LOMBARDIA 2023 – LE PAGELLE

ottobre 10, 2023
Categoria: Approfondimenti

Le pagelle della 117a edizione del Giro di Lombardia, vinto per il terzo anno consecutivo da Tadej Pogacar

TADEJ POGACAR: Riesce nell’impresa di vincere tre Giri di Lombardia consecutivi, cosa che era riuscita solamente ad Alfredo Binda e a Fausto Coppi (quest’ultimo addirittura ne vinse quattro, cinque dei quali di fila). Lo sloveno corre con maestria e intelligenza tattica, non fa lavorare molto la squadra, si nasconde e poi attacca dove meno te lo aspetti facendo il vuoto in discesa. Chiude il 2023 con il botto dopo aver vinto numerose corse e ben due classiche monumento, il Giro delle Fiandre e, appunto, il Lombardia. Campione d’altri tempi. VOTO: 10

ANDREA BAGIOLI: Dopo la caduta di Remco Evenepoel gli danno il via libera e lui ne approfitta per centrare un ottimo secondo posto. Un ottobre da incorniciare per il giovane valtellinese che l’anno prossimo vestirà la casacca della Lidl Trek, dove avrà i gradi di capitano e il tifo di tutti gli italiani. VOTO: 8,5

SIMON YATES: Il britannico sgambetta come a bei tempi, è lui che fa esplodere la corsa facendo saltare le tattiche delle varie squadre. VOTO: 7,5

ALEKSANDR VLASOV: Il russo della Bora Hansgrohe mostra una buona condizione atletica, sempre nelle prime posizioni, attento e ordinato. Peccato per lui che Pogacar sia di un altro pianeta. VOTO: 7

ADAM YATES: Il gemello Yates in casacca UAE Team Emirates è l’ombra di Pogacar fin quando lo sloveno non decide di fare la differenza. Ottimo gregario. VOTO: 7

BEN HEALY: L’irlandese della EF Education-EasyPost esce in avanscoperta per tattica di squadra e lo fa bene. Macina chilometri su chilometri fino al Ganda. VOTO: 6,5

CARLOS RODRIGUEZ: Lo spagnolo della neos Grenadiers è poco appariscente, ma è sempre nel vivo della corsa e chiude sesto. VOTO: 6,5

PRIMOZ ROGLIC: Lo sloveno era uno dei favoriti di giornata. Fa lavorare al Jumbo-Visma dalla primissima parte della corsa fino a quando resta senza compagni nel momento clou del Lombardia. Quando Simon Yates attacca lui è colpevolmente indietro e si perde anche il contrattacco di Pogacar. Terzo posto per lui. VOTO: 6

RICHARD CARAPAZ: L’ecuadoriano della EF Education- EasyPost raccoglie un settimo posto in una corsa adattissima alle sue caratteristiche. Le gambe non sono quelle di qualche anno fa, speriamo non sia già entrato nella fase discendente della sua parabola sportiva. VOTO: 5,5

REMCO EVENEPOEL: Il Giro di Lombardia è una corsa stregata per il belga della Soudal Quick-Step: una caduta (fortunatamente non disastrosa come quella del 2020) lo condiziona dopo 21 chilometri. Corre ma le botte si fanno sentire e molla le ruote del gruppo dei migliori quando la corsa entra nel vivo. VOTO: 5,5

ENRIC MAS: Le molte attese sullo spagnolo della Movistar si spengono dopo pochi secondi a causa di una caduta. SENZA VOTO.

THIBAUTH PINOT: Lo scalatore francese classe 1990 saluta il ciclismo nella corsa dove ha ottenuto la vittoria più importante della sua carriera, nel 2018 quando battè il nostro Nibali. Corridore di grandi speranze per i transalpini, quando a soli 24 anni arrivò terzo sul podio del Tour de France. Negli anni a seguire non riuscirà mai a vincere un Grande Giro, si accontenterà di qualche tappa e di qualche classifica minore, ma il suo modo di correre hanno fatto innamorare tutti gli appassionati di ciclismo. Ci mancherai messieur Pinot. VOTO: 10

Luigi Giglio

Commenta la notizia