LA SAGA(N) DI PETER – CAPITOLO XX: FRECCIA DEL BRABANTE 2013
Due settimane dopo la vittoria alla Gand-Wevelgem la sagoma verde di Peter Sagan torna a svettare sul traguardo di una corsa belga. Stavolta è il turno di una semiclassica, la Freccia del Brabante, che il corridore slovacco vince beffando il volata l’idolo di casa e campione del mondo in casa Philippe Gilbert.
SEMPRE PIÙ SAGAN: SUA ANCHE LA FRECCIA DEL BRABANTE
Chi lo ferma più. Strade del nord senza freni per lo slovacco Sagan che, dopo aver fatto sua la Gand – Wevelgen, infila nel carniere la Freccia del Brabante e ora mira alla prossima gara WT, l’Amstel Gold Race. Stavolta il battuto è nientemeno che il campione del mondo in carica, il belga Gilbert, beffato sulle strade di casa.
Cancellara, Cavendish e ora anche Gilbert: sono queste le vittime illustri del giovane Sagan, battuti tutti nel loro terreno. Terreno della contesa ancora le strade del nord, precisamente quelle della Freccia del Brabante, corsa di quasi 200 km accesasi con una fuga dopo appena 40 km e infiammatasi definitivamente ai meno 70 km con Devolder, Malacarne, Leukemans e Voss che lasciano il gruppo e raggiungono i restanti fuggitivi della prima ora (Dehaes, Hermans, Deignan, Maes e Ghyselink) che, pian piano. si staccano sotto il ritmo imposto dai nuovo arrivati, inseguiti alla morte dal plotone principale.
Ai meno 18 parte l’azione decisiva che andrà a comporre il drappello che si giocherà la vittoria finale: una trenata di Van Avermaet permette a Gilbert di portar via un gruppetto con Sagan, Geschke e Chavanel che in breve si riportano sui fuggitivi mentre il gruppo prova a reagire. Troppo tardi: gli undici davanti ormai sono involati verso il traguardo e Van Avermaet con lo stoico Maes rompono gli indugi. Solo un piccolo imprevisto in più per Sagan che si lancia all’inseguimento portandosi dietro tutti gli altri che, a questo punto, stando a ruota sarebbero gli ovvi favoriti. Nulla di più sbagliato poichè lo slovacco ne ha più di tutti anche sul traguardo e Gilbert deve accontentarsi del secondo posto davanti a Leuckemans.
Ancora un grande Sagan che, con una condizione stratosferica, mette ora nel mirino l’Amstel alla quale arriverà da favorito d’obbligo.
Andrea Mastrangelo