EVENEPOEL SHOW SULLA CRUZ DE LINARES. KUSS RESTA IN MAGLIA ROSSA
La fuga ampiamente pronosticata della diciottesima tappa vede Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) protagonista di un assolo irresistibile a circa 25 km dall’arrivo. Il belga saluta i compagni di fuga già sulla prima delle due ascese della salita finale ed ottiene la terza vittoria di tappa alla Vuelta 2023
Dopo il tappone di ieri con l’Altu de l’Angliru che ha visto ancora una volta la lotta (o la parvenza di lotta) tutta interna al Team Jumbo Visma con Kuss, Roglic e Vingegaard sugli scudi, la diciottesima tappa di oggi vede ancora protagoniste le Asturie con una frazione altrettanto impegnativa che parte da Pola de Allande e si conclude a La Cruz de Linares dopo circa 180 km. Oltre ai tre gpm dell’Alto de las Estacas, del Puerto de San Lorenzo e dell’Alto de Tenebredo, da affrontare nei primi 130 km, il finale di tappa prevede la doppia scalata della Cruz de Linares, salita di oltre 8 km con una pendenza media dell’8.5%. I primi quattro km sono i più impegnativi con tratti in doppia cifra. Ad una prima vista dell’altimetria, la fuga potrebbe avere notevoli chance di successo, purchè sia abbastanza numerosa e contenga al suo interno buoni passisti e ottimi scalatori. E la fuga, con il benestare del gruppo, partiva ufficialmente dopo una decina di km grazie all’azione di quattordici ciclisti, ovvero Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers), Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious), Julien Bernard (Team Lidl Trek), Lewis Askey e Lorenzo Germani (Team Groupama FDJ), Nico Denz (Team BORA Hansgrohe), Jarrad Drizners ed Andreas Kron (Team Lotto Dstny), Andrea Piccolo (Team EF Education EasyPost), Imanol Erviti (Team Movistar), Paul Ourselin (Team TotalEnergies), Hugo Hofstetter (Team Arkea Samsic) e Max Poole (Team DSM). Sull’Alto de las Estacas il vantaggio della fuga saliva progressivamente con Evenepoel primo a scollinare. Il gruppo inseguiva a quasi 9 minuti di ritardo. Evenepoel si ripeteva sul successivo Puerto de San Lorenzo, transitando nuovamente in prima posizione ed avendo così in pugno la vittoria nella classifica dei gpm. Il campion e belga scollinava per primo anche sul terzo gpm di giornata, l’Alto de Tenebredo posto al km 121.2 e sul quale Bernal e Piccolo perdevano qualche metro sul gruppo di testa. Il gruppo dei fuggitivi scoppiava definitivamente suol primo dei due passaggi sul Puerto de la Cruz de Linares, anche perché Evenepoel decideva di andarsene da solo a circa 3 km dallo scollinamento. Gli ultimi due ciclisti a reggere il ritmo dell’indiavolato belga erano Poole e Caruso. Evenepoel iniziava la seconda ed ultima scalata del Puerto de la Cruz de Linares con 2 minuti abbondanti di vantaggio sulla coppia formata da Poole e Caruso. Il belga manteneva un ritmo tale da non poter essere più impensierito alle sue spalle ed andava a vincere in solitaria come nella maggior parte delle sue affermazioni. Caruso era secondo a 4 minuti e 44 secondi di ritardo mentre Kron era terzo a 5 minuti e 10 secondi di ritardo. Al di là degli ex fuggitivi intercalati alle spalle di Evenepoel, la lotta per la maglia rossa tra i tre ciclisti della Jumbo Visma ed il resto degli avversari non sembrava sortire effetti rilevanti, visto che i primi sei in classifica generale restavano tutti insieme. Soltanto Juan Ayuso (UAE Team Emirates) cercava l’allungo a poco più di 1 km dalla conclusione e l’azione del giovane spagnolo metteva in difficoltà Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) e Mikel Lada (Team Bahrain Victorious) che si staccavano leggermente. La classifica generale vedeva così Sepp Kuss (Team Jumbo Visma) rafforzare la sua maglia rossa, aumentando il suo vantaggio su Vingegaard a 19 secondi – curiosamente gli stessi secondi che separavano adesso Landa da Ayuso – mentre Primoz Roglic restava terzo a 1 minuto e 8 secondi di ritardo. Domani è in programma la diciannovesima tappa da La Bañeza a Íscar di 177 km. La totale assenza di gpm ed il percorso prevalentemente pianeggiante non possono che avvantaggiare i velocisti che torneranno a darsi battaglia per la vittoria.
Antonio Scarfone