TOUR DE FRANCE, PHILIPSEN E’ ANCORA IL RE DEGLI SPRINTERS
Il fiammingo dell’Alpecin – Deceuninck si conferma numero uno in volata e bissa il successo di ieri a Bayonne, ancora una volta grazie allo splendido lavoro di Mathieu Van der Poel sui lunghi rettilinei dell’Autodromo Paul Armagnac di Nogaro. Il podio di un giorno fa ha gli stessi protagonisti, con Caleb Ewan che stavolta è secondo e ha avuto la meglio su Phil Bauhaus. Da domani si va sui Pirenei.
Implacabile, imbattibile. Quali altri aggettivi possiamo usare per definire Jasper Philipsen? Se ieri a Bayonne ha rischiato (anche la squalifica), oggi il belga dell’Alpecin-Deceuninck ha avuto la meglio per questione di centimetri su Caleb Ewan, fortissimo e brevilineo uomo delle volate per la Lotto – Dstny.
Ma non è stato un finale tranquillo quello visto nella quarta tappa (Dax – Nogaro, 182 km): il profilo altimetrico piuttosto ondeggiante ha permesso alla fuga di Benoit Cosnefroy (AG2R-Citroen) e Anthony Delaplace (Arkea Samsic) dopo una prima parte di corsa ad andatura “cicloturistica” e il passaggio dal santuario di Notre-Dame des Cyclistes. La coppia transalpina verrà poi raggiunta ad una trentina di chilometri dal traguardo e le squadre iniziano a lavorare per la volata.
Gli ultimi tremila metri di tappa sono all’interno dell’autodromo Paul Armagnac di Nogaro ed ai -1700 metri vanno a terra Fabio Jakobsen (Soudal Quick-Step) e Jacopo Guarnieri (Lotto Dstny): l’italiano s’infortuna alla spalla (sospetta frattura alla clavicola), poi è il norvegese Søren Wærenskjold ( Uno-X Pro Cycling Team) a cadere a terra insieme ad Axel Zingle (Cofidis) nel lanciare rispettivamente le volate ad Alexander Kristoff e Bryan Coquard, poi irrompe Mathieu van der Poel che si conferma il perfetto ultimo uomo per Philipsen.
La classifica generale rimane immutata con Adam Yates ( UAE Team Emirates) sempre in maglia gialla, ma da domani si inizia a salire sui Pirenei cn la Pau – Laruns di 163 km. C’è da affrontare il Col de Soudet, il Col d’Ichere ed il Col de Marie Blanque: qualcosa si può smuovere in questo primo assaggio di grandi salite del Tour 2023.
Andrea Giorgini