ALLEZ LE BLEUE… AXEL LAURANCE CAMPIONE DEL MONDO UNDER23
Successo francese nella prova mondiale degli Under23. Con un po’ di sana follia giovanile Axel Laurance è il nuovo Campione del Mondo di categoria. Seguono il portoghese António Morgado, secondo, davanti allo slovacco Martin Svrček. Quinto un orgoglioso Lorenzo Milesi, che ha sperato fino all’ultimo di fare doppietta. Sfortuna per gli altri componenti la pattuglia azzurra, vittime di cadute o incidenti meccanici.
Pioggia, cadute e inconvenienti meccanici. Ecco il “poco” leit motive della prova degli Under 23. L’acquazzone che ha investito il plotone nelle prime fasi di gara ha sicuramente condizionato la prova. Questo non deve però incidere sul più che meritato successo del francese Axel Laurance, già nell’orbita della Alpecin-Deceuninck.
La corsa odierna, pioggia e cadute a parte, è stata caratterizzata dalla fuga che comprendeva, oltre al francese neo campione del mondo e il nostro Lorenzo Milesi, il francese Antoine Huby, il britannico Jack Rootkin-Gray, il tedesco Moritz Kretschy, il norvegese Trym Brennsaeter, lo statunitense Brody Mcdonald e l’australiano Alastair Mackellar. Il plotone ha provato a inseguire, ma il tracciato molto tecnico e il fondo stradale bagnato non hanno certo facilitato la procedura. Prova ne è stata le numerose cadute, che tra l’altro hanno spento l’entusiasmo e le intenzioni anche degli italiani Dario Igor Belletta e Francesco Busatto, quest’ultimo partito con i gradi di capitano.
La difficoltà del tracciato non ha reso le cose difficili non solo agli inseguitori, ma anche ai battistrada (caduta di Huby), che con il passare del tempo si disunivano e si ricompattavano in continuo.
L’azione decisiva è stata quella portata da Laurance quando mancavano due giri al termine. Alle sue spalle il continuo disgregarsi e ricompattarsi è continuato. L’avvicinarsi del traguardo ha fatto si che anche l’inseguimento al francese prendesse la sua reale connotazione. Tra gli altri molto attivo è risultato Milesi, che spesso si è preso sulle spalle l’intero onere del lavoro d’inseguimento, che però non ha portato gli esiti sperati. Lo sforzo in solitaria di Laurance è stato così premiato, anche se per l’inezia di 2 secondi. Cosa che invece non è successa a Milesi, che nonostante lo sforzo profuso si è piazzato solo quinto alle spalle del portoghese António Morgado, dello slovacco Martin Svrček e di Rootkin-Gray, che lo hanno preceduto sul traguardo.
Mario Prato