DEMI VOLLERING NELLA LEGGENDA DEL TOURMALET, MAGLIA GIALLA E PESANTI DISTACCHI ALLE AVVERSARIE

luglio 30, 2023
Categoria: News

Successo di Demi Vollering nella tappa regina del Tour femminile. La nuova maglia gialla nei cinque chilometri finali infligge alle dirette avversarie distacchi considerevoli. Seconda si è piazzata Katarzyna Niewiadoma, terza Annemiek van Vleuten, “sconfitta” sul suo terreno d’elezione, la salita.

Sono bastati i 5 km conclusivi del Toutmalet per rivoluzionare la classifica fenerale del Tour de France femminile. La settima tappa passerà alla storia dello corsa a tappe francese come quello della “doppia abdicazione”. Doppia perché oltre al cambio al vertice della classifica generale, dove la vincitrice Demi Vollering (Team SD Worx – Protime) ha spodestato la compagna di squadra Lotte Kopecky (oggi sesta a 3’32”), la vincitrice odierna ha sconfitto proprio sul suo terreno preferito l’ultima vincitrice delle corsa francese, nonché fresca vincitrice del Giro d’Italia, Annemiek van Vleuten (Movistar Team). Ovvero colei che ha costruito tutti i suoi innumerevoli successi quando la strada si inerpicava verso l’altro: ditemi voi se non si tratta anche questa di una abdicazione a favore della connazionale più giovane di 14 anni.
La tappa odierna, orfana della quarta della classifica generale Elisa Longo Borghini (Lidl – Trek), ha vissuto la prima parte di gara sull’attesa delle due salite simbolo del Tour, il Col d’Aspin e il Tourmalet.
I tentativi di fuga, subito rintuzzati dal plotone, non hanno avuto molta fortuna. Le uniche che hanno avuto un po’ più di libertà d’azione sono state Susanne Andersen (Uno-X) e Margot Pompanon (St.Michel-Mavic-Auber93). Anche per loro la “libera uscita” è terminata in vista della prima salita di giornata.
La tappa si accende negli ultimi 6 Km del Col d’Aspin, quando un’azione della Van Vleuten ha visto la sola reazione di Katarzyna Niewiadoma (Canyon//SRAM Racing) e della Vollering, con quest’ultima più restia a collaborare. Un atteggiamento questo che ha non poco indispettito la campionessa del mondo e ha fatto sì che la polacca, ispirata forse dal detto comune “Tra i due litiganti il terzo gode”, abia provato l’azione solitaria in discesaraggiungendo un vantaggio di circa un minuto. Quest’azione è stata più volte sul punto di avere termine, ma a causa di condotta di corsa molto altalenante del plotone inseguitore, il vantaggio scendeva e saliva più per demerito di chi inseguiva che per merito di chi conduceva, tenendo la stessa andatura senza cercare un fuori giri che sarebbe stato letale. La guerra di nervi tra la SD Worx della Vollering e della Kopecky e la Movistar della Van Vleuten si è conclusa dopo che il plotone ridotto di unità ha superato il cartello dei meno sei all’arrivo. A quel punto la Vollering ha aperto il gas e in un amen ha raggiunto e superato la battistrada. La reazione d’orgoglio della campionessa del mondo non ha tardato, ma non è stata insufficiente nè a raggiungere la più giovane connazionale, nè la polacca che ha continuato cogliendo un più che onorevole secondo posto a 1’58”. Terza si è piazzata proprio la Van Vleuten, arrivata dopo 2’34”. L’ordine d’arrivo prosegue con Ashleigh Moolman (AG Insurance – Soudal Quick-Step) a 2′43″, Juliette Labous (Team dsm-firmenich) a 2′46″, Lotte Kopecky a 3′32″, Ane Santesteban (Team Jayco AlUla) a 5′24″, Marta Cavalli (FDJ – SUEZ) a 5′43″, Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ – SUEZ) a 5′46″ e Ricarda Bauernfeind (Canyon//SRAM Racing) a 6′57″.
In classifica generale la vincitrice di ieri precede la Niewiadoma di 1’50” e la Van Vleuten di 2’28”, un vantaggio di tutto rispetto che le permette di potersi gestire nella cronometro odierna che metterà fine al Tour de France Femmes 2023.

Mario Prato

Dalla nebbia del Tourmalet emerge la sagoma di Demi Vollering (Getty Images=

Dalla nebbia del Tourmalet emerge la sagoma di Demi Vollering (Getty Images=

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