LA SAGA(N) DI PETER – CAPITOLO XXI: TOUR OF CALIFORNIA 2013

novembre 29, 2023
Categoria: News

Dopo aver mietuto le prime affermazioni alle classiche del nord Sagan fa ritorno in terra di California. E anche stavolta non se torna a mani vuote, mettendosi in saccoccia due vittorie di tappa

3a TAPPA: PALMDALE – SANTA CLARITA

LA NONA SINFONIA DI PETER SAGAN

Nona vittoria stagionale e decima di tappa al Tour of California per Peter Sagan (Cannondale). Il fenomeno slovacco ha battuto tutti allo sprint nella terza tappa della corsa americana riuscendo a precedere l’australiano Micheal Mattews (Orica -Greenedge) e l’americano Tyler Farrar (Garmin-Sharp). Nessun problema, invece, per Janier Acevedo che conserva agevolmente la sua maglia di leader.

Finalmente anche Sagan ottiene la sua vittoria di tappa in questa edizione del Tour of California. Lo slovacco ci aveva provato anche nella prima tappa ma in quell’occasione solo la sfortuna gli aveva impedito di vincere, oggi invece tutto è andato nel verso giusto e nella volata finale ha trovato il modo di ottenere un’altra vittoria, la nona stagionale, nonostante si trovasse troppo indietro quando è partito lo sprint.
Innanzitutto iniziamo col dire che questa terza tappa partiva da Palmdale e terminava a Santa Barbara dopo 177 chilometri offrendo un percorso che si poteva adattare ad un finale allo sprint nonostante la presenza di quattro GPM ma tutti di 4a categoria e naturalmente se prima si fosse domata la fuga di giornata.
Sin dalla partenza la velocità è stata elevata non permettendo a qualunque azione di prendere il largo, e per di più sempre nelle fasi iniziali, a causa di una caduta, il gruppo si divide in due tronconi, nel primo è presente Tejay Van Garderen mentre Jannis Acevedo è rimasto intruppato nel secondo e costretto ad inseguire, ma per sua fortuna la situazione si placa ed il gruppo riesce a compattarsi in un unico blocco dopo il primo Gran Premio della Montagna.
Di lì a poco partirà anche la fuga di giornata, composta ancora una volta da quattro corridori: l’ex maglia gialla Lieuwe Westra (Vacansoleil), Beyer (Champion System), Mannion (Bontrager) ed in particolare Andy Schleck (Radioshack) tornato a pedalare decentemente e sul viatico del ritorno verso i livelli che gli competono. I battistrada, pur non avendo grandi possibilità di arrivare fino in fondo, riusciranno a guadagnare un vantaggio massimo sempre vicino ai tre minuti, non di più, perché dietro il gruppo non concede nulla e dai meno cinquanta all’arrivo il lavoro di squadre come Cannondale, Garmin e Omega-Quick Step si fa sempre più intenso rendendo sempre più inevitabile il ricongiungimento che avviene a 13 chilometri dall’arrivo.
Così si fa sempre più spianata la possibilità di assistere ad una volata e all’ultimo chilometro ormai si ha la certezza di un arrivo allo sprint.
Negli ultimi mille metri la situazione diventa sempre di più infuocata con l’Orica Greenedge che prende in mano la situazione, ed è proprio un portacolore della squadra australiana che lancia la volata a Micheal Mattews, ma prima, prevedendo una tale mossa, Thor Hushov aveva tentato di anticipare ai 300 metri, vanamente perché già 100 metri dopo il norvegese era stato risucchiato dal gruppo. Il primo che riprende e salta Hushovd è Mattews che si ritrova al comando pronto ad alzare le braccia, ma presto si accorgerà che un corridore è sulla sua scia pronto a superarlo e costui è proprio Sagan che salta l’australiano con un progressione fulminea negli ultimi 70 metri, oltremodo sufficiente per aggiudicarsi la tappa davanti proprio a Mattews mentre in terza posizione si classifica Tyler Farrar.
Completano la Top Ten, in ordine: Meersman (Omega-Quick Step), Van Poppel (Vacansoleil-DCM), Hushovd (BMC), Candelario (Optum Kelly), Chavanel (Omega.Quick Step), Dempster (Netapp-Endura) e Morkov (Saxo Bank-Tinkoff).
Nulla cambia invece in classifica che vede sempre al comando il colombiano Javier Acevedo (Jamis Hagens-Berman).
Domani in programma una tappa che dovrebbe risultare ancora una volta adatta alla ruote veloci.

Paolo Terzi

8a TAPPA: SAN FRANCISCO – SANTA ROSA

IL SECONDO SQUILLO DI SAGAN

Lo slovacco Peter Sagan (Cannondale) vince l’ultima tappa dell’Amgen Tour of California riuscendo a precedere con una volata maestosa il tedesco Daniel Schorn (Netapp-Endura) e lo statunitense Tyler Farrar (Garmin-Sharp). Oltre all’affermazione di Sagan bisogna aggiungere anche l’incoronazione di Van Garderen a vincitore della corsa americana.

Dopo la prima vittoria ottenuta nella terza tappa ci saremmo aspettati un Peter Sagan in formato “cannibale” visti i precedenti che risalgono ad un anno fa, quando in California vinse cinque tappe su otto disputate. Ma dalla terza tappa in poi il giovane talento di Zilina, Slovacchia, ha centrato solo piazzamenti lasciando denotare che la condizione fisica non fosse ancora al top. I campioni, però, escono alla distanza e nell’ultima volata la potenza di Sagan è stata talmente devastante che nessuno è riuscito a contrastarlo.
Quest’ultima tappa lunga 130 chilometri che partiva da San Francisco e terminava a Santa Rosa prevedeva un percorso tutto sommato abbordabile a parte qualche strappetto, anche impegnativo ma non tale da escludere la volata finale.
Qualche chilometro dopo la partenza evadono dal gruppo tre corridori: De Gendt (Vacansoleil-DCM), McCartney (Bissel Cycling) e Duchesne (Botranger); il trio in avanscoperta riuscirà a guadagnare un vantaggio massimo di circa quattro minuti, ma nonostante l’impegno mostrato dai fuggitivi, oggi era praticamente impossibile scappare dalle “grinfie” del gruppo.
Ed è così che il gruppo riusce a rientrare sui battistrada quando all’arrivo mancano una dozzina di chilometri, all’entrata del circuito finale, con gli squadroni dei velocisti già piazzati in testa al plotone.
Passato il triangolo rosso dell’ultimo chilometro è l’Orica-Greenedge che si impadronisce delle prime posizione e non le mollerà se non quando inizierà la volata. L’ultimo portacolori della formazione australiana che lavora in funzione di Matthews, nonostante la mancanza del capitano alla propria ruota, continua nella sua progressione: appena si scansa parte la volata che ha un solo padrone: Peter Sagan. Appena lo slovacco comincia il suo sprint gli avversari perdono metri e neppure il vento contrario riuscirà a svantaggiare Sagan, che taglia il traguardo con netto distacco sugli inseguitori. Secondo classificato è Daniel Schorn mentre giunge terzo l’americano Tyler Farrar.
L’altro corridore che festeggia sul podio è Tejay Van Garderen che, con la conclusione della tappa di oggi, è ufficialmente il vincitore del Tour of California 2013. La vittoria del 24enne statunitense è giunta, oltre che alle ottime capacità individuali, anche grazie ad un team, la BMC, che si è dimostrata ampiamente la più forte e anche quella che credeva di più nella vittoria del proprio capitano. Per Van Garderen c’è ora in mirino un’altra corsa, il Tour de France, che sicuramente lo vedrà protagonista come l’anno scorso.

Paolo Terzi

Il sigillo di Sagan sulledizione 2013 del Tour of California (foto Jon Devich)

Il sigillo di Sagan sull'edizione 2013 del Tour of California (foto Jon Devich)

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