TOUR DE FRANCE 2023: LE PAGELLE DE ILCICLISMO.IT

luglio 25, 2023
Categoria: Approfondimenti

Appena terminata l’edizione n° 110 ecco le pagelle del secondo Tour de France targato Vingegaard

JONAS VINGEGAARD: La prima volta non si scorda mai, ma la seconda è sempre la più difficile. Il danese partiva da favorito rispetto allo scorso anno e con tanta pressione addosso: nonostante ciò vince questa edizione del Tour de France in maniera netta, perentoria. Arriverà a Parigi con più di 7 minuti su Pogacar e con la vittoria nella cronometro di Combloux che resterà negli annali della corsa francese, uno dei suoi massimi capolavori. VOTO 9,5

JASPER PHILIPSEN: Il velocista belga è il re delle volate nel Tour de France 2023. Ben quattro le vittorie conquistate in terra transalpina, altre due sfiorate e in più la Maglia Verde di leader della classifica a punti. Tour da ricordare in casa Alpecin. VOTO: 8

SEPP KUSS: Lo scalatore americano è l’uomo in più della Jumbo Visma, team chge ha raccolto 6 grandi giri tra il 2019 e il 2023: tre Vuelte, un Giro e due Tour. Sempre presente quando la strada sale e c’è da lavorar sodo. VOTO 8

TADEJ POGACAR: Reduce dal brutto infortunio subito alla Liegi lo sloveno combatte come un mastino fino al Col de la Loze, sul quale crolla pesantemente. Corridore sempre spettacolare, nonostante i due mesi di inattività riesce a chiudere sul secondo gradino del podio e a trionfare nelle tappe montane di Cauterets-Cambasque e Le Markstein. VOTO 7,5

FELIX GALL: Il corridore austriaco sboccia in questo Tour de France correndo in modo propositivo, centrando una top ten in classifica generale e la vittoria nel tappone di Courchevel. Una delle sorprese più belle in questa edizione della Grande Boucle. VOTO: 7,5

ADAM YATES: Senza tante pressioni riesce a lavorare per il capitano Pogacar e a salire sul gradino più basso del podio. Spettacolari i duelli col gemello Simon, sia in alcune tappe (come a Bilbao, dove trionfa e conquista la prima maglia gialla), sia che nella classifica generale. VOTO 7

CARLOS RODRIGUEZ: Il corridore della Ineos tiene alta la bandiera del team britannico terminando al quinto posto in classifica generale nonostante le cadute. Ciliegina sulla torta la vittoria a Morzine. A ventidue anni è un mastino dal futuro roseo. VOTO 7

PELLO BILBAO: Con Landa lontano in classifica diventa il leader della Bahrein. Lotta per la classifica e raccoglie un buon sesto posto con la vittoria nella tappa di Issoire da conservare gelosamente nel cassetto dei ricordi. VOTO: 7

KASPER ASGREEN e MATEJ MOHORIC: Da due ciclisti talentuosi come loro si ci aspetta sempre qualcosa e loro non tradiscono mai le attese vincendo una tappa a testa. VOTO: 7

SIMON YATES: Lotta per il podio ma lo perde per per un minuto e mezzo. Riesce, però, ad infiammare il Tour grazie ai duelli con il gemello Adam. VOTO: 6,5

GIULIO CICCONE: Il nostro corridore abruzzese riporta in Italia la Maglia a Pois. Era dai tempi di Claudio Chiappucci che un italiano non vinceva la classifica scalatori, leadership conquista fuga dopo fuga, montagna dopo montagna. VOTO: 6,5

MATHIEU VAN DER POEL: Il treno olandese della Alpecin Deceuninck è l’arma in più per Philipsen, una freccia nel treno che non lascia scampo a nessuno. VOTO: 6,5

JORDI MEEUS: Il ciclista della Bora riesce a timbrare il cartellino nella sfilata parigina, ottimo risultato per lui. VOTO: 6,5

MADS PEDERSEN: Il danese è un vero combattivo, prende una vittoria e tanti piazzamenti, sempre a correre su più terreni. VOTO: 6,5

VICTOR LAFAY: Il francese è la prima sorpresa del Tour de France, mentre i big si guardavano lui trionfava a San Sebastian. VOTO: 6,5

ION IZAGIRRE: Non vinceva una tappa al Tour de France dal 2016, ci riesce a Belleville-en-Beaujolais facendo gioire una Cofidis protagonista in patria. VOTO:6,5

MICHEL WOODS: A trentasei anni riesce ancora a vincere una tappa nella Grande Boucle. Il canadese dosa bene le forze e riesce a raccogliere il massimo col minimo sforzo. VOTO: 6

JAI HINDLEY: Il vincitore del Giro d’Italia 2022 finisce il Tour de France lontano dal podio. Timbra il cartellino con una vittoria a Laruns, ma per la classifica generale le distanze sono lunghissime e si ci aspettava qualcosa di più dall’australiano. VOTO: 6

DAVID GAUDU: La squadra era stata costruita su di lui, con polemiche annesse per aver lasciato a casa Démare, eppure non va oltre al nono posto a ben 23 minuti dalla Maglia Gialla. Lontano anche dal vincere una tappa, per lui un Tour de France insufficiente. VOTO 5,5

ALBERTO BETTIOL: Prova solo una volta ad entrare nella fuga di giornata ma non combina nulla. A Glasgow potrebbe giocare da prima punta, ma i segnali arrivato dal Tour sono poco incoraggianti. VOTO: 5

BINIAM GIRMAY: Ce lo aspettavamo più combattivo e presente in qualche finale di tappa adatto alle sue caratteristiche, invece corre un Tour de France sottotono. Fa lavorare l’Intermarché più giorni ma di stoccate nessuna. Solo un terzo posto conquistato nella tappa di Bordeaux. VOTO: 5

MIKEL LANDA: Il basco esce subito di classifica perdendo i gradi di capitano in casa Bahrain Victorious. Cerca e trova la fuga in diverse occasioni, non riuscendo mai ad azzeccare la stoccata decisiva. Per lui il miglior risultato è il quinto posto nella tappa di Saint-Gervais Mont Blancx, troppo poco. VOTO: 5

THIBAUT PINOT: L’esperto corridore transalpino non riesce a centrare nessun obiettivo, non lotta per la Maglia Gialla o una top ten in classifica generale, non va vicino a vincere una tappa ed è lontano anche dalla vetta della classifica degli scalatori. VOTO: 5

JULIAN ALAPHILIPPE: Il fuoriclasse francese attacca e partecipa più volte nelle fughe di giornata, purtroppo la gamba non è più quella di qualche anno fa e di risultati nemmeno l’ombra. VOTO: 4,5

Luigi Giglio

Commenta la notizia