PHILIPSEN IMBATTIBILE A BAYONNE, YATES ANCORA IN GIALLO
La Grande Boucle sbarca in territorio francese ed è lo sprinter belga il più veloce nel primo, vero arrivo in volata di questa edizione. Finalizza l’egregio lavoro di Mathieu Van der Poel, oggi nel ruolo di ultimo uomo nel treno della Alpecin – Deceuninck, e batte Bauhaus, Ewan e Van Aert.
Jasper Philipsen e il Tour: il forte sprinter fiammingo non sbaglia e trova la seconda vittoria consecutiva sul territorio transalpino. E’ stata sua, infatti, la tappa di Parigi dell’anno scorso ed oggi la corsa è entrata in Francia dopo le prime due frazioni disputate interamente a nei Paesi Baschi . La carovana ha salutato la Spagna partendo da Amorebieta/Etxano per arrivare dopo 193.5 km vallonati a Bayonne, celebre località balneare che è stata spesso sede di tappa del Tour de France e che è anche la città natale dell’ex calciatore della Juventus ed attuale CT della nazionale di calcio transalpina Didier Deschamps.
Laurent Pichon (Arkea-Samsic) e Neilson Powless (EF Education – Easy Post) sono stati i corridori della fuga odierna, durata fino ai -75 dal traguardo quando il gruppo ha ripreso lo statunitense, attuale leader della classifica degli scalatori. Pichon ha proseguito in solitaria fino a poco oltre il confine franco/spagnolo, per altri trenta chilometri e con il grande sostegno del pubblico, sempre numeroso sulle strade del Tour. Fino a quel momento la corsa procedeva a medie piuttosto basse, di poco inferiori ai 40 km/h. Nei pressi di San Sebastian, poco prima dell’ingresso in Francia, Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) rimane vittima di una foratura a causa di puntine sparse sull’asfalto, che già ieri avevano provocato vari incidenti meccanici, tra cui quello di Lilian Calmejane (Intermarché – Circus – Wanty), che aveva segnalato il fatto segnalato con una videodenuncia sui social.
Nei chilometri successivi sono state le squadre degli sprinter ad essere le protagoniste, preparando il preannunciato volatone a Bayonne: la Soudal – Quickstep per Fabio Jakobsen, la Jayco – AlUla per Dylan Groenewegen, la Lotto-Dstny per Caleb Ewan, la Jumbo – Visma per Wout Van Aert, la Lidl-Trek per Mads Pedersen e la Alpecin – Deceuninck per Jasper Philipsen. Il ritmo scandito è stato esagerato, toccando punte di velocità vicine agli ottanta all’ora, mentre la tensione in gruppo è stata notevole. All’ultimo chilometro Kasper Asgreen (Soudal – Quick Step) fa un buco che viene subito chiuso dalle squadre avversarie, mentre Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) in persona si mette a lavorare per il fiammingo Philipsen, che non si fa battere nonostante la rimonta di Wout Van Aert (Jumbo-Visma) alla sua destra, vicino alle transenne. Il fuoriclasse della Jumbo – Visma è costretto a smettere di pedalare e si fa superare anche da Phil Bauhaus (Bahrain – Victorious) e Caleb Ewan (Lotto Dstny). Nella classifica a punti lo stesso Philipsen raggiunge a pari merito in testa Victor Lafay (Cofidis), vincitore ieri a San Sebastian, mentre quest’ultimo mantiene la maglia verde di leader della classifica a punti in virtù dei migliori piazzamenti conseguito nelle prime due frazioni.
Resta invariata la classifica generale, comandata sempre da Adam Yates (UAE Team Emirates), che ha 6” sul compagno di squadra alla UAE-Emirates Tadej Pogacar e sul fratello gemello Simon (Jayco – AlUla). Anche domani la tappa è sulla carta per i velocisti, con ben pochi saliscendi sa superare prima di arrivare a Nogaro, dove l’arrivo sarà aggiudicato sulla pista del Circuit Paul Armagnac.
Andrea Giorgini