LAFAY INFILZA I BIG A SAN SEBASTIAN. ADAM YATES RESTA IN GIALLO
luglio 3, 2023
Categoria: News, Ordini d'arrivo
Dopo l’avvio scoppiettante della frazione di Bilbao, anche la seconda tappa della Grand Boucle ha riservato un finale frizzante e divertente. A spuntarla sul traguardo di San Sebastian è stato un bravissimo Victor Lafay, abile a cogliere il momento giusto e a mettere nel sacco tutti i grandi big del Tour. Il corridore della Cofidis, che avevo già stupito ieri reggendo le accelerazioni del duo Pogacar-Vingegaard lungo le durissime rampe dell’Alto de Pike, ha anticipato tutti favoriti del Tour piazzando il suo allungo all’ultimo chilometro e resistendo poi al ritorno del gruppetto dei big regolato da un Wout Van Aert (Jumbo-Vismo) condannato all’ennesimo secondo posto della sua carriera e visibilmente contrariato per un supporto forse non ottimale da parte dei compagni di squadra. Terza posizione per il ’solito’ Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che anche oggi è riuscito a guadagnare qualche secondo d’abbuono al termine dell’ennesimo duello con un brillantissimo Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma). Adam Yates (UAE Team Emirates) conserva la maglia gialla conquistata a Bilbao.
La seconda frazione del Tour 2023, anch’essa interamente disegnata all’interno dei Paesi Baschi così come la tappa d’apertura, presentava un percorso decisamente interessante e destinato a stuzzicare la fantasia sia degli uomini di classifica che di finisseur e cacciatori di tappa. La Vitoria-Gasteiz – San Sebastian (208,9 km) proponeva infatti un classico saliscendi per le impervie strade basche caratterizzato da diversi strappetti. L’ultimo di questi era il famoso Alto de Jaizkibel, salita simbolo della Clasica de San Sebastian, la cui cima era posta a poco più di 15 km dall’arrivo.
La fuga di giornata si è formata dopo neanche 10 km dal via ed è stata promossa dall’attacco di Edvald Boasson Hagen (TotalEnergies). Al norvegese si sono poi accodati il leader della classifica dei gran premi della montagna, Neilson Powless (EF Education-EasyPost), in cerca di altri punti per la maglia a pois e il francese Remi Cavagna (Soudal-Quick Step). I tre battistrada non hanno trovato molta resistenza da parte del gruppo, ma al contempo non sono mai riusciti a guadagnare un margine di sicurezza (vantaggio massimo di 5′) che potesse garantire la buona riuscita del tentativo. Powless si è così concentrato sulla ricerca dei punti per la maglia a pois transitando per primo al gpm del Puerto de Udana (km 81), quindi sull’Alto de Atziria (km 87) e poi sull’Alto de Alkiza (km 141). Proprio su questo strappo il terzetto di testa si è ridotto ad una coppia vista la defaillance di Remi Cavagna. Il gruppo nel frattempo era tirato dal danese Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates) e aveva ridotto il gap a circa 2 minuti.
Ai -35 Boasson Hagen è stato staccato da Powless che è quindi transitato per primo anche sul 4° gpm di giornata, l’Alto de Gurutze ed ha poi tirato dritto alla ricerca dell’impresa in solitaria. Il gruppo, tirato prima dalla UAE e poi anche dalla Jumbo, ha iniziato a rosicchiare qualche secondo approcciando l’Alto de Jaizkibel (8,1 km al 5,2%) con un gap inferiore al minuto e mezzo. L’inevitabile ricongiugimento si è consumato quando alla vetta della famosa salita basca mancavano poco più di 2 km. A quel punto il gruppo maglia gialla, tirato da uno scatenato Rafal Majka (UAE Team Emirates), era ridotto a non più di 20 corridori. La battaglia vera e propria si è però scatenata a poche centinaia di metri dal gpm che aveva ingolosito i big vista la presenza degli abbuoni (rispettivamente 8″, 5″ e 3″): una volta esaurito il lavoro del corridore polacco e dopo una ulteriore accelerazione della maglia gialla Adam Yates, è stato l’altro gemello, Simon Yates (Team Jayco-Alula) a provare l’anticipo. Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) ha colto la palla al balzo e ha lanciato il suo sprint venendo poi superato in extremis solo da Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). I due grandi favoriti per la conquista della maglia gialla finale si sono ritrovati da soli in testa alla corsa ma sono stati successivamente ripresi (-12) lungo la discesa vista la volontà del danese di non collaborare col fuoriclasse sloveno.
A quel punto il gruppetto di testa era composto da circa 20 unità e comprendeva praticamente tutti i big di classifica, oltre al solito Wout Van Aert (Jumbo-Visma). Ai -10 Pello Bilbao (Bahrain-Victorius) ha piazzato il suo allungo provando a sorprendere il resto della compagnia. Il basco non è però riuscito a guadangare un margine sufficiente ed è stato riassorbito ai -5,5 grazie al lavoro profuso da due corridori della Jumbo, ovvero Wilco Kelderman e Tiesj Benoot. Subito dopo è partito in contropiede Emanuel Buchmann (Bora-Hasngrohe), ma anche sul tedesco hanno chiuso i due uomini della Jumbo. Ai -3 è stato il turno di Thomas Pidcock (Ineos Grenadiers), sul quale è intervenuto in prima persona proprio Van Aert. Il belga poco dopo è stato costretto a ripetersei anche sul campione danese Mattias Skjelmose (Trek-Segafredo). Gli attacchi non erano però finiti e così proprio in corrispondenza dello striscione dell’ultimo chilometro è partito il francese Victor Lafay (Cofidis) che ha subito fatto il vuoto. Kelderman e Benoot hanno provato a ricucire, ma ormai non avevano più tante forze e non sono riusciti a riportarsi sotto il francese che ha tagliato il traguardo a braccia alzate. Seconda piazza per un delusissimo Wout Van Aert che non ha fatto niente per nascondere il proprio disappunto. Terza piazza per Tadej Pogacar che ha così colto altri 4″ d’abbuono. Seguono Thomas Pidcock (Ineos Grenadiers), Pello Bilbao (Bahrain-Victorius), Michael Woods (Israel-Premier Tech), Romain Bardet (Team DSM), Dylan Teuns (Isreal-Premier Tech), Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) e Steff Cras (TotalEnergies), tutti giunti a parti tempo col vincitore.
La classifica generale vede sempre in testa Adam Yates (UAE Team Emirates) che ora guida con 6″ su Pogacar e sul fratello Simon Yates. Seguono Lafay a 12″, Van Aert a 16″ e Vingegaard a 17″. Quindi troviamo Michael Woods, Jai Hindley, Mikel Landa (Bahrain-Victorius), Cristian Rodriguez (Ineos Grenadiers), Mattias Skjelmose, David Gaudu e Wilco Kelderman a 22″.
Domani è in programma la terza tappa, 193 km da Amorebieta a Bayonne. I corridori troveranno ancora qualche strappo nella parte iniziale della frazione caratterizzato da ben 4 gpm (3 di terza categoria, 1 di quarta). Una volta transitati per San Sebastian ed entrati in territorio francese, troveranno un percorso decisamente più semplice che potrebbe favorire il primo arrivo a ranghi compatti di questo Tour de France.
Pierpaolo Gnisci