GANNA TORNA AL TOP. BATTUTI EVENEPOEL E ROGLIC. KUSS RESISTE IN MAGLIA ROJA.
Finalmente una prestazione super in una prova contro il tempo come non avveniva ormai da qualche mese, una performance degna del miglior Filippo Ganna. Il fuoriclasse della Ineos domina la 10a tappa della Vuelta, una crono di 25,8 km attorno a Valladolid, battendo di 16″ Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) e prendendosi così una meritata rivincita dopo le sconfitte inflittegli dal Belga al Giro e ai recenti mondiali di Glasgow. Terza posizione per un ottimo Primoz Roglic (Jumbo-Visma) giunto a 36″ e rimasto di conseguenza in scia di Evenepoel in classifica generale. Mezzo passo falso per l’altro capitano della Jumbo, Jonas Vingegaard che paga 1′02″ al Belga, mentre il compagno di squadra Sepp Kuss si difende bene e conserva la maglia roja con 26″ su un ottimo Marc Soler (UAE Team Emirates) e 1′09″ su Remco
Dopo il primo giorno di riposo la corsa riprendeva subito con una frazione fondamentale, una cronometro individuale di 25,8 km in quel di Valladolid. Il percorso era quasi completamente piatto, ad eccezione di un breve strappetto (500 m al 7.1%) posto a Parquesol al km 7. Una volta terminata la brevissima discesa iniziava un lungo viale quasi privo di curve da percorerre in entrambi i sensi di marcia prima dell’arrivo sul traguardo della città Castillana.
La corsa ha preso il via con la partenza di Miles Scotson (Team Jayco-AlUla) alle 14.01. Il primo corridore a far segnare un tempo degno di nota è stato il francese Clement Davy (Groupama-FDJ) che ha completato la sua prova con un tempo di 30′55″. Il primato del transalpino non è durato molto perchè dopo una ventina di minuti è giusto al traguardo Stefan Bissegger (EF Education-EasyPost) che ha fatto segnare il miglior tempo provvisorio in 28′58″, tempo che lo candidava sicuramente ad un piazzamento.
Di lì a poco è però partito uno dei favoritissimi, ovvero Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) che ha messo subito le cose in chiaro già al primo intermedio, dove è transitato con un vantaggio monstre su Bissegger di 33″, diventati poi 52″ al secondo punto di rilevazione. Ganna si è quindi portato in testa con il tempo di 27′39″, ben 1′19″ in meno del campione europeo delle prove contro il tempo. Il piemontese ha fatto segnare una media di quasi 56 km/h, dando subito l’idea che sarebbe stato molto difficile togliergli la vittoria oggi.
Una volta conclusa la prova di Ganna, l’attenzione era quasi tutta rivolta verso gli uomini di classifica, ultimi a partire, tra cui figuravano anche i due maggiori pericoli per la leadership del corridore dell’Ineos, ovvero Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e soprattutto Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step). Nell’attesa dei big, sono sicuramente da segnalare le buone prove di Jonathan Castroviejo, altro alfiere dell’Ineos che ha chiuso ad 1′24″, Nelson Oliveira (Movistar Team) giunto ad 1′12″ e soprattutto di Mattia Cattaneo (Soudal-Quick Step) momentaneamente 2° ad 1′09″ dal leader.
Si è così giunti ai corridori che puntano alla top ten finale. Tra questi, ottima la prestazione di Aleksandre Vlasov (Bora-Hansgrohe) che è partito benissimo (2° a 23″ da Ganna al primo intermedio) ed è poi arrivato al traguardo con 52″ di ritardo, primo corridore a contenere il gap al di sotto del minuto. Poco dopo il russo è stato superato dal portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates), giunto con appena 2″ di vantaggio. Discreta la prestazione del suo compagno di squadra Juan Ayuso che ha completato la sua crono in 28′50″ ad 1′11″ da Ganna, mentre Enric Mas (Movistar Team) ha dovuto limitare i danni, giungendo ad 1′46″.
Nel frattempo era patito anche Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) che però ha subito dimostrato di non avere la gamba del Tour: già al primo intermedio pagava 25″, ha poi perso ulteriomente al secondo intermedio (55″) per poi chiudere a 1′18″. Chi invece è andato forte è stato il suo compagno di squadra e co-capitano Primoz Roglic che è transitato con appena 10″ di ritardo al primo intermedio, poi diventati 27″ al secondo rilevamento e infine 36″ al traguardo, distacco che gli è valso il secondo posto provvisorio. Immediatamente dopo di lui era il turno di Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) campione del mondo cronometro. Il belga si è inserito al 3° posto al primo rilevamento (11″), ma ha poi sopravvanzato Roglic nel tratto successivo transitando con un ritardo di18″ da Ganna al secondo intermedio. Infine ha addirittura recuperato qualcosa a Ganna nel finale chiudendo a 16″ e sancendo ufficiosamente la vittoria dell’Italiano.
Mancavano a questo punto solo i primi 3 della graduatoria: il giovanissimo Lenny Martinez (Groupama-FDJ) ha probabilmente pagato la fatica della prima settimana, chiudendo con un modesto 30° posto a 2′29″ da Ganna. Oltre ogni aspettativa invece la prestazione di Marc Soler (UAE Team Emirates) capace di chiudere la sua prova addirittura all’8° posto con un ritardo di 1′12″, appena 1″ peggio del suo compagno Ayuso. Bene anche Sepp Kuss, leader della generale. Lo statunitense della Jumbo ha perso solo 1′29″ (13° posto per lui) difendendo la sua leadership nella classifica generale che ora lo vede in testa con 26″ su Soler, 1′09″ su Evenpoel ed 1′36″ su un Roglic finora impeccabile. Scivola in 5a posizione Lenny Martinez, ora distanziato di 2′02″, mentre Almeida risale di ben 4 posizione ed ora è 6° a 2′16″. Poco dietro di lui Jonas Vingegaard a 2′22″ ed ora più distante dal duo Roglic-Evenepoel. Chiudono la top ten provvisoria Juan Ayuso a 2′25″, Mas a 2′50″ e Vasov a 3′14″.
Domani è in programma l’11a tappa da Lerma a Laguna Negra (163 km). I primi 150 km abbondanti saranno praticamente piatti. Poi nel finale il classico arrivo monopuerto tanto caro alla corsa iberica. I corridori arriveranno al traguardo al termine di una salita di 6.5 km al 6.7%. Da segnalare gli ultimi 500 metri con pendenze a doppia cifra.
Pierpaolo Gnisci