VUELTA, LA JUMBO – VISMA RIAPRE TUTTO CON VINGEGAARD E I PENSIERI SONO PER VAN HOOYDONCK
Il campione danese stacca tutti sul duro strappo di Bejes e si avvicina alla leadership del Giro di Spagna. Al comando c’è sempre Sepp Kuss, ma il distacco dello statunitense si è ridotto a soli 29” alla vigilia del tappone sull’Angliru.
Giornata agrodolce in casa Jumbo-Visma, all’indomani del secondo riposo alla Vuelta. I giallo-neri hanno appreso dell’incidente gravissimo che ha coinvolto Nathan Van Hooydonck questa mattina in Belgio: il corridore fiammingo era al volante della sua Range Rover in compagnia di sua moglie, incinta all’ottavo mese, e ad un semaforo ha avuto un sospetto infarto. Perdendo il controllo della vettura avrebbe accelerato coinvolgendo altre cinque vetture, i cui presenti nei rispettivi abitacoli ne sono usciti illesi. Van Hooydonck è stato subito rianimato e trasportato all’ospedale di Anversa, dove è stato indotto in coma artificiale; secondo le ultime notizie c’è ottimismo, non essendo stati trovati danni cerebrali dai primi esami fatti al ventisettenne belga, che non è più in coma ma è cosciente.
Con questo pensiero è partita la 16a tappa (Liencres Playa – Bejes, 120.5 km), interamente disegnata nel territorio della Cantabria e per gran parte tracciata lungo la costa dell’Oceano Atlantico. Non sono ripartiti l’etiope Welay Hagos Berhe (Team Jayco AlUla) e lo spagnolo David De la Cruz (Astana-Qazaqstan), tra i protagonisti in salita sui Pirenei. Nei primi chilometri prende margine una fuga con presenti gli italiani Samuele Battistella (Astana-Qazaqstan), Andrea Piccolo (EF Education – Easypost) e Matteo Sobrero (Jayco-AlUla) insieme ad Andreas Kron (Lotto-Dstny), Romain Gregoire (Groupama-Fdj), Louis Vervaeke (Soudal – Quickstep), la Maglia Verde Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck), Paul Lapeira (AG2R-Citroen) e la coppia della DSM – Firmenich composta da Max Poole e Romain Bardet.
La corsa procede sotto la pioggia e il gruppetto di attaccanti non guadagna moltissimo sul resto dei corridori, tanto da essere ripresi a circa 65 km dall’arrivo. Oltrepassato il centro abitato di Orena contrattaccano Romain Bardet (DSM – Firmenich) e Mattia Cattaneo (Soudal – Quick Step), ai quali si uniscono Julius Van den Berg (EF Education-Easypost), Nicolas Preudhomme (AG2R-Citroen), Joel Nicolau (Caja Rural) er nuovamente Poole e Groves. I sei componenti della testa della corsa proseguono e giungono allo sprint intermedio di Unquera, vinto senza problemi dall’australiano della Alpecin-Deceuninck che, ad obiettivo raggiunto, si stacca dal gruppetto in fuga. La Jumbo – Visma fa il ritmo e dimezza lo svantaggio; ai -20 cade Luis Leon Sanchez (Astana Qazaqstan Team), che proprio ieri aveva annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica a fine anno.
L’azione dei fuggitivi, rimasti in quattro, termina a 10 km dal termine ed è tutto pronto per la battaglia sulla breve salita finale di Bejes, lunga circa 5 km e divisa in due parti con punte superiori al 15% e un breve tratto di falsopiano. Nel primo chilometro scatta subito Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), al quale cerca di unirsi il neozelandese Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates) pensando ad un possibile attacco del suo capitano Juan Ayuso. Questo non succede ed è Primoz Roglic (Jumbo-Visma) che prova ad accorciare il gap nei confronti del danese seguendo Woet Poels (Bahrain-Victorious) e Michael Storer (Groupama-FDJ). Lo sloveno verrà poco dopo ripreso da Enric Mas (Movistar Team), Cian Uijtdebrooks (Bora – Hansgrohe), Ayuso e il leader della classifica Sepp Kuss (Jumbo-Visma) poco dietro. Vingegaard è ormai lanciato verso il secondo successo di tappa in questa Vuelta, pochi giorni dopo il trionfo sul Tourmalet, e sul traguardo si avvicina nettamente al comando della corsa, essendo ora a soli 29” dalla maglia “roja” Kuss.
Domani c’è l’arrivo sull’Angliru, salita “totem” delle Asturie grazie alle sue pendenze fino al 24% nell’ultima parte.
Andrea Giorgini