A VALENCIA DYLAN GROENEWEGEN RITROVA IL SUCCESSO
L’avvio del calendario europeo ha visto il successo di Groenewegen. È stato proprio il portacolori del Team Jayco AlUla a ritrovare il successo primeggiando su Coquard e Teutenberg. Quarto Oldani.
Si è disputata oggi la Clàssica Comunitat Valenciana 1969 – Gran Premi València, la corsa spagnola che ha l’onere e l’onore di dare il via al calendario europeo del ciclismo professionistico su strada. La corsa si è disputata sui 200 Km con un percorso completamente cambiato rispetto a quello che degli anni scorsi.
Un cambiamento che aveva tutte le carte in regola per favorire le ruote veloci. La partenza era a La Nucía e subito è stato affrontato il Coll de Rates, un colle di 2ª categoria di 14.2 km al 4.6%. Dopo poco più di 60 km di gara cominciava l’ascesa verso l’Alto de Barx, un 3ª categoria di 3.2 km al 6.8%. Scollinato questo GpM le difficoltà altimetriche erano di fatto terminate. Gli ultimi 60 Km di gara erano, infatti, completamente pianeggianti.
Ovviamente c’è stato il tempo per la classica fuga di giornata, forte di ben 16 unità, tra le quali anche l’italiano in maglia Cofidis, Stefano Oldani. Proprio il milanese, in compagnia di Valentin Retaillea (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e Liam Slock (Lotto Dstny), ha saputo tenere duro fino ai meno 14, quando il plotone ha messo fine alla loro “libera uscita”.
Dopo aver annullato il tentativo dei sopravissuti della fuga di giornata la strada è diventata proprietà e terreno di caccia dei vari treni al servizio dei velocisti presenti in gruppo. Con tanti che ci provano, però, a vincere è solo uno e oggi in quel di Valencia è stato Dylan Groenewegen. L’olandese del Team Jayco AlUla si è messo alles spalle Bryan Coquard (Cofidis) e Tim Torn Teutenberg (Lidl – Trek Future Racing), mentre quarto si è piazzato l’italiano Davide Cimolai, da quest’anno alla Movistar. Chiude la topfive Gleb Syritsa (Astana Qazaqstan Team).
Con il successo odierno Groenewegen ha ritrovato la vittoria dopo più di 200 giorni di digiuno. Non vinceva, infatti, dal 15 giugno della scorso anno quando ad Ormož, davanti a Moschetti e Bauhaus, aveva conquistato la seconda tappa del Giro di Slovenia
Mario Prato