ASGREEN BEFFA I VELOCISTI DOPO LO “SGARBO” DI PHILIPSEN
Doveva essere una tappa votata all’arrivo in volata e invece i “voti” migliori se li sono presi i fuggitivi di giornata, capaci di resistere per un amen all’affannosa rincorsa del gruppo. La tappa passerà alla storia anche per un deprecabile gesto intimidatorio del quale si è macchiato il leader della classifica a punti Jasper Philipsen nei confronti del collega Pascal Eenkhoorn
Dopo la scorpacciata di tappe alpine che hanno determinato la superiorità di Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) su Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e con le quali il ciclista danese ha ipotecato la vittoria del suo secondo Tour consecutivo, la diciottesima tappa da Moûtiers a Bourg-en-Bresse di 185 km dovrebbe sorridere ai velocisti, a meno che una fuga numerosa riesca ad evadere e ad avere la meglio sul gruppo. Alla partenza da Moûtiers non si presentava Wout van Aert (Team Jumbo Visma), rientrato a casa per la nascita del figlio. Un Tour sicuramente discreto per il campione belga, sempre a servizio di Vingegaard, anche se gli è mancato l’acuto della vittoria di tappa (solo due secondi e due terzi posti). Nei primi chilometri della tappa si formava la fuga di giornata grazie all’azione di tre ciclisti: Victor Campenaerts (Team Lotto Dstny), Kasper Asgreen (Team Soudal Quick Step) e Jonas Abrahamsen (Uno X Pro Cycling Team). Il ciclista danese scollinava in prima posizione su entrambi i GPM che caratterizzavano la tappa: la Côte de Chambery-le-Haut posta al km 62.1 e la Côte de Boissieu posta al km 105.2. Intorno al km 120 Pascal Eenkhoorn (Team Lotto Dstny) ecadeva dal gruppo maglia gialla e raggiungeva la testa della corsa. A 55 km dalla conclusione i quattro uomini di testa avevano 50 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Abrahamsen completava il personale ‘triplete’ di tappa aggiudicandosi anche il traguardo volante di Saint-Rambert-en-Bugey posto al km 132.9. Le squadre più attive all’inseguimento dei quattro fuggitivi erano la Jayco-AlUla, la Lidl Trek, la Bora Hansgrohe e naturalmente l’Alpecin Deceuninck, tutta a disposizione per la maglia verde Jasper Philipsen. Le trenate a più riprese di un inesauribile Campenaerts consentivano al quartetto di testa di passare sotto lo striscione dell’ultimo chilometri con un avantaggio di 6 secondi sul gruppo. Alcune curve e semicurve posizionate proprio negli ultimi 1000 metri avvantaggiavano i quattro di testa che riuscivano a mantenere un vantaggio sufficiente per giocarsi la vittoria di tappa. Era Asgreen ad imporsi davanti a Eenkhoorn ed Abrahamsen, mentre in quarta posizione si piazzava Philipsen e chiudeva la top five Mads Pedersen (Lidl – Trek). Nella top ten si segnalava l’ottavo posto di Matteo Trentin (UAE Team Emirates) e il decimo posto di Luca Mozzato (Team Arkea Samsic). Asgreen ottiene così la prima vittoria stagionale dopo essersi imposto nella prova a cronometro dei campionati nazionali danesi. In classifica generale resta tutto invariato con Vingegaard nettamente primo davanti a Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). La tappa è stata caratterizzata anche da un bruttissimo gesto compiuto da Philipsen nei confronti di Eenkhoorn, quando quest’ultimo aveva tentato – e successivamente ci riproverà con successo – di uscire dal gruppo per raggiungere i fuggitivi e il titolare della maglia verde lo aveva quasi stretto al ciglio della strada, orribile gesto intimidatorio al fine di convincere il corridore olandese a desistere nel suo tentativo. Domani è in programma la diciannovesima tappa da Moirans-en-Montagne a Poligny di 172.8 km. Il percorso è sicuramente più vallonato di quello della tappa di oggi e non è da escludere che questa volta la fuga possa avere chances più concrete di successo. I ciclisti dovranno affrontare due GPM , il primo di quarta categoria dopo circa 20 km dalla partenza ed il secondo di terza categoria a 28 Km dall’arrivo.
Giuseppe Scarfone