LAPORTE CONCEDE IL BIS A LE COTEAU E RAFFORZA IL PRIMATO IN CLASSIFICA GENERALE
Il ciclista francese della Jumbo Visma si impone in una volata combattutissima davanti a Sam Bennett (Team BORA Hansgrohe) e Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla), successivamente entrambi declassati per sprint non corretto, e mantiene con autorevolezza la maglia gialla, aumentando il vantaggio sugli avversari diretti. Domani l’attesa cronometro da da Cours a Belmont-de-la-Loire che dirà molto in ottica classifica generale
La terza tappa del Criterium del Delfinato parte da Monistrol-sur-Loire e termina a Le Coteau e, altimetria alla mano, sembra l’unica in grado di garantire l’arrivo in volata di un gruppo compatto. Le volate delle due prime tappe hanno visto la vittoria di Christophe Laporte (Team Jumbo Visma) e Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step), ciclisti con un ottimo spunto veloce ma non propriamente velocisti puri. Vedremo se oggi Sam Bennett (Team BORA Hansgrohe) e Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla), due tra i più forti velocisti presenti al Delfinato, riusciranno a sprintare per la vittoria, visto che il finale non sembra eccessivamente duro. La fuga di giornata partiva dopo pochi km dal via grazie all’azione di Mathieu Burgaudeau (Team TotalEnergies) e Lorenzo Milesi (Team DSM). Al km 10 la coppia di testa aveva già 3 minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Dopo circa 30 km Milesi si fermava ed attendeva il gruppo inseguitore, lasciando in avanscoperta il solo Burgaudeau. Il francese scollinava sulla Côte de Bellevue-la-Montagne, posta al km 40.9, con oltre 3 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Il gruppo maglia gialla accelerava e riprendeva Burgaudeau intorno al km 80. Poco più avanti il gruppo incontrava sulla sua strada la protesta di un gruppo di lavoratori ed era costretto a fermarsi salvo poi ripartire attraversando una leggera deviazione. Laporte si aggiudicava il traguardo volante di Sainte-Foy-Saint-Sulpice posto al km 139.5. A 50 km dall’arrivo una caduta nel gruppo coinvolgeva una decina di ciclisti tra cui Alaphilippe, Mauri Vansevenant (Team Soudal Quick Step), Mikel Landa (Team Bahrain Victorious), Matteo Jorgenson (Team Movistar), Lenny Martinez (Team Groupama FDJ) e Daniel Martinez (Team INEOS Grenadiers). Tutti i ciclisti coinvolti rientravano successivamente, insieme alla seconda parte del gruppo che si era spezzato a causa della caduta stessa. Qualche problema lo accusava però Alaphilippe, che doveva fermarsi una prima volta a bordo strada a causa di una foratura. Dylan van Barle era il primo a scollinare sul secondo ed ultimo gpm della Côte de Pinay posto al km 175.6. Ormai si attendeva soltanto la volata finale con le squadre dei velocisti – in particolar modo Team BORA Hansgrohe e Team Jayco AlUla – pronte a lanciare i propri capitani. Alaphilippe intanto a 7 km dalla conclusione si fermava nuovamente a causa di un’altra foratura ma rientrava nel giro di un paio di km ben scortato dalla propria ammiraglia. Nella volata conclusiva Sam Bennett veniva lanciato alla perfezione dai propri compagni di squadra ma proprio sulla linea del traguardo lo scatto di reni consentiva a Christophe Laporte di mettere la sua ruota davanti a quella dell’irlandese, che aveva anche provato a fare il furbo cambiando traiettoria. In terza posizione si piazzava Groenewegen, anche lui piuttosto ‘zigzagante’ in volata, mentre chiudevano la top five Matteo Trentin (UAE Team Emirates) in quarta posizione e Milan Menten (Team Lotto Dstny) in quinta posizione. Proprio Bennett e Groenewegen venivano successivamente declassati dai giudici dopo aver visionato le immagini della volata. Laporte resta in maglia gialla e allunga sugli immediati inseguitori, visto che grazie agli abbuoni complessivamente raccolti può vantare adesso un vantaggio di 11 secondi su Alaphilippe e di 17 secondi su Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost). Domani è in programma la quarta tappa, l’attesa prova a cronometro di 31 km da Cours a Belmont-de-la-Loire. Si parte subito con tre km in salita verso il Col de la Croix, dopodichè una strada complessivamente in leggera discesa porterà agli intertempi di Mars e di Saint Denis de Cabanne. Gli ultimi 10 km salgono leggermente ma in modo progressivo, quindi i ciclisti dovranno dosare bene gli sforzi anche perché i migliori resteranno in sella quasi 40 minuti e la classifica generale inizierà ad assumere una fisionomia precisa in vista delle salite della seconda parte della corsa francese.
Antonio Scarfone