ARCTIC RACE OF NORWAY, LA PRIMA VOLTA DI GAZZOLI. IL BRESCIANO VINCE DAVANTI AL COMPAGNO SCARONI, HOBBS NUOVO LEADER

agosto 19, 2023
Categoria: News

E’ universalmente risaputo che la prima vittoria tra i professionisti ha una sapore dolcissimo per ogni ciclista. Tale condizione vale ancora a maggior ragione se l’agnognata prima volta arriva al termine di un periodo molto difficile, dopo essere stati forzatamente lontani dalle corse per oltre un anno rischiando di vedere bruscamente interrotta la propria carriera. E’ in sostanza quello che è capitato oggi a Michele Gazzoli. Il giovane bresciano, sospeso per un anno dalle competizioni a causa dell’assunzione involontaria di un prodotto proibito, ha ottenuto una seconda chance da parte dell’Astana che lo ha nuovamente ingaggiato (nel suo Development Team) fino al termine della stagione. Gazzoli è così rientrato alle competizioni proprio ieri nella prima frazione dell’Arctic Race of Norway e oggi, ad appena 24 ore dal ritorno alle corse, ha subito ripagato nel migliore dei modi la fiducia concessa dal team Kazako. Gazzoli ha vinto la seconda frazione della corsa norvegese battendo in maniera a dir poco netta il compagno di squadra Christian Scaroni e l’iberico Jonathan Lastra (Cofidis) al termine di una volata di un gruppo comprendente circa 45 corridori. Cambio al vertice della classifica che ora vede il giovanissimo Noah Hobbs (Equipe Continentale Groupama-FDJ), abile a guadagnare 5″ di abbuoni nei traguardi volanti, in testa con 1″ di vantaggio sullo stesso Gazzoli e sul vincitore della prima tappa, Alberto Dainese (Team DSM-Firmenich).

La seconda tappa dell’Arctic Race, 153 km da Alta ad Hammerfest, assomigliava molto alla prima: il percorso era prevelantemente piatto ma presentava nel finale una serie di brevi strappi che complicavano la vita ai velocisti puri e che culminavano con breve muro finale di 900 al 6,1%. Una frazione che si prestava ad uno sprint a ranghi ridotti o a qualche colpo di mano da parte di un un finisseur.

Pronti via e si è subito formata la fuga di giornata grazie all’azione di 6 uomini: Vincent Van Hemelen (Team Flanders-Baloise), Gianmarco Garofoli (Astana Qazaqstan), Johan Ravnoy (Team Coop-Repsol), Camilo Andres Gomez (Trinity Racing Team), Ronan Augé (Equipe continentale Groupama-FDJ) e Peder GravÃ¥s (Nazionale norvegese). I fuggitivi hanno guadagnato rapidamente un margine di circa 3 minuti, passando in testa per i primi 3 gpm di giornata, tutti posti nella parte iniziale della tappa. Allo scollinamento del 3° gpm (Sukkedalen Summit), il loro vantaggio aveva superato i 4′. A quel punto però il gruppo ha iniziato ad aumentare l’andatura grazie al lavoro svolto da Team DSM-Firmenich, Team Jayco-Alula e Uno-X Pro Cycling. La presenza di vento contrario e le condizioni climatiche a dir poco proibitive, combinate all’aumento della velocìtà, hanno prodotto una vera e propria esplosione del plotone che si è frantumato in più drappelli. Quello di testa, formato da circa 35 unità, è andato a riprendere i 6 fuggitivi e ha rapidamente guadagnato mezzo minuto sul gruppo inseguitore. La situazione è mutata nuovamente quando al traguardo mancavano circa 50 km: la direzione del vento è cambiata, diventando frontale rispetto alla marcia dei corridori. Tale condizione ha fatto desistere il gruppo di testa, propiziando di conseguenza il ricongiungimento con i corridori attardati.

Il plotone, nuovamente ricompattato, si è così diretto verso il traguardo senza particolari colpi di scena. Ad approfittare della situazione di calma è stato così il giovane e intraprendente Noah Hobbs (Equipe Continentale Groupama-FDJ) che è riuscito a ragranellare ben 5″ di abbuono tra il secondo e il terzo tragurdo volante di giornata (posti rispettivamente ai km 118 e 142) scavalcando in classifica il leader Alberto Dainese (Team DSM-Firmenich). Il plotone ha approcciato lo strappo finale con un’andatura piuttosto sostenuta e si è così diretto allo sprint finale. A prendere in testa la volata sono stati gli uomini dell’Astana Qazaqstan Team: Christian Scaroni si è portato davanti tirando la volata al compagno Michele Gazzoli che si è prodotto in uno sprint che non ha lasciato scampo agli avversari. Per il bresciano una vittoria tanto importante quanto inaspettata dopo oltre un anno di astinenza dalle corse. Scaroni è riuscito a conservare le energie sufficienti a chiudere in seconda posizione sugellando una giornata da incorniciare per la squadra Kazaka. Terza piazza per Jonathan Lastra (Cofidis) davanti a Thibauld Gruel (Equipe Continentale Groupama-FDJ) e Milan Fretin (Team Flanders-Baloise). Il leader della generale Alberto Dainese non è riuscito ad andare oltre la 18a posizione ed è stato così costretto a cedere il primato a Hobbs che ora guida con 1″ su Dainese e Gazzoli. Seguono il neozelandese Lewis Bower (Equipe Continentale Groupama-FDJ) a 3″, Christian Scaroni a 4″ e Jonathan Lastra a 7″.

Domani terza tappa da Hammerfest a Havøysund per un totale di 167 km. I primi 130 saranno abbastanza facili, vista la presenza di un solo gpm (Skaidi, al km 54). Il finale sarà però nuovamente accidentato vista la presenza di tre strappetti: il Kirkedalen Summit (3,8 km al 5,2%) ai -34, il Selvika Summit (1,6 km al 6,7%) ai -15 ed infine il muro finale che condurrà i corridori al traguardo (2,1 km al 10,5%). Una tappa in grado di cambiare in maniera sostanziale il volto della classifica generale.

Pierpaolo Gnisci

Gazzoli primo ad Hammerfest (fonte: Getty Images)

Gazzoli primo ad Hammerfest (fonte: Getty Images)

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