PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TÜRKIYE: PHILIPSEN… E SONO TRE
Giù il cappello, Jasper Philipsen ha fatto 18. È lui il plurivincitore di questa stagione e non è detto che si fermi qui. Piazze d’onore oggi per Dupont e Lonardi, primo dei quattro italiani in TopTen. Lutsenko si gode il risultato portato a casa ieri rimanendo ancora in vetta alla generale.
Dopo l’exploit del kazako Alexey Lutsenko di ieri, il Presidential Cycling Tour of Türkiye 2023 torna nella normalità di veder primeggiare il “solito” Jasper Philipsen. Anche oggi il belga della Alpecin-Deceuninck ha dettato la sua legge. A far da corona a questo suo 18° successo stagionale, nessuno come lui in questo 2023, sono stati oggi il connazionale Timothy Dupont (Tarteletto – Isorex) e l’italiano Giovanni Lonardi (EOLO-Kometa). Ai piedi del podio giornaliero sono rimasti Cees Bol (Astana Qazaqstan Team), Álvaro José Hodeg (UAE Team Emirates), Attilio Viviani (Team Corratec – Selle Italia), Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Matyáš Kopecký (Team Novo Nordisk), Kenneth Van Rooy (Bingoal WB) e Giacomo Ballabio (Global 6 Cycling), per rimanere nell’ambito della TopTen.
La tappa odierna si è sviluppata in maniera abbastanza lineare e scorrendo gli appunti di cronaca risaltano solo i nomi dei pochi ciclisti che hanno provato a evitare la prevedibile conclusione in volata.
Il primo a cercare la soluzione da lontano è stato inutilmente Jay Vine (UAE Team Emirates). L’australiano, desideroso di vendicare la sua défaillance nella tappa di ieri, si è dannato senza successo per portare via la fuga. Questa fase di gara un po’ concitata ha fatto sì che il plotone si spezzasse, anche se per poco tempo, in due tronconi. Più fortunato è stato Nico Denz (Bora-hansgrohe), che si è involato in solitaria ed è stato capace di mettere tra lui e il plotone che lo inseguiva un vantaggio massimo di 3′50″. A rispondere a questo attacco ci ha provato, anche se un po’ in ritardo, Travis Stedman (Q36.5 Pro Cycling). Il suo rimanere nella cosiddetta “terra di nessuno” per lungo tempo lo ha fatto, però, desistere. Con il vantaggio del fuggitivo che diminuiva in maniera esponenziale con l’avvicinarsi del traguardo c’è stato il tentativo di riportarsi sul battistrada di un altro tedesco, Anton Schiffer (BikeAid). Prima che vedesse la testa della corsa il suo tentativo è stato, però, stoppato e da li a poco la stessa sorte è toccata a Denz.
L’ultimo strappo di giornata ha acceso le velleità di Alexis Guerin (Bingoal WB) e Ben Zwiehoff (Bora-hansgrohe), velleità che sono state prontamente spente dalle squadre dei velocisti, già al lavoro per lanciare i propri uomini.
Domani si proseguirà con la Marmaris- Bodrum di 180.6 Km. Il tracciato di gara presenta una parte centrale che potrebbe portare a qualche sorpresa per la presenza di un colle di prima categoria e di un’altro di terza entro i primi 90 Km. Il finale, invece, si presente decisamente più gestibile anche se i ciclisti affronteranno un susseguirsi di strappi fin sul traguardo e difficilmente domani Philipsen e soci dovrebbero arrivare a giocarsi il successo.
Mario Prato