MOHORIC CONSOLA LA SLOVENIA, DOMANI LE ULTIME MONTAGNE
Matej Mohoric (Bahrain–Victorious) conquista la sua terza prestigiosa vittoria al Tour de France 2023 battendo in volata Kasper Asgreen (Soudal – QuickStep) e Ben O’Connor (Ag2r Citroën), terzetto che ha piazzato lo scatto decisivo da un gruppo numeroso che ha contraddistinto la fuga di giornata.
Tappa la 19ma che fa gola a tanti perchè è l’ultima vera occasione di vincere una tappa soprattutto per quelle formazioni a secco di vittorie, appena transitati dal chilometro zero è subito bagarre con il solito Victor Campenaerts (Lotto Dstny) che tutto solo prova ad allungare, il belga viene ripreso dal gruppo che in avvio è in forze per tenere una velocità elevata nell’approccio del primo gpm di giornata. Il nuovo tentativo di allungo è piazzato da Peter Sagan (TotalEnergies) a cui si accodano poco dopo Mads Pedersen (Lidl – Trek) e Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) questi due tirano diritto e restano per circa 12 chilometri da soli al comando con un vantaggio massimo di 22”. La coppia al comando non guadagna, dietro infatti dal gruppo si susseguono altri scatti con Bryan Coquard (Cofidis), Matteo Trentin (UAE Team Emirates), Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers) e Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep). In cima al gpm Pedersen transita per primo e prova a forzare in discesa tanto che spesso si toglie da ruota Lutsenko costretto a riportarsi più volte sotto il danese, intanto, a causa anche della strada stretta e tortuosa il gruppo si spezza ed a farne le spese è Adam Yates (UAE Team Emirates) riuscendo successivamente a rientrare. Partenza ancora una volta velocissima con la fuga che non riesce ad andare, ripresa la coppia al comando prova ancora un eterno Alaphilippe ancora con Pedersen e Lutsenko ed anche Stefan Kung (Groupama-FDJ) a cui si accoda inizialmente Nils Politt (Bora-hangrohe) e successivamente Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost). Questa volta davanti si viene a formare un drappello con dentro: Warren Barguil (Team Arkéa – Samsic), Tiesj Benoot (Jumbo-Visma), Jack Haig (Bahrain – Victorious), Julian Alaphilippe (Soudal – QuickStep), Georg Zimmermann (Intermarché – Circus – Wanty), Nils Politt (BORA – hansgrohe), Victor Campenaerts (Lotto Dstny), Mads Pedersen (Lidl – Trek) e Matteo Trentin (UAE Team Emirates). Dopo 60 chilometri il loro vantaggio sale a 33” sul gruppo, sembra fatta, pare che la fuga possa andare via ed invece no perche dal gruppo c’è chi non ci sta e sono gli uomini di tre squadre Israel – Premier Tech, Uno-X Pro Cycling ed EF Education – EasyPost. Il gruppetto dei quindici raggiunge un vantaggio massimo di 1:16” e la situazione di corsa resta incerta fino a quando Politt è costretto a mettere piede a terra per la rottura della catena. Da questo istante in poi è un continuo recupero di tempo per chi insegue fino ad arrivare a 22”, gap che si riduce in prossimità del traguardo volante con la volata vinta da Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck). Per effetto della volata le carte dietro vanno a rimescolarsi e la fuga guadagna una decina di secondi su un gruppetto di ben 29 uomini. Il ricongiungimento non tarda così ad arrivare, ma è ancora Campenaerts a trovarsi tutto solo al comando ma per poco perchè il belga si pianta letteralmente nell’ascesa al secondo gpm di giornata. La situazione di corse quindi vede un folto gruppo in avanscoperta così composto: Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers), Ben O’Connor (AG2R Citroën Team), Hugo Houle (Israel – Premier Tech), Ion Izagirre (Cofidis), Krists Neilands (Israel – Premier Tech), Neilson Powless (EF Education-Easypost), Matej Mohorič (Bahrain – Victorious), Oliver Naesen (AG2R Citroën Team), Jonas Abrahamsen (Uno-X Pro Cycling Team), Marco Haller (BORA – hansgrohe), Kasper Asgreen (Soudal – QuickStep), Alberto Bettiol (EF Education-Easypost), Christophe Laporte (Jumbo-Visma), Daniel Oss (TotalEnergies), Anthony Turgis (TotalEnergies), Fred Wright (Bahrain – Victorious), Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), Simon Clarke (Israel – Premier Tech), Rasmus Tiller (Uno-X Pro Cycling Team), Luka Mezgec (Team Jayco – AlUla), Luke Durbridge (Team Jayco – AlUla), Søren Wærenskjold (Uno-X Pro Cycling Team), Dylan Groenewegen (Team Jayco – AlUla) e Jordi Meeus (BORA – hansgrohe). Dietro inizialmente la Intermachè, senza uomini davanti, ha provato a riportarsi sotto ma gli uomini di Biniam Ghirmay hanno dovuto alzare bandiera bianca con la Jumbo – Visma a questo punto a far tornare la definitiva quiete dopo la tempesta, andatura di controllo e fuga lasciata andare. Davanti infatti il gap si dilata subito, al gpm intanto scollina un terzetto sono Asgreen, Mohoric e O’Connor, a circa 20” grazie ad un gran lavoro di Pedersen transitano Pidcock, Barguil, Haig, Izagirre, Zimmermann, Van Der Poel, Naesen, Bettiol, Laporte, Strong, Pedersen e Mezge. Poco dopo finita la discesa si rifanno sotto Benoot, Alaphilippe, Houle, Neilands, Van Den Berg, Haller, Turgis, Wright, Philipsen, Trentin, Tiller e Groenewegen. Al terzetto in testa restano 15” di vantaggio ma dietro non c’è collaborazione, riescono ad allungare soltanto Laporte, Pedersen, Trentin, Bettiol, Pidcock, Mezgec, Zimmermann, Philipsen e Van Der Poel. Questi nove uomini hanno 25” da recuperare ai battistrada a dieci chilometri dalla conclusione, mentre dietro uno sfortunato Barguil, vittima di una foratura resta tagliato fuori dal possibile rientro. Davanti Asgreen, Mohoric e O’Connor viaggiano di comune accordo e vedono il gap salire a 30” a 5 chilometri dall’arrivo e così entrano anche nell’ultimo chilometro, dietro non c’è più possibilità di rientrare. Piccolissima fase di studio tra i tre con O’Connor in terza posizione che si fa sfilare per partire poi in volata a 400 metri dal traguardo, riparte Asgreen con Mohoric che gli si francobolla alla ruota lo affinca a sinistra e grazia al colpo di reni la passa per pochissimo tanto che nessuno dei due esulta in attesa del fotofinish! Tappa allo sloveno che scoppia in lacrime ricordando Gino Mader. Domani ultime montagne con le salite di prima categoria il Petit Ballon (9.3 km al 8.1%) e infine il Col du Platzerwasel (7.1 km al 8.4%) decreteranno le posizioni esatte in classifica generale e nella speciale classifica della maglia a pois.
Antonio Scarfone