GIRO DI TURCHIA: DENZ – WALS, DOPPIETTA BORA – HANSGROHE
Successo di Nico Denz nella quinta tappa del Presidential Cycling Tour of Türkiye 2023. Il tedesco era incaricato di tirare la volata al compagno Matthew Walls, ma ha proseguito la sua azione fin dopo il traguardo. Terza piazza per Cees Bol, quarto Malucelli, quinto Lonardi, sesto Colnaghi e ottavo Konychev.
Finale pirotecnico nella quinta tappa del Presidential Cycling Tour of Türkiye. A imporsi sul traguardo di Bodrum è stato il tedesco Nico Denz (BORA – hansgrohe), che ha preceduto il compagno di squadra, al quale doveva tirare la volata, Matthew Walls e Cees Bol (Astana Qazaqstan Team). A seguire molta Italia con il quarto posto di Matteo Malucelli (Bingoal-WB), il quinto di Giovanni Lonardi (Eolo-Kometa), il sesto di Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani Csf-Faizanè) e, dopo la settima piazza conquistata da Ryan Gibbons (UAE Team Emirates), l’ottavo posto di Alexander Konychev (Corratec-Selle Italia). Completano la TopTen Fabio Christen (Q36.5 Pro Cycling Team) e Timothy Dupont (Tarteletto – Isorex). Come salta all’occhio nei primi dieci non è presente colui che ha dominato gli arrivi a ranghi compatti di questa competizione, Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), rallentato da una caduta avvenuta all’ultima curva e che ha tagliato fuori dai giochi per la vittoria di tappa anche Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team).
La frazione odierna era iniziata subito in maniera effervescente. I primi 30 Km, infatti, sono stati teatro di una serie numerosa di scatti che non hanno portato a nulla. Più fortunato è stato Fernando Tercero (EOLO-Kometa), che ha definitivamente dato il via alla “fuga buona”. Sulle tracce dello spagnolo si sono poco dopo portati Jay Vine (UAE Team Emirates), Alessio Martinelli (Bardiani), Alejandro Franco (Burgos BH), Gianni Marchand (Tarteletto – Isorex) e Dawit Yemane (BikeAid) e così la situazione si è definitivamente normalizzata. I sei hanno raggiunto un vantaggio massimo di 5’30”. Ovviamente con il passare dei chilometri questo gap è andato calando grazie al lavoro delle squadre dei velocisti. Dopo un periodo di calma apparente, con i fuggitivi a circa quattro minuti dal plotone, gli inseguitori hanno ricominciato a guadagnare terreno.
Ai meno 20 davanti sopravvivono i soli Vine e Yamane, mentre dietro non demordono e vogliono chiudere il gap con la giusta tempistica. Ai meno 14 il gruppo è nuovamente compatto, mentre ai meno 10 c’è il tentativo di Mehmet Sampionbisiklet (Global 6), seguito ai meno 5 da una sortita di Alexys Guerin (Bingoal-WB). Questi e altri ancora più infruttuosi tentativi non hanno minimamente scalfito le intenzioni dei più di arrivare in volata.
Oltre alla caduta di cui si è già scritto, c’è da segnalare il rischio corso dal secondo in classifica Ben Zwiehoff (Bora-hansgrohe), incappato ai meno 20 in una foratura che lo portato ad incassare un ritardo di quasi un minuto, recuperato anche grazie al lavoro del compagno di squadra Denz (che poi, come abbiamo visto, si è preso la soddisfazione di andare a vincere la tappa)
In classifica generale la situazione non è cambiata con Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan) che continua a condurre con con 16” su Zwiehoff e con 33″ sul compagno di squadra Harold Tejada.
Ora la corsa proseguirà con sesta tappa, che scatterà da Bodrum per raggiungere in 193 Km Selçuk, dove il traguardo sarà posto al termine di una salita di quasi 5 Km al 7.8% di pendenza media.
Mario Prato