LA SAGA(N) DI PETER – CAPITOLO LV: TOUR DE SUISSE 2018
La campagna di California stavolta si rivela infruttuosa e, raccolti solo due terzi posti, lo slovacco Sagan torna mesto nella sua Europa dove lo attendono ancora una volta le strade del Giro di Svizzera. Qui le cose vanno meglio e riesce a portare a casa almeno una vittoria di tappa, oltre all’affermazione finale nella classifica a punti
1a TAPPA: CIRCUITO DI FRAUENFELD
TOUR DE SUISSE, LA SAGA(N) CONTINUA A FRAUENFELD
Ancora lui, ancora Peter! Il tre volte campione del mondo prosegue la sua striscia di vittorie al Giro di Svizzera, aggiudicandosi la prima frazione in linea dell’edizione 2018, portando a 16 il numero complessivo di successi nella corsa elvetica (l’ultimo fu nella passata edizione a Sciaffusa, nell’ottava tappa), mentre 105 sono quelli in carriera.
Dopo la cronosquadre di ieri a Frauenfeld che ha determinato il successo della BMC e la maglia gialla sulle spalle di Stefan Küng (BMC Racing Team), oggi si è disputata nella medesima località la prima frazione in linea, costituita da un circuito di circa 40 km da ripetere quattro volte con lo strappo di Herdern valido come GPM. La fuga del giorno includeva alcuni corridori tra cui l’esperto Michael Albasini (Mitchelton – Scott), il francese Perrig Quéméneur (Direct Énergie), l’italiano Filippo Zaccanti (Nippo – Vini Fantini) e l’australiano Calvin Watson (Aqua Blue Sport). L’azzurro, nato a Seriate (Bergamo) nel 1995, passa in vetta a tutti i GPM previsti aggiudicandosi la leadership provvisoria nella classifica dei Gran Premi della Montagna. La tornata finale offre numerosi colpi di scena, a partire dal quarto ed ultimo transito a Herdern: lassù la fuga viene ripresa, si muovono atleti di spessore come Mikel Landa (Movistar) e Richie Porte (BMC) – con il basco coinvolto in una caduta (poco prima cade anche il romagnolo Alan Marangoni della Nippo – Vini Fantini, senza conseguenze) – e attacca l’ucraino Mark Padun (Bahrain – Merida). Ma è Peter Sagan (Bora – Hansgrohe) che fa portare avanti i gregari Daniel Oss e Marcus Burghardt e l’azione della squadra tedesca risulta fatale per alcuni velocisti come Alexander Kristoff (UAE-Team Emirates), Andrè Greipel (Lotto Soudal) e Arnaud Démare (Groupama-FDJ). Davanti restano circa 60 atleti – inclusa la maglia gialla Stefan Küng (BMC), che precedentemente aveva vinto il traguardo volante – ed è molto attivo anche Nairo Quintana (Movistar), sempre nelle prime posizioni. A 15 km dal traguardo Philippe Gilbert (Quick-Step Floors) fora e quasi in contemporanea attaccano 7 atleti, tra i quali si segnalano Jasper Stuyven (Trek-Segafredo) e il campione nazionale svizzero Silvan Dillier (AG2R – La Mondiale). I fuggitivi mantengono un distacco massimo poco superiore ai 10” e vengono successivamente ripresi dalla furia del gruppo, ormai ridotto a circa 40 unità. La Quick-Step Floors lavora per Fernando Gaviria ma all’ultimo chilometro tentano il colpaccio con una azione da finisseur prima Diego Ulissi (UAE-Team Emirates) e poi lo stesso leader Küng, subito respinti dagli avversari. Ai 280 metri parte da dietro Gaviria e Sagan si mette alla sua ruota prima di superarlo nei metri finali e vincere, con Nathan Haas (Katusha – Alpecin) in forte rimonta a completare il podio. Il campione del mondo in carica si porta a 16 successi di tappa al Tour de Suisse e sale al quinto posto in classifica generale, ancora comandata da Küng. Il migliore italiano di tappa è Enrico Gasparotto, già miglior azzurro dopo la cronosquadre di ieri, che trova un’altra top 5 dopo il terzo posto di una settimana fa al Gran Premio di Lugano.
Lunedì la terza tappa si disputerà da Oberstammheim a Gansingen per 182.8 km: il tracciato è molto ondulato ed impegnativo e nel finale si affronterà un duro circuito con le salite di Hagenfirst e Bürersteig, entrambi GPM di terza categoria.
Andrea Giorgini