CARNEADE SOUPE SORPRENDE TUTTI A OLIVA. MARTINEZ RESTA IN MAGLIA ROSSA
In una Vuelta il cui livello dei velocisti non è eccelso, la settima tappa vede primeggiare il trentacinquenne Geoffrey Soupe (Team Total Energies), che pesca il jolly dopo una carriera tutt’altro che esaltante. Secondo Orluis Aular (Team Caja Rural Seguros), terzo Edward Theuns (Team Lidl Trek). Lenny Martinez (Team Groupama FDJ) conserva la maglia rossa
La prima settimana della Vuelta 2023 si conclude con una tappa adatta ai velocisti. Si parte da Utiel e si arriva a Oliva dopo quasi 201 km. L’assenza totale di gpm induce a pensare che la tappa sia favorevole ai velocisti ma gli ultimi 80 km si correranno costantemente lungo la costa e il vento potrebbe scompaginare le carte, oltre che il gruppo stesso. Kaden Groves (Team Alpecin Deceuninck), già saldamente al comando nella classifica a punti, vorrà comunque esibirsi in un’altra volata e provare a vincere per la terza volta dopo le vittorie nella quarta e nella quinta tappa. La fuga di giornata partiva già dopo un km grazie all’azione di José Herrada (Team Cofidis) ed Ander Okamika (Team Burgos BH). Dopo che la fuga si era stabilizzata, si segnalava soltanto la caduta di Geraint Thoma (Team INEOS) dopo un’ottantina di km. Il ciclista gallese, che già aveva toccato il suolo nella seconda tappa, doveva essere la punta di diamante della squadra inglese per la corsa spagnola ma a questo punto temiamo che possa anche ritirarsi, anche perché il suo ritardo in classifica dalla maglia rossa Lenny Martinez (Team Groupama FDJ) inizia a farsi pesante. Il gruppo col passare dei km recuperava secondi su secondi ai due ciclisti in fuga. A 67 km dalla conclusione Herrada era il primo fuggitivo a rialzarsi mentre Okamika, rimasto solo in testa alla corsa, veniva ripreso una ventina di km più tardi, quando era ormai vicino l’unico traguardo volante di Cullera posto al km 166.8. Groves era il primo a transitarvi e ad incrementare ulteriormente il suo vantaggio nella classifica a punti. Gli ultimi 30 km erano percorsi ad un’andatura pressochè turistica da parte del gruppo, che attendeva solamente la volata finale. Il ritmo aumentava finalmente negli ultimi 10 km quando le squadre dei velocisti si facevano vedere in testa al gruppo a tirare. Tra le più attive si segnalavano la Lotto Dstny, la DSM, la EF Education EasyPost e l’Intermarchè Circus Wanty. A poco meno di 6 km dalla conclusione una caduta spezzava il gruppo che comunque riusciva a ricompattarsi poco dopo. Tra i ciclisti caduti il più sofferente sembrava Thymen Arensman (Team INEOS Grenadiers), prontamente soccorso dai medici. In una volata piuttosto confusa era Geoffrey Soupe (Team Total Energies) ad avere la meglio su Orluis Aular (Team Caja Rural Seguros) ed Edward Theuns (Team Lidl Trek). Quarto era Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) mentre Groves chiudeva soltanto in quinta posizione. Nella top ten si segnalava il nono posto di Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers). Soupe ottiene la prima vittoria di prestigio della sua carriera, visto che il trentacinquenne di Viriat si era imposto quest’anno soltanto nella prima tappa della Tropicale Amissa Bongo, mentre per trovare una vittoria precedente bisogna andare al 2011 quando vinse una tappa sempre nella corsa africana ed al Tour Alsace. La classifica generale resta invariata con Martinez in maglia rossa davanti a Sepp Kuss (Team Jumbo Visma) e Marc Soler (UAE Team Emirates). Domani è in programma l’ottava tappa da Denia a Xorret de Catì di 165 km. Tappa non lunghissima ma che presenta cinque gmp, due di seconda, due di terza ed uno di prima categoria. La salita conclusiva è la più dura con i suoi 3.8 km all’11.5%. Sarà battaglia tra gli uomini di classifica e capiremo anche se Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) riuscirà a tenere testa alla coppia della Jumbo Visma formata da Jonas Vingegaard e da Primoz Roglic, sullo sfondo della vice-leadership di Sepp Kuss che a questo punto può sognare in grande.
Antonio Scarfone