VOLATA REGALE DI PEDERSEN A LIMOGES. IL DANESE VINCE L’8A TAPPA. CAVENDISH KO

luglio 9, 2023
Categoria: News

Quello di Limoges era un finale particolarmente adatto a sprinter resistenti come Mads Pedersen. Il campione della Lidl-Trek non ha deluso le attese e ha conquistato l’8a tappa del Tour de France con una volata lunghissima e di rara potenza. Nulla han potuto i due fiamminghi Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), miglior velocista di quest’edizione della Grand Boucle, e Wout Van Aert (Jumbo-Visma), che deve accontentarsi dell’ennesimo amaro piazzamento di questa difficile stagione. Fuori dai giochi Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team) vittima di una caduta a 60 km dall’arrivo che lo ha costretto ad abbandonare la corsa e il sogno di staccare Eddy Merckx nella classifica assoluta dei vincitori di tappa al Tour. Resta quasi immutata la classifica generale se si fa eccezione delle due posizioni perse da Simon Yates (Team Jayco-AlUla), rimasto coinvolto in una caduta nel finale.

L’8a frazione del Tour, da Libourne a Limoges per un totale di 200.7 km, proponeva un tracciato tutto sommato semplice ma reso frizzante dalla presenza di diversi strappetti nel finale che sorridevano ai corridori veloci e resistenti come Wout Van Aert (Jumbo-Visma), Mads Pedersen (Lidl-Trek), Biniam Girmay (Intermarchè-Circus-Wanty) e Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck). Andando nel dettaglio, erano presenti 3 gpm: la Côte de Champs-Romain (2.8 km al 5.2%, 3a categoria) posta ai -70 e quindi nel finale due gpm di 4a categoria, ovvero la Côte de Masmont (1.3 km al 5.5%) ai -16 e la Côte de Condat-sur-Vienne (1.2 km al 5.4%) ai -9.

La lotta per entrare nella fuga di giornata è partita sin dai primissimi chilometri ed è continuata a lungo vista la volontà di tanti corridori di centrare l’azione di giornata. Come sempre accade in questi casi, ne è venuto fuori un inizio di tappa caratterizzato da un’andatura altissima. Dopo una lunga serie di tentativi che hanno visto tra i protagonisti anche Giulio Ciccone (Lidl-Trek), la fuga buona è partita al km 22 grazie all’azione di 3 corridori: Tim Declecq (Soudal-Quick Step), Anthony Delplace (Team Arkea-Samsic) e Anthony Turgis (TotalEnergies). Un tentativo destinato a non avere buon esito visto l’esiguo numero di corridori in avanscoperta e l’intenzione di alcune squadre, Alpecin-Deceuninck e Intermarchè-Circus-Wanty su tutte, di non lasciarsi scappare l’occasione di giocarsi la tappa coi rispettivi capitanti. Il gruppo ha quindi mantenuto i battistrada sempre ad una distanza di sicurezza (vantaggio massimo di circa 5′30″). Dopo lo sprint intermedio di Tocane-Saint-Apre, una dozzina di uomini (tra cui addirittura Mathieu Van der Poel) hanno provato ad approfittare del classico rilassamento del gruppo post-volata per andare al contrattacco. La Jumbo-Visma, intuito il pericolo, ha subito messo a lavoro Dylan Van Baarle e Nathan Van Hoodydonck al fine di riprendere immediatamente i contrattaccanti. Come diretta conseguenza il gap di battistrada è rapidamente crollato sotto i 4′.

Nei chilometri successivi il distacco non è ulteriormente diminuito e così intorno ai -80 davanti al gruppo sono arrivate le maglie della Lidl (con un Ciccone molto attivo) e della Intermarchè, aumentando l’andatura del plotone e facendo diminuire di conseguenza il vantaggio dei fuggitivi. Ai -61 è arrivato il primo colpo di scena della giornata: Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team) è finito a terra insieme ad altri alteti. Il britannico, decisamente dolorante, è stato costretto ad alzare bandiera bianca a causa di una frattura alla clavicola che lo ha privato della possibilità di vincere una tappa al suo ultimo Tour de France (si ritirerà a fine anno) staccando Eddy Merckx nella classifica assoluta dei vincitori di tappa al Tour.
Ai -37, un pò a sorpresa, dal gruppo è uscito tutto solo Kasper Asgreen (Soudal-Quick Step). Il danese si è lanciato all’inseguimento dei 3 fuggitivi, a cui era rimasto un vantaggio ormai inferiore ai 2 minuti, ma si è dovuto arrendere dopo una quindicina di chilometri.
Il gruppo ha così imboccato il secondo gpm di giornata, la Côte de Masmont, con circa 45″ di ritrardo. A quel punto Turgis ha deciso di accelerare staccando Delaplace e Declerc per proseguire la sua fuga in solitaria. Di lì a poco in testa al gruppo sono tornate le maglie giallo-nere della Jumbo-Visma che hanno decisamente preso il comando delle operazioni andando raggiungere uno alla volta Declercq, Delaplace e Turgis. Tiesj Benoot, Nathan Van Hooydonck e Christophe Laporte hanno continuato a tenere alto il ritmo anche lungo l’ultimo strappo di giornata, la Côte de Condat-sur-Vienne.

Una volta conclusa la cote, Victor Campenaert (Lotto-Dstny) e Fred Wright (Bahrain-Victorius) hanno provato a soprendere il gruppo, ma la loro azione è stata prontamente rintuzzata dai ‘calabroni’. Poco dopo, ai -6, uno spettatore disattento ha causato una caduta nelle retrovie del gruppo che ha coinvolto Stef Cras (TotalEnergies), poi costretto al ritiro, e Simon Yates (Team Jayco-AlUla). Il britannico non è riuscito a rientrare sul plotone lanciato ad altissima velocità verso lo sprint finale ed è giunto al traguardo con un passivo di 47″ che gli è costato due posizioni nella classifica generale. Nel frattempo in testa al gruppo erano giunte le maglie blu-giallo-rosse della Lidl, con in testa Alex Kirsch, intenzionate a lanciare al meglio Mads Pedersen. Ai -500 i corridori della Lidl sono stati superati da Christophe Laporte che ha lanciato, probabilmente con troppo anticipo, la volata di Van Aert. Il francese però si è man mano piantato mentre veniva superato da un lato da Mathieu Van der Poel con Jasper Philipsen a ruota e dall’altro da Mads Pedersen. Ai 250 metri il danese ha lanciato la sua lunghissima e potente volata resistendo al timido tentativo di rimonta di Philipsen. Van Aert, rimasto chiuso dal compagno, ha provato a sua volta la rimonta ma si è dovuto accontentare della terza piazza esternando poi l sua delusione per l’ennesima occasione mancata. Quarta piazza per un Dylan Groenewegen (Team Jayco-Alula),molto bravo a resistere sullo strappo finale, davanti a Nils Eekhoff (Team DSM-Firmenich).

Classifica generale quasi immutata, al netto dei 47″ persi da Simon Yates. In testa troviamo sempre Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) con appena 25″ su Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e 1′34″ su Jai Hindley (Bora-Hansgrohe). Il duello tra i due fuoriclasse proseguirà nella 9a tappa, la Saint-Léonard-de-Noblat – Puy-de-Dome. La Grand Boucle tornerà sulla mitica cima del Massiccio Centrale dopo ben 35 anni.

Pierpaolo Gnisci

Mads Pedersen regale a Limoges (Getty Images)

Mads Pedersen regale a Limoges (Getty Images)

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