolta e mutilata da un evento che nulla ha a che fare con lo sport, ovvero la protesta degli agricoltori, anche conosciuta come “movimento dei trattori”. La rivolta, che aveva già causato la cancellazione della prima tappa dell’Étoile de Bessèges, disputata alcune setttimane fa nel sud-est della Francia, ha letteralmente troncato la Ruta del Sol a causa dell’indisponibilità della Guardia Civil, impegnata a garantire l’ordine pubblico nella regione più meridionale della Spagna. Dapprima è stata cancellata la prima frazione, quindi lo stesso destino è toccato anche alla seconda tappa. A questo punto gli organizzatori, già duramente colpiti dalla protesta, hanno deciso di stravolgere ulteriormente il disegno della corsa trasformando la terza tappa, inizialmente una frazione in linea di 161 km, in una breve crono di appena 5 Km. Ma gli stravolgimenti non erano ancora finiti e anche le ultime due frazioni sono state annullate. E così la corsa a tappe spagnola è stata ridotta ad una brevissima prova contro il tempo.

Il percorso di quello che in altri casi sarebbe stato definito prologo era costituito da un falsopiano in salita (pendenza media del 3,9%) lungo poco meno di 5 km.
Il primo a partire è stato il belga Sander De Pestel (Decathlon-Ag2r). che ha concluso la prova con il tempo di 8′51″. Il belga, poi 19° a fine tappa, è stato a lungo in testa alla graduatoria, venendo superato dal polacco Rafal Majka (UAE Team Emirates), che ha saputo fare meglio di 7″. Di lì a poco è giunto uno dei giovani italiani più interessanti in circolazione, ovvero Antonio Tiberi. L’alfiere della Bahrain-Victorius ha fatto registrare il tempo di 8′28″, candidandosi seriamente alla vittoria finale. Il laziale è stato però superato prima da Juan Ayuso (UAE Team Emirates), che ha chiuso con 4″ di vantaggio su Tiberi, e quindi dall’altro belga Maxim Van Gils (Lotto-Dstny), autore di una prova rimarchevole con il tempo di 8′17″. Nessuno ha saputo far meglio del giovane fiammingo, che ha così conquistato la prova contro il tempo e di conseguenza anche la classifica generale della Ruta del Sol.

La classifica vede trionfare quindi Van Gils con 10″ su Ayuso e 11″ su Tiberi. Quarta posizione per l’ecuadoriano Jefferson Cepeda (Caja Rural-Seguros RGA), che ha chiuso con 14″ di ritardo davanti a Tim Wellens (UAE Team Emirates). In sesta posizione troviamo un altro corridore della Lotto, Sylvain Moniquet (a 15″), seguito da Santiago Buitrago (Bahrain-Victorius) a 16″ e Alex Baudin (Decathlon-Ag2r). Completano la top ten Marc Soler (altro uomo UAE) a 23″ e Gonzalo Serrano (Movistar Team) a 24″.

Pierpaolo Gnisci

A Van Gils una Ruta del Sol mutilata (fonte:Getty Images)

A Van Gils una Ruta del Sol mutilata (fonte:Getty Images)

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