GOCCE DI PINOT: LA MILANO-TORINO PRIMA DEL LOMBARDIA
Ora Pinot ha nel mirino il Giro di Lombardia, che non viene vinta fa corridore francese dal 1997. Per preparare al meglio l’appuntamento con la “Classica delle Foglie Morte” Thibaut sceglie le strade della Milano-Torino, che ben si adattano alle sue doti di scalatori per via del diffilcile arrivo in salita a Superga. E sarà proprio Pinot a tagliare per primo la linea d’arrivo tracciata a due passi dalla basilica, trionfo in solitaria con 10 secondi di vantaggio sul più immediato avversario
PINOT SUPER A SUPERGA, IL FRANCESE CONQUISTA LA MILANO-TORINO
Thibaut Pinot (Groupama FDJ) vince la Milano-Torino grazie ad un’ottima tattica di squadra, sempre presente a difesa del francese negli ultimi 30 km di corsa, grazie alle ottime prove di Sébastien Reichenbach e David Gaudu. Il francese scatta a meno di 2 km dall’arrivo e sopravanza un buon Miguel Ángel López (Astana), tradito da una caduta nel momento in cui Gaudu terminava il lavoro per Pinot. Chiude il podio Alejandro Valverde (Movistar), che ha pagato il finale ma che è stato protagonista nelle fasi cruciali della corsa.
Il calendario italiano è il grande protagonista nella settimana che si conclude sabato 13 Ottobre con l’atteso Giro di Lombardia. Dopo la Tre Valli Varesine di ieri, oggi è in programma la Milano – Torino, giunta quest’anno alla 99a edizione e ricca di nomi importanti. Basti pensare che ai nastri di partenza è presente il neo campione del mondo Alejandro Valverde (Movistar). Delle 15 formazioni World Tour in gara, da tenere in grande considerazione la Trek-Segafredo con Bauke Mollema e Toms Skujiņš, vincitori delle ultime due corse disputate in Italia, il GP Beghelli e la Tre Valli Varesine. Il percorso è lungo 200 km e prevede la doppia scalata finale al colle di Superga, ormai tradizionale arrivo di questa corsa che è anche la più vecchia dell’intero panorama internazionale, visto che la prima edizione è datata 1876. Dopo la partenza da Magenta sotto un timido sole iniziavano immediatamente gli attacchi e la fuga di giornava prendeva forma dopo una decina di chilometri grazie all’azione di Umberto Orsini (Bardiani-CSF), Willie Smit (Katusha Alpecin), Thomas De Gendt (Lotto Soudal) e Krists Neilands (Israel Cycling Academy). Il gruppo lasciava andare la fuga che in poco tempo aumentava il proprio vantaggio. Dopo 70 km il vantaggio del quartetto di testa era di oltre 5 minuti e mezzo. In testa al gruppo, che procedeva ancora blandamente, si alternavano a tirare gli uomini della Groupama-FDJ e della Mitchelton-Scott, a disposizione rispettivamente per i capitani di oggi, Thibaut Pinot ed Adam Yates. A 40 km dall’arivo il gruppo si era ulteriormente avvicinato a quattro di testa, con le due squadre sopra citate ancora molto attive a dettare i tempi dell’inseguimento; a questo punto il ritardo del gruppo sulla fuga era di circa 2 minuti e 30 secondi. A 30 Km dal traguardo il gruppo, ormai lanciatissimo, aveva poco più di un minuto di ritardo sulla fuga. All’inizio della prima ascesa verso Superga usciva dal gruppo Luca Wackermann (Bardiani-CSF) che raggiungeva in testa alla corsa Smit, ultimo fuggitivo ad arrendersi. Tra i nomi “caldi” ad alzare subito bandiera bianca c’erano Roman Kreuziger (Mitchelton Scott), Damiano Caruso (BMC) e Giovanni Visconti (Bahrain Merida). A 21 km dall’arrivo era Valverde a prendere l’iniziativa ed a scattare, più che altro per saggiare la forma in ottica Giro di Lombardia. Il primo scollinamento sul colle di Superga vedeva al comando un gruppetto formato da Pinot e David Gaudu (Groupama-FDJ), Valverde e Rafał Majka (Bora Hansgrohe). Miguel Ángel López (Astana) era il primo a raggiungere i quattro in testa nel corso della discesa ed altri ciclisti riuscivano successivamente a ricongiungersi prima dell’inizio della scalata finale verso Superga. AI meno 7 si formava in testa un drappello di tre uomini, composto da Daniel Martinez (Team EF Educational First), Jakob Fuglsang (Team Astana) e l’onnipresente David Gaudu. I tre attaccavano l’ascesa finale Superga con una quindicina di secondi di vantaggio sui diretti inseguitori. Tra questi ultimi Adam Yates (Mitchelton Scott) scattava e riprendeva i battistrada a meno di 4 km dall’arrivo. Prima Pinot e poi Valverde raggiungevano la testa della corsa. A 2 km dall’arrivo la vittoria sembrava una cosa a cinque tra la coppia Groupama-FDJ Gaudu-Pinot, la coppia Astana Fuglsang-López e, soprattutto, il campione del mondo Valverde. Fuglsang perdeva, però, contatto ed anche Valverde rallentava l’andatuta in un ripido tornante sulla sinistra. Contemporaneamente López si voltava per controllare Valverde e nel farlo si scontrava con Gaudu, che aveva appena terminato il lavoro per Pinot. Il francese ed il colombiano cadevano a terra e proprio in quell’istante partiva Pinot, che approfittava dell’ultimo chilometro e mezzo di salita per andare a conquistare una vittoria meritata. López giungeva secondo a 10 secondi ma doveva recriminare e non poco quella caduta che gli aveva impedito di combattere ad armi pari con Pinot fino al traguardo. Dopo 28 secondi chiudeva il podio Valverde, in calo nel finale. Mattia Cattaneo (Androni Giocattoli – Sidermec), quarto a 36″, era il primo degli italiani. Pinot ottiene così la terza vittoria stagionale dopo aver fatto sue la quindicesima e la diciannovesima tappa della Vuelta a España; considerando la forma attuale, il corridore transalpino si candida come uno dei principali favoriti per il Giro di Lombardia di sabato. Domani è in programma il Gran Piemonte che quest’anno rivoluziona il percorso, piatto come un fuso e adatto perciò ad una conclusione in volata.
Giuseppe Scarfone