ARCTIC RACE, VOLATA VINCENTE DI DAINESE NELLA PRIMA TAPPA
Si apre con un successo italiano la 10a edizione dell’Arctic Race of Norway. A tagliare per primo il traguardo di Alta è stato Alberto Dainese (Team DSM-Firmenich) che si è imposto nettamente al termine di una volata in leggera salita. Il corridore padovano, che nelle prossime stagioni vestirà la maglia nera e rossa della Tudor, torna così al successo dopo un anno e tre mesi dalla vittoria nella tappa di Reggio Emilia del Giro 2022. Alle sue spalle il giovanissimo britannico Noah Hobbs (Equipe Continentale Groupama-FDJ) e Clement Champoussin (Team Arkea-Samsic). Dainese guida ovviamente anche la classifica generale con 4″ di vantaggio su Hobbs e un altro corridore del team di sviluppo della Groupama, il neozelandese Lewis Bower.
La frazione d’apertura della corsa norvegese, 171 km da Kautokeino ad Alta, presentava una parte iniziale completamente pianeggiante ed un finale in circuito (da ripetere 2 volte) caratterizzato dallo strappo del Bossekop Summit (1,7 km al 4,1%) e da un arrivo in leggera salita (1,3 km al 3,2%).
La tappa è stata animata dalla classica fuga del mattino composta da Benjamin Perry (Human Powered Health), Lewis Bower e Trym Brennsæter (Equipe Continental Groupama-FDJ), Johan Ravnøy (Team Coop Repsol), Fergus Browning (Trinity Racing) e Torbjørn Andre Røed (nazionale norvegese). La loro azione si è esaurita ai -16, ovvero poco prima dell’ultimo giro del circuito. Ciò ha consentito ad alcuni dei favoriti per la conquista della classifica finale di giocarsi gli abbuoni posti sul penultimo passaggio sul traguardo. Il più bravo è stato il corridore di casa Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling) che ha guadagnato 3″ battendo Stephen Williams (Israel-Premier Tech) e Cristian Scaroni (Astana Qazaqstan Team). Il gruppo si è così presentato praticamente compatto all’ultimo passaggio dul Bossekop Summit (-10). Proprio lungo l’ultimo strappo diversi corridori hanno provato ad evadere dal gruppo alla ricerca di una difficile azione che consentisse di evitare la volata. L’unico in grado di andarsene è stato il sudafricano Daryl Impey (Israel-PremierTech), abile a cogliere il momento giusto e a scappare in solitaria. Il corridore sudafricano ha raggiunto un vantaggio di oltre 20″ intorno ai -5, ma si è dovuto successivamente arrendere al ritorno del gruppo tirato dagli uomini del Team DSM-Firmeniche e del Team Jayco-Alula.
Si è così giunti all’inevitabile epilogo allo sprint. Hobbs ha provato ad anticipare, sfruttando il rettilineo in leggera salita, ma Dainese è riuscito facilmente a saltarlo imponendosi in modo piuttosto netto sul traguardo di Alta. Il giovane britannico (classe 2004) che milita per la formazione giovanile della Groupama ha chiuso al secondo posto precedendo un ottimo Clement Champoussin (Team Arkea-Samsic) che si candida così come uno dei favoriti per la vittoria finale. Seguono gli spagnoli Marc Brustenga (Trek-Segafredo) e Antonio Angulo (Burgos-BH). La classifica generale vede ovviamente in testa Dainese, con 4″ di vantaggio su Hobbs e sul neozelandese (anche lui classe 2004) Lewis Bower che aveva fatto il pieno di abbuoni nei primi due traguardi volanti di giornata. Quindi troviamo Champoussin a 6″ e Johannessen a 7″.
Oggi seconda tappa con partenza da Alta e arrivo a Hammerfest dopo 153,4 km. Il percorso non sarà particolarmente complicato, ma presenterà un finale insidioso con un ultimo km al 6%.
Pierpaolo Gnisci