GOSS HA GIA’ INGRANATO LA QUARTA
L’australiano dell’HTC-Columbia vince la prima tappa del Tour Down Under, esordio assoluto del Pro Tour nella stagione 2011 confermando uno stato di forma eccezionale visto che da inizio anno ha già alzato le braccia al cielo per ben quattro volte. E non avrà certo intenzione di fermarsi qui.
Foto copertina: lo sprint che ha deciso la prima frazione del Tour Down Under (foto AFP)
Al “the man of Man’s Island” verrà da sorridere. Forse anche beffardamente. Ad ottobre, in cuor suo, avrà pensato che una volta tolto dai piedi Andrè Greipel, l’antagonista interno numero uno passato all’Omega Pharma, finalmente il palcoscenico in casa HTC-Columbia sarebbe tornato di nuovo tutto suo.
Ed invece questo inizio di 2011 lo fa piombare di nuovo nella depressione più totale. Matthew Harley Goss, eccolo qua il nuovo spauracchio per Mark Cavendish. E’ l’australiano a meritarsi la copertina del ciclismo internazionale del mese di gennaio: quattro vittorie già in bacheca, di cui l’ultima senz’altro più importante perché è di quelle pesanti. Di quelle dove ci sono in palio punti per il circuito World Tour e perché la prima “vera” corsa del nuovo anno e te la devi vedere non con l’amatore di turno di un qualsiasi criterium ma con gente affamata di successi.
E così il presente dell’HTC, Goss appunto, strapazza il recente passato, Greipel, già nella prima tappa da Mawson Lakes ad Angaston, 138 chilometri quasi completamente piatti.
Ovviamente non poteva mancare la fuga di giornata, ben assortita per iniziare a far rullare le gambe in vista di impegni decisamente più impegnativi. E così ci hanno provato prima Izaguirre, Roberts (che ha vinto l’unico Gpm di giornata) e Loubet, poi è toccato a Van de Walle, Izaguirre di nuovo, Docker, Clarke, Perget e Minguez. I fuggitivi hanno provato ad andare a tutta raggiungendo un vantaggio massimo intorno ai quattro minuti ma, quando in gruppo HTC e Sky in prima persona hanno iniziato a menare le danze, per loro non c’è stato più nulla da fare.
Ai meno dieci il ricongiungimento è divenuto realtà ed allora è toccato ai vari treni darsi da fare, con HTC (Goss), Sky (Henderson) e Omega Pharma (Greipel) pronti a fare a sportellate. Il rettilineo in leggera salita ha favorito ulteriormente lo strapotere di Goss che, lanciato alla perfezione da un già monumentale Renshaw (ma poi servirà allo stesso modo Cavendish oppure no?), non ha lasciato scampo proprio a Greipel e ad un McEwen che, trovata la squadra (RadioShack) all’ultimo tuffo, sta dimostrando che ancora non ha voglia di andare a sfidare gli amatori. Buone notizie anche dal fronte italico con un positivo quinto posto per Elia Viviani (Liquigas) mentre sorprende la settima piazza di un Ballan (BMC) che sembra pronto per mettersi alle spalle tutti i guai di un 2010 che non lo ha mai visto protagonista.
Domani altra volata, questa volta con rettilineo finale che rimane piatto e non va all’insù. Goss vuol fare cinquina, Greipel vuole iniziare a portare qualche vittoria all’Omega Pharma. Spunterà qualcun altro? Ipotesi molto difficile da realizzare.
Saverio Melegari