LA GRANDE BOUCLE CHE VERRÀ: TOUR DE FRANCE 2024 (e altro ancora)

luglio 24, 2023
Categoria: Approfondimenti

Gli organizzatori del Tour stanno già da tempo tessendo la trama dell’edizione 2024 della corsa francese. In attesa della presentazione ufficiale dell’intero percorso, prevista a ottobre, già è stato annunciato ufficialmente che l’anno prossimo la Grande Boucle scatterà dall’Italia e che l’arrivo dell’ultima tappa sarà eccezionalmente a Nizza (e a cronometro) e non nella tradizionale Parigi

Il Tour est fini, vive le Tour!
Per un Tour che finisce, c’è n’è già un altro in dirittura d’arrivo. Il tracciato dell’edizione 2024 della corsa francese sarà definito solamente nei prossimi mesi per poi essere svelato nella sua integrità ad ottobre, in occasione della tradizionale cerimonia di presentazione che si terrà in autunno al Palazzo dei Congressi di Parigi. Ben cinque tappe del percorso del prossimo Tour, però, sono note da tempo perchè lo stesso gruppo organizzatore le ha svelate ufficialmente in anticipo con due cerimonie distinte, la prima tenutasi il 21 dicembre 2023 e la seconda il 13 marzo successivo. Nella prima occasione sono stati svelati i dettagli dello storico Grand Départ dall’Italia, un evento storico perchè in 110 edizioni il Tour aveva preso il via da dieci stati europei tra i quali tutti quelli direttamente confinanti con la Francia e di questi ultimi all’appello mancavano solo il piccolo principato d’Andorra e la nostra nazione. Forse anche per colmare questa lacuna non si è badati a spese nel imbastire il programma del via del Tour 2024 e non ci stiamo riferendo tanto al numero di tappe previste (3 e mezza) quando alla mano pesantina con la quale si è tracciato la prima frazione, che tra Firenze e Rimini vedrà in 205 Km i corridori affrontare ben sette salite (i metri di dislivello saranno quasi 3800), tra le quali spiccano il difficile Barbotto (5.5 Km al 7.6% e un picco del 18%) e quelle poco conosciute di San Leo (4.6 Km al 7.7%) e di Montemaggio (4.2 Km al 6.6%) mentre l’ultima sarà quella di San Marino da scavalcare a 25 Km dall’arrivo). Non sarà uno scherzo l’avvio del Tour 2024, così come non lo è stata quest’anno la partenza dai Paesi Baschi, anche se la tappa di Bilbao non era difficile quanto quella che si affronterà il giorno d’apertura della prossima edizione. E anche la tappa numero 2, 200 Km da Cesenatico a Bologna, non sarà una passeggiata perchè nel finale dovrà essere ripetuto per due volte la micidiale rampa di quasi 2 Km al 10.6% che conduce al santuario della Madonna di San Luca; come nell’edizione appena terminata i velocisti per far sfoggio delle loro doti dovranno attende la terza frazione, che si disputerà in quasi totale pianura tra Piacenza e Torino, superando anche in questa occasione – per 25 Km per la precisione – il tetto dei 200 Km di gara. Infine, anche non è stato ancora ufficializzato, sarà la vicina Pinerolo a ospitare la partenza l’indomani per la tappa che porterà il Tour in patria e giocoforza si dovrà subito attraversare la catena alpina. Le stesse Alpi sarà le protagoniste del gran finale della corsa perchè in occasione del successivo evento del 13 marzo sono stati mostrati in anteprime le altimetrie delle ultime due tappe, una frazione d’alta montagna che scatterà da Nizza in direzione dei 1678 metri del Col de la Couillole (salita di 16 Km al 7% preceduta da altri tre interminabili ascesa delle Alpi Marittime) e una cronometro di 35 Km che – su di un tracciato per nulla favorevole agli specialisti per la presenza delle salite di La Turbie e del Col d’Èze – si snoderà tra Monaco e Nizza, dove il lungomare della Promenade des Anglais sostituirà per un anno lo storico approdo finale sugli Champs-Élysées , “in panchina” a causa delle Olimpiadi che pochi giorni più tardi saranno inaugurate nella capitale francese.

RASSEGNA STAMPA

Pogi, è uno show da 10 e lode. Bettiol-Ciccone, il finale è da 8 – Meeus, il vincitore che non t’aspetti nel giorno dell’immenso Vingegaard

Gazzetta dello Sport – Italia

Det oser langt væk af en fremtidig storhed, som vi endnu ikke har set grænserne for – En overraskelse tramper sig ind i overskrifterne på Vingegaards store festdag – Denne Tour har bevist, at den gamle udgave af Jonas Vingegaard ikke findes mere – Jonas Vingegaard kalder turen op ad Champs-Élysées for større end sidste år – Jonas Vingegaard må leve med et åg fra fortiden – Pogacar tog sig selv i at beskrive Vingegaard som sin partner, men pointen var et opløftende budskab til cykelverdenen

Politiken – Danimarca

Vingegaard ostaja Pogačarjev največji izziv – Jordi Meeus je presenetil vse in zmagal na zadnji etapi Toura

Delo – Slovenia

Vingegaard gewinnt überlegen die Tour de France!

Kronen Zeitung – Austria

Vingegaard completes second triumph as Meeus takes final stage

The Guardian – Regno Unito

Vingegaard les salue tous

L’Équipe – Francia

Pogacar juguetea en el segundo reinado de Vingegaard

AS – Spagna

Wat een apotheose! Jordi Meeus klopt Jasper Philipsen op de Champs-Elysées en heeft eerste Tourzege beet

Het Nieuwsblad – Belgio

Vingegaard ongenaakbaar – Meeus wint laatste Tour-etappe op Champs-Élysées; Vingegaard nu officieel eindwinnaar

De Telegraaf – Paesi Bassi

Eine Würdigung der spektakulären Tour de France 2023 – Zweiter Triumph für Vingegaard – Deutsches Team jubelt dank Meeus in Paris

Kicker – Germania

Danish rider Jonas Vingegaard wins the Tour de France for 2nd straight year

The Washington Post – USA

Jonas Vingegaard, bicampeón del Tour de Francia – El belga Jordi Meeus sorprende a Philipsen en la última etapa del Tour 2023

El Espectador – Colombia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della ventunesima tappa, Saint-Quentin-en-Yvelines – Parigi

1° Adrien Petit
2° Rui Costa s.t.
3° Marc Soler a 32″
4° Julian Alaphilippe a 1′11″
5° Frederik Frison s.t.

Miglior italiano: Alberto Bettiol, 53° a 3′42″

Classifica generale finale

1° Michael Mørkøv
2° Cees Bol a 9′27″
3° Yevgeniy Fedorov a 10′34″
4° Frederik Frison a 11′51″
5° Alex Edmondson a 22′32″

Miglior italiano Gianni Moscon, 16° a 43′12″

Maglia nera: Jonas Vingegaard, 150° a 6h07′11”

STRAFALGAR SQUARE

Martini: “Dopo Chiappucci Ciccone, mancavano 30 anni in Italia” (sono 31 anni che un corridore italiano non vinceva la maglia a pois)
De Luca: “La montagna lo sosteneva e tifava per lui”
De Luca: “Andiamo a rivederla ancora questo finale di tappa”
Garzelli: “La grande velocità che pedalano i corridori”
Pancani: “La maglia bianca è andato all’attacco”
Pancani: “Il successo, grazie all’aiuto del fotofinish, di Jordi Meeus”
Televideo: “Philpsen” (Philipsen)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1971 – LA CADUTA DI OCAÑA

Ieri abbiamo terminato il racconto, attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”, dell’edizione del Tour vinta da Luis Ocaña nel 1973. Oggi ci congediamo con un ricordo che porta la data del 12 luglio 1971, la giornata della storica e sfortunata caduta sui Pirenei che costrinse lo “spagnolo di Francia” al ritiro da un Tour che a una settimana dalla conclusione stava dominando con 7′23″ di vantaggio su Merckx, un distacco molto simile a quello patito da Pogacar nel confronti di Vingegaard

12 LUGLIO 1971 – 14a TAPPA: REVEL – LUCHON (214.5 Km)

OCAÑA ALL’OSPEDALE, VIA LIBERA AD EDDY – MERCKX RIFIUTA LA MAGLIA GIALLA
Tour: è finita in modo drammatico la lotta tra i due assi – Un gesto sportivo del campione (accettato dalla giuria)
Durante una violenta grandinata – Una caduta in discesa ha frenato lo spagnolo – Eddy sbanda in curva, dietro di lui la Maglia gialla finisce a terra – Si rialza e gli piomba addosso Zoetemelk – Trasportato in elicottero a Saint-Gaudens – Solo contusioni – Anche Pettersson costretto al ritiro – Sconvolto da una crisi nervosa, Merckx voleva abbandonare la corsa – “Non è così – ha detto – che desidero riconquistare il primo posto” – Oggi ripartirà senza il segno del primato in omaggio al rivale – Lo spagnolo racconta la paurosa avventura

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