VAN VLEUTEN BRINDA ANCHE A CANELLI, SEMPRE PIÙ PADRONA DEL GIRO DONNE
La Campionessa del mondo si conferma padrona di questo Giro 2023. L’arrivo in solitaria a Canelli ha sancito, nel caso ce ne fosse stato bisogno, che l’olandese è decisamente molto al di sopra delle sue avversarie. Prima delle terrestri la campionessa europea Lorena Wiebes, che ha preceduto la Campionessa Nazionale di Germania Liana Lippert in uno sprint a due. Quarta l’italiana Soraya Paladin.
Nel caso ci fossero stati ancora dubbi, sulla tenuta atletica e sulla aggressività sportiva della portacolori del Team Movistar Annemiek Van Vleuten, l’arrivo di oggi gli ha fugati tutti.
La campionessa del mondo in carica, alla soglia dei 41 anni, non si risparmia, non fa calcoli, non corre di conserva. Con il vantaggio in classifica che aveva alla partenza della sesta tappa avrebbe potuto starsene tranquilla in gruppo a far fare la corsa a chi ha ancora speranze se non di spodestarla, almeno di lottare per i restanti gradini del podio. La disavventura occorsa ieri alla campionessa italiana Longo Borghini, non partita oggi, le aveva tolto colei che fino a poco prima dell’incidente aveva dimostrato di essere l’unica in grado, se non di batterla, comunque di impensierirla. A questo si deve aggiungere la caduta che ha costretto al ritiro la vincitrice di ieri, la tedesca Antonia Niedermaier (Canyon//SRAM Racing), che la seguiva in classifica. Si poteva prospettare quindi un proseguo di Giro Donne all’insegna del controllo e del risparmio di energie per la Maglia Rosa. Due termini che molto probabilmente non appartengono al vocabolario dell’olandese.
La tappa odierna è stata interpretata a viso aperto, ma la Maglia Rosa si è sempre dimostrata pronta e presente, senza mai risparmiarsi. Nelle fasi decisive, con il gruppo di testa ormai ridotto a poco più di una quarantina di ragazze, la DSM si è messa in mostra con l’intenzione di appropinquarsi all’ultima salita di giornata con Juliette Labous nelle migliori condizioni per fare bene. Infatti, è stata proprio la francese a forzare l’andatura sul GPM di Calosso, facendo però il gioco della Maglia Rosa che ha aperto il gas e ha salutato la compagnia. L’ennesimo assolo vincente dell’olandese ha dimostra ulteriormente che la Van Vleuten vuole portarsi a casa questo Giro senza se e senza ma.
A questo punto, con la maglia rosa involata verso il traguardo, le atlete che le si trovano appena dietro in classifica si sono organizzate per andare a cogliere almeno le posizioni di rincalzo, anche perché con le uscite di scena della Longo Borghini e della Niedermaier si aprono importanti spiragli per andare ad occupare i gradini più bassi del podio. Tornando alla tappa odierna seconda a 20″ si è piazzata Lorena Wiebes (Team SD Worx) che ha avuto la meglio sullatedesca Liane Lippert (Movistar Team). A 25″ si è piazzata Soraya Paladin (Canyon//SRAM Racing), mentre dopo altre 3 secondi Silvia Persico (UAE Team ADQ) ha avuto la meglio su altre tre componenti del primo gruppetto inseguitore.
In classifica generale alle spalle dell’olandese troviamo la statunitense Veronica Ewers (EF Education-TIBCO-SVB) a 3′03″, la francese Labous a 3′39″ e Gaia Realini (Lidl – Trek), prima delle italiane, a 3′59″.
Domani il carrozzone del Giro Donne si trasferirà in Liguria per la Albenga-Alassio, tappa dopo la quale si osserverà un giorno di riposo per effettuare la traversata che condurrà in terra sarda. L’arrivo in salita di domani al santuario della Guardia potrebbe essere l’ennesimo palcoscenico per la Maglia Rosa, sempre più decisa a essere padrona di questa edizione del Giro.
Mario Prato