PHILIPSEN FIRMA IL TRIS E NEGA IL RECORD A CAVENDISH A BORDEAUX. VINGEGAARD SEMPRE LEADER
Dopo una due giorni Pirenaica memorabile, la 7a tappa del Tour ha riportato alla ribalta le ruote veloci premiando ancora una volta uno Jasper Philipsen che possiamo ormai considerare a pieno titolo come il miglior sprinter del mondo (almeno in questo momento). Il 25enne belga in forza alla Alpecin-Deceuninck ha ottenuto il suo 3° successo stagionale alla Grand Boucle superando negli ultimi 50m l’eterno Mark Cavendish (Astanza Qazaqstan Team) che è andato vicinissimo dallo staccare Eddy Merckx nella speciale classifica dei plurivincitori di tappa del Tour. Per il britannico ci saranno altre chances da qui a Parigi, mentre il fiammingo di Mol oltre a vincere la sua 5a tappa al Tour ha rafforzato ulteriormente la leadership nella classifica a punti. Terza posizione per Biniam Girmay (Intermarché-Circus-Wanty) davanti ad un ottimo Luca Mozzato (Team Arkea-Samsic) e a Dylan Groenewegen (Team Jayco-Alula). Resta invariata la classifica generale che vede in testa Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) con 25″ su Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), 1′34″ su Jai Hindley ed oltre 3 minuti su Simon Yates (Team Jayco-Alula).
Lasciati i Pirenei alle spalle, la 7a tappa proponeva un percorso decisamente più facile e destinato ad un epilogo a ranghi compatti. La Mont-de-Marsan – Bordeaux (169,9 km) presentava infatti un solo gpm di 4 categoria (la cote de Beguey ai -40) e tantissima pianura. Niente di meglio per i velocisti reduci dalle fatiche degli ultimi due giorni.
La tappa è stata caratterizzata dalla fuga di Simon Guglielmi (Team Arkea-Samsic) che è rimasto tutto solo al comando della corsa per tanti km. Il transalpino ha raggiunto un vantaggio massimo superiore ai 7 minuti, ma ha poi inevitabilmente perso, transitando al traguardo volante di Grignols (-82) con meno di un minuto di margine sugli inseguitori. Proprio al traguardo volante la corsa si è rianimata in virtù dello sprint parziale vinto da Biniam Girmay (Intermarché-Circus-Wanty) davanti a Jasper Philipsen (Alpecin e Bryan Coquard (Cofidis). Esaurito lo slancio del traguardo volante, dal gruppo è partita una coppia formata da due francesi: Pierre Latour (TotalEnergies) e Nans Peters (Ag2r Citroen Team). Il duo inseguitore ha ripreseo Guglielmi riportando il vantaggio sul gruppo, tirato dagli uomini di Alpecin-Deceuninck e Lotto-Dstny, ad 1′15″ (-60). Peters e Latour hanno aumentato ulteriormente il ritmo in corrispondenza della Cote de Beguey, staccando uno stanco Gugliemi e aumentando il gap sul gruppo. Ai -20 il duo di testa poteva vantare ancora 40″ di vantaggio.
La lotta tra i due battistrada e il gruppo è andata avanti per diversi km: ai -10 il margine era ancora di circa mezzo minuto. A quel punto però in testa al plotone, oltre alle maglie delle squadre dei velocisti, sono giunte anche le formazioni degli uomini di classifica. La bagarre ha contribuito ad aumentare ulteriormente il ritmo avvicinando sempre di più i due battistrada. Il primo ad arrendersi è stato Peters, mentre Latour è stato ripreso soltanto ai -3. A questo punto sono stati gli uomini di Alpecin e Lotto a prendere le redini della corsa in mano. Si è così giunti al prevedibilissimo epilogo allo sprint con alcuen squadre un pò sfaldate: è il caso della Soudal-Quick Step che ha lasciato solo il suo Fabio Jakobsen. Molto meglio invece il treno della Alpecin formato da Jonas Rickaert, Mathieu Van der Poel e Jasper Philipsen. Gli uomini della Alpecin sono stati però anticipti da quelli Bora-Hansgrohe (Danny Van Poppel e Jordi Meus) che si sono fiondati in testa poco dopo lo striscione dell’ultimo km. Van der Poel ha fiutato il pericolo e ha provato a riportare avanti Philipsen, ma si è dovuto poi spostare ai -300, lasciando solo il compango di squdra. Ad approfittare della situazione è stato Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team) che ha provato a sorprendere gli avversari partendo lungo. Philipsen però è stato bravo a prendere la ruota del britannico per poi superarlo negli ultimissimi metri. Cavendish si è dovuto accontentare della piazza d’onore davanti ad un ottimo Biniam Girmay (Intermarchè-Circus-Wanty),Luca Mozzato (Team Arkea-Samsic) e a Dylan Groenewegen (Team Jayco-Alula).
La maglia gialla resta sulle spalle del vincitore uscente Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) che conserva 25″ su Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e 1′34″ su Jai Hindley.
Pierpaolo Gnisci