LA SAGA(N) DI PETER – CAPITOLO XLVII: TOUR DE SUISSE 2017
California – Svizzera è un mantra della carriera di Sagan e anche la stagione 2017 non fa eccezione. Dopo essersi imposto in una frazione della corsa a stelle e striscie lo slovacco torna a rimpolpare il suo curriculum nella corsa elvetica, dove va a segno in due tappe
5a TAPPA: BEX – CEVIO
SAGAN, VITTORIA SENZA STORIA A CEVIO. CARUSO RESTA IN GIALLO
A Cevio Peter Sagan (Bora Hansgrohe) vince quasi per distacco la volata della quinta tappa, lasciando le briciole ai piazzati; Michael Albasini (Orica Scott) è secondo mentre Matteo Trentin (Quick Step) è terzo. Damiano Caruso (BMC) mantiene la maglia gialla e domani dovrà difenderla dagli attacchi che inevitabilmente gli saranno portati sull’insidiosa salita finale dell’Albulapass.
La tappa ticinese del Giro di Svizzera 2017 è la più lunga con i suoi 222 km da Bex a Cevio. Una tappa per metà completamente pianeggiante ma poi la lunga ascesa verso il Passo del Sempione (GPM “Hors Catégorie”) a 100 km dall’arrivo metterà fatica nelle gambe dei ciclisti che saranno chiamati ad affrontare anche il GPM di Druogno a 55 km dall’arrivo, molto più semplice di quello precedente. Quindi una tappa sulla carta adatta anche fughe da lontano e vedremo nel finale se qualche velocista avrà saputo gestirsi per provare a giocarsi le proprie carte nel finale. Dopo la partenza da Bex dovevano passare ben 70 km perché la fuga si concretizzasse grazie all’azione di sei ciclisti: Arman Kamyshev (Team Astana), Benjamin King (Team Dimension Data), Jelle Wallays (Team Lotto Soudal), Sam Bewley (Team Orica scott), Lars-Petter Nordhaug (Aqua Blue Sport) e Jesper Asselman (Roompot Oranje). A Visp, dopo 90 km, la fuga aveva già accumulato un vantaggio di 5 minuti e 40 secondi. Sulle prime rampe del Passo del Sempione era la BMC a scandire il ritmo in testa al gruppo, a protezione del capitano Damiano Caruso, attualmente in maglia gialla. Nordhaug si aggiudicava il GPM e, intanto, il gruppo aveva recuperato più di due minuti alla fuga. Nella discesa si registrava la caduta di Miguel Ángel López (Astana), che lo costringeva al ritiro. Sulla successiva ascesa verso Druogno Kamyshev era il primo ciclista a staccarsi dalla fuga, che aveva un vantaggIO di 2 minuti sul gruppo. Ai meno 30 il vantaggio era ulteriormente sceso a un minuto, mentre sulla corsa si abbatteva un acquazzone. King e Asselman erano gli ultimi due fuggitivi a essere ripresi dal gruppo ai meno 6, dopo che la maggior parte dell’inseguimento era pesato sulle spalle del Team Sunweb, della Trek Segafredo e della Bora Hansgrohe. Le squadre dei velocisti prendevano in mano la situazione ed era in particolare la Quick-Step a mettere il gruppo in una lunga fila indiana grazie ad un’impressionante trenata di Philippe Gilbert. Ai meno 400 Michael Matthews (Sunweb) anticipava la volata ma subito si metteva alla sua ruota Peter Sagan (Bora Hansgrohe) che lo superava in un batter di ciglio e vinceva agevolmente sul traguardo di Cevio. In seconda posizione si classificava Michael Albasini (Team Orica Scott) mentre terzo era Matteo Trentin (Quick-Step). Nella top five da segnalare la presenza di Niccolò Bonifazio (FDJ), quinto. Sagan conferma in questo modo il suo ottimo stato di forma – per lui in totale è la quattordicesima vittoria di tappa al Giro di Svizzera – e continua la sua preparazione per il Tour de France, dove sembra che abbia già prenotato la maglia verde. In classifica generale, grazie all’abbuono di un secondo guadagnato al secondo sprint intermedio, Damiano Caruso (Team BMC) porta a 16 secondi il vantaggio su Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo) e 25 secondi quello su Domenico Pozzovivo (AG2R). Domani è in programma la sesta tappa da Locarno a La Punt, praticamente il secondo arrivo in salita di questo Giro di Svizzera poiché l’ultimo GPM (’Albulapass, un altro Hors Catégorie) è situato a circa 9 km all’arrivo, tutti in discesa sino al chilometro conclusivo
Giuseppe Scarfone
8a TAPPA: CIRCUITO DI SCIAFFUSA
SAGAN-BIS A SCIAFFUSA
Lo slovacco conquista il secondo successo nel Tour de Suisse 2017. Battuti allo sprint Modolo e Trentin. Anche Bonifazio, Gatto e Puccio tra i primi dieci. Invariata la classifica generale, con Spilak che comanda davanti a Caruso e Kruijswijk. Domani cronometro conclusiva.
Due italiani sul podio, tre nella top 5, cinque fra i migliori dieci. Il bilancio azzurro nella penultima tappa del Giro di Svizzera 2017, 100 km in circuito a Sciaffusa, è quasi trionfale. “Quasi” perché gli azzurri si sono dovuti misurare con Peter Sagan, che ha piegato con irrisoria facilità in volata Sacha Modolo e Matteo Trentin, malgrado la schiacciante superiorità numerica nel finale degli uomini della Etixx-Quick Step.
Su un percorso mosso ma non molto impegnativo, la leadership in classifica generale di Simon Spilak non è mai stata a rischio. Lo sloveno si presenterà così da netto favorito alla crono finale di domani, con Damiano Caruso, staccato di 52’’, che dovrà preoccuparsi soprattutto di difendere la seconda piazza.
Chi sperava che il chilometraggio da gara dilettantistica potesse servire a movimentare la corsa ha visto cadere ogni illusione già nelle battute iniziali, quando a prendere il largo è stata un’innocua fuga a quattro: Lasse Norman Hansen, Nick van der Lijke, Jelle Wallays e Jaco Venter. Il principale motivo di interesse dell’azione era la sfida tra Hansen e van der Lijke per la vetta della classifica scalatori, duello presto risolto a proprio favore dal danese.
Il gruppo non ha faticato a tenere la fuga sempre intorno ai 2’ di vantaggio, prima di un’accelerazione della BMC a una quarantina di chilometri dall’arrivo. Un forcing che sembrava preludere a un tentativo di attaccare Spilak, rimasto invece senza seguito. A facilitare la vita al capoclassifica ha provveduto anche la giuria, che ha deciso di prendere i tempi alla fine del settimo e penultimo giro.
A più riprese, nelle ultime tornate, qualcuno ha provato a scongiurare la volata di gruppo. Il tentativo più credibile ha visto protagonisti Matthews, Van Avermaet, Wellens, Vanmarcke e Burghardt, quest’ultimo – compagno di squadra di Sagan – con funzione di stopper. Il drappello è stato però neutralizzato nel giro di un paio di chilometri, al pari del successivo attacco di Fabio Felline.
La Etixx-Quick Step ha preso in mano le operazioni di avvicinamento allo sprint, ma il lancio per Matteo Trentin è avvenuto a velocità troppo bassa. Sagan e Modolo hanno così potuto giocare d’anticipo e guadagnare metri irrecuperabili. Particolare comunque irrilevante ai fini del successo del campione del mondo in carica e vincitore della classifica a punti del Tour de Suisse, troppo superiore alla concorrenza. Modolo e Trentin hanno potuto soltanto accompagnarlo sul podio. Niccolò Bonifazio ha chiuso quinto, mentre nei dieci si sono piazzati anche Oscar Gatto (ottavo) e Salvatore Puccio (decimo).
Il Tour de Suisse si concluderà domani, sempre a Sciaffusa, con una cronometro di 28 km.
Matteo Novarini