WELSFORD PROFETA IN PATRIA. L’AUSTRALIANO VINCE LA PRIMA TAPPA DEL TOUR DOWN UNDER 2024
Nella prima tappa del Tour Down Under 2024, Sam Welsford (Team BORA Hansgrohe) vince in volata davanti a Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious) e Biniam Girmay (Team Intermarchè Circus Wanty). Il ventisettenne di Subiaco è la prima maglia ocra della corsa a tappe che apre la stagione ciclistica su strada
La tanto attesa stagione ciclistica su strada ricomincia con il consueto Tour Down Under, tra l’alto corsa WT, in programma dal 16 al 21 Gennaio. La torrida estate australiana farà da sfondo alla lotta per la prima affermazione stagionale di rilievo, con la schiera dei padroni di casa pronta a dare filo da torcere a tutti i ciclisti di diversa nazionalità ed il fatto che essi tengano molto a questa corsa è confermato dai ventidue podi finali su ventitre edizioni totali in cui è presente almeno un ciclista australiano. Sono invece 14 le affermazioni di un ciclista di casa – nell’ordine Stuart O’Grady nel 1999 e nel 2001, Michael Rogers nel 2002, Patrick Jonker nel 2004, Simon Gerrans nel 2006, 2012, 2014 e 2016, Allan David nel 2009, Cameron Meyer nel 2011, Rohan Dennis nel 2015, Richie Porte nel 2017 e nel 2020 e Jay Vine nel 2023. La prima delle sei tappe, lunga complessivamente 144 km, consta di un circuito da percorrere tre volte attorno alla località di Tanunda con il dentello di Menglers Hill che sarà l’asperità principale della tappa e che verrà affrontato anch’esso tre volte ma che non dovrebbe preoccupare più di tanto i velocisti. Dopo la partenza da Tanunda e i primi scatti per portar via la fuga di giornata, la prima vera azione che caratterizzava la tappa si sviluppava per merito di Louis Barrè (Team Arkea Samsic) che partiva tutto solo al km 4. Il gruppo però rispondeva all’attacco del ciclista francese e tornava compatto soprattutto grazie all’accelerazione dell’Israel Premier Tech. Fin Fisher-Black (UAE Team Emirates) si aggiudicava il primo traguardo volante di Angaston posto al km 24.5. Dopo il transito dal primo traguardo volante, era ancora una volta Barrè ad attaccare, seguito questa volta da Georg Zimmermann (Team Intermarchè Circus Wanty). Barrè si aggiudicava il primo GPM di Menglers Hill posto al km 32. Il gruppo alle spalle dei battistrada scollinava con un ritardo di 2 minuti e 20 secondi. Al primo passaggio dall’arrivo la coppia di testa aveva 2 minuti e 50 secondi di vantaggio sul gruppo tirato da Jayco AlUla e BORA Hansgrohe. Zimmermann si aggiudicava il secondo traguardo volante di Angaston posto al km 73.9 mentre Barrè transitava nuovamente in prima posizione sul secondo GPM di Menglers Hill posto al km 81.3. Gli sforzi dei due uomini di testa terminavano nella successiva discesa, quando il gruppo annullava la fuga e tornava compatto ad una cinquantina di km dalla conclusione. Tra i ciclisti si respirava già l’aria della volata finale e le squadre dei velocisti erano già schierate in prima fila per proteggere i capitani di giornata. Anche alcuni uomini di classifica, tra i quali Luke Plapp (Team Jayco ALUla) si impegnavano a tirare in testa al gruppo. Era la BORA Hansgrohe a lavorare alla perfezione per Sam Welsford che andava a vincere con una progressione finale imperiosa davanti a Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious) e Binian Girmay (Team Intermarchè Circus Wanty). Chiudevano la top five Cale Ewan (Team Jayco AlUla) in quarta posizione e Jhonatan Narvaez (Team INEOS Grenadiers) in quinta posizione mentre non si segnalavano ciclisti italiani nella top ten. Welsford inizia così nel migliore dei modi la sua stagione con la nuova squadra e si conferma come uno dei velocisti da seguire anche se non è più giovanissimo visto che compierà 27 anni fra tre giorni. Intanto il ciclista australiano veste la prima maglia ocra davanti a Bauhaus e Girmay, staccati rispettivamente di 4 e di 6 secondi. Domani è in programma la seconda tappa da Norwood a Lobenthal di 141 km. Il percorso sulla carta sembra un po’ più impegnativo con la salita iniziale di Ashton che incoraggerà i fuggitivi di giornata. Successivamente si entrerà nel circuito di Lobenthal da ripetere tre volte e nel quale spiccano le tre ascese di Fox Creek Climb – le prime due delle quali categorizzate come gpm – la cui pendenza che sfiora il 9% potrebbe dare il la per i primi attacchi tra coloro che aspirano alla vittoria della maglia ocra.
Antonio Scarfone