GENNAIO 2024, SI RICOMINCIA!!!

gennaio 15, 2024
Categoria: Approfondimenti

Arriva il momento della ripartenza dopo il letargo autunnale. Come avviene da diverse stagioni ad aprire le danze sarà il Santos Tour Down Under, corsa australiana giunta alla 24a edizione. Nella seconda metà del mese si riprenderà a correre anche in Europa, con il tradizionale challenge di Maiorca.

L’inverno è cominciato da meno di un mese, ma per i corridori è già ora di uscire dal letargo. Il 16 gennaio è, infatti, previsto il debutto stagionale dell’UCI World Tour, il circuito voluto dall’Unione Ciclista Internazionale per radunare in una sorta di challenge la “serie A” delle corse ciclistiche mondiali, che accosta i tre Grandi Giri e le principali classiche a corse meno blasonate. In realtà già dai primi giorni del 2024 si è ripreso a gareggiare con la disputa di una breve corsa a tappe – la New Zealand Cycle Classic, dominata dal corridore di casa Aaron Gate –  e dei campionati nazionali australiani, che per quanto riguarda i professionisti sono stati vinti da Luke Plapp.

Come anticipato, bisognerà attendere la metà del mese per vedere per la prima volta in scena alcuni tra i grandi nomi del ciclismo mondiale, che scenderanno in gara sulle strade del Santos Tour Down Under (16-21 gennaio), la cui 24a edizione vedrà il rientro nel tracciato del tradizionale arrivo in salita a Willunga Hill, lo scorso anno rimpiazzato da una breve e pianeggiante tappa a cronometro che già è stata depennata dal copione. La corsa australiana – che tra i grandi al via vedrà schierati il nostro Filippo Ganna, il due volte campione del mondo Julian Alaphilippe e il britannico Simon Yates – prenderà le mosse con una tappa di 144 Km disegnata attorno alla cittadina di Tanunda e caratterizzata dallo strappo di Mengiers Hill da ripetere tre volte, ascesa di 900 metri al 5.5% che non dovrebbe impedire l’arrivo in volata, come accadde l’anno scorso quando questa stessa salita fu affrontata da un versante più impegnativo e al traguardo si presentò un gruppo forte di 115 corridori, regolati dal tedesco Phil Bauhaus. Più movimentata sarà l’altimetria a continui saliscendi della successiva Norwood – Lobethal, tappa di quasi 142 Km che avrà il suo punto di forza nella salita di Fox Creek Climb, 1.6 Km al 7.7% che contengono un muro di 800 metri al 10% e che dovranno essere superati l’ultima volta a poco meno di 9 Km dal traguardo. Torneranno quindi protagonisti i velocisti, prima nella Tea Tree Gully – Campbelltown di 145 Km (la tappa più lunga, con le difficoltà altimetriche concentrate nei primi 34 Km) e poi nella Murray Bridge – Port Elliot di 136 Km, la frazione più insidiosa tra quelle facili per la presenza nel finale di ampi tratti da percorrere in prossima delle ventose rive dell’Oceano Indiano, dove alto è il rischio che s’inneschino i temutissimi “ventagli”, le fratture in più tronconi del gruppo che spesso causano la perdita di parecchi minuti. L’indomani dalla località balneare di Christies Beach scatterà la tappa “regina”, che terminerà dopo 129 Km in vetta alla collina di Willunga Hill, i cui 3.4 Km al 7.3% dovranno essere presi di petto due volte negli ultimi 26 Km e che lo stesso giorno ospiterà una cronoscalata amatoriale nella quale gli appassionati avranno la possibilità di sfidare l’ex professionista Richie Porte, autentico “mattatore” di questa salita, sulla quale si è imposto sei volte. Un arrivo in salita caratterizzerà anche la conclusiva frazione di Mount Lofty, che prenderà le mosse 128 Km prima da Unley e che ha in programma tre ripetizioni dell’ascesa finale, 1600 metri al 6.5% che anche lo scorso anno accolsero l’arrivo dell’ultima tappa, vinta da Simon Yates.

Non bisognerà attendere molto per vedere il debutto dei professionisti sulle strade della vecchia Europa, perché il 20 gennaio si disputerà la Clàssica Comunitat Valenciana 1969 – Gran Premi València, corsa di un giorno seguita 24 ore più tardi dalla prima edizione della Ruta de la Cerámica – Gran Premio Castellón. Tra il 24 e il 28 è, invece, calendarizzato il Challenge Ciclista Mallorca che a dispetto delle apparenze non è una gara a tappe non essendo previste né una classifica finale, né l’obbligo della partecipazione a tutte e 5 i “trofei” del quale si compone. Il primo sarà il Trofeo Calvià, 150 Km con partenza e arrivo fissati nella località balneare di Palmanova e un percorso a continui saliscendi che ricalca fedelmente quello sul quale si gareggiò nel 2023, quando qui s’impose il portoghese Rui Costa. La corsa dell’isola di Maiorca proseguirà con il Trofeo Ses Salines – Felanitx di 181 Km, il primo dei due riservati ai velocisti, poi si salirà in quota per affrontare la salita del Puig Major, che si scalerà una prima volta nel corso del tradizionale Trofeo Serra de Tramuntana, lo scorso anno accorciato a causa della neve che impedì di raggiungere i quasi 900 metri dello scollinamento. Se il maltempo non ci metterà ancora lo zampino, quest’anno la lunga ascesa – sono quasi 14 Km dal 6% – sarà scavalcata a una ventina di chilometri dal traguardo di Lluc e sarà poi ripetuta il giorno dopo, quando si tornerà sul Puig Major in occasione del Trofeo Pollença – Port d’Andratx, anche se stavolta la scalata sarà affrontata dal versante più semplice e piuttosto distante dal traguardo, a 80 Km dall’approdo di Pollença. Avrà, invece, l’aspetto di una classica passerella di fine corsa il conclusivo Trofeo Palma, il cui finale prevede di ripetere cinque volte il pianeggiante circuito disegnato sul lungomare di Palma di Maiorca.

Mauro Facoltosi

I SITI UFFICIALI DELLE CORSE CITATE NELL’ARTICOLO

Santos Tour Down Under

https://tourdownunder.com.au/

Clàssica Comunitat Valenciana 1969 – Gran Premio Valencia

https://voltalamarina.com/classica-comunitat-valenciana-1969-gran-premio-valencia

Ruta de la Cerámica – Gran Premio Castellón

https://gpcastellon.es/

Challenge Ciclista Mallorca

https://vueltamallorca.com/challenge-mallorca/en/home/

Commenta la notizia