CARAPAZ MERCAN IN FIERA. VITTORIA DELL’ECUADORIANO NELLA CORSA ALPINA
Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost) vince la terza edizione del Mercan’Tour Classic Alpes-Maritimes grazie ad un attacco deciso a sette km dall’arrivo, nel tratto più duro della salita verso l’arrivo di Valberg
Per essere soltanto la terza edizione, il Mercan’Tour Classic Alpes-Maritimes può contare già due vincitori di un certo spessore come Guillaume Martin nel 2021 e Jakob Fuglsang nel 2022. Entrambi sono presenti anche alla partenza dell’edizione 2023, essendo i rispettivi capitani del Team Israel Premier Tech e del Team Cofidis. Il percorso è sostanzialmente invariato rispetto a quello dello scorso anno, visto che ci sono soltanto 2 km in più da percorrere. Si parte da Puget-Théniers e si arriva a Valberg dopo 169.2 km. Pur essendo corsa di un giorno, l’altimetria non può che far pensare a un vero e proprio tappone alpino, con tre colli da scalare tutti superiori ai 1500 metri. Dopo un’ottantina di km tra pianura e falsopiano, inizia la prima scalata verso Saint Martin-La Colmiane, 7.6 km al 6.9%. Dopo la discesa verso Saint Sauveur sur Tinée, si ricomincia a salire verso il colle hors categorie de la Couillole, 16 km al 7.3%. Al km 139.5 si transita per la prima volta sotto la linea del traguardo, ricomincia la discesa, si arriva nel fondovalle a Guillaumes e si risale l’ultima volata verso Valberg, una salita altrettanto dura di 12 km al 7.3%. Inutile dire che a primeggiare su queste salite e su queste pendenze non potranno essere che scalatori con una buona gamba. Dopo pochi km dalla partenza dal gruppo evadeva immediatamente la fuga di giornata. Erano otto i ciclisti che la componevano: Gleb Brussenskiy (Team Astana Qazaqstan), Xavier Canellas ed Alejandro Ropero (Team Electro Hiper Europa), Pascal Eenkhoorn (Team Lotto Dstny), Fabien Grellier (Team TotalEnergies), Mathis Le Berre (Team Arkéa Samsic), Jordi Lopez (Team Kern Pharma), Rasmus Søjberg Pedersen (Team CIC U Nantes Atlantique). All’inizio della salita verso Saint Martin-La Colmiane il vantaggio della fuga sul gruppo inseguitore era di 5 minuti e 40 secondi. Le squadre più attive all’inseguimento della fuga erano per adesso l’AG2R Citroen, la Cofidis, l’Israel Premier Tech e la Groupama FDJ. Ropero era il primo ciclista della fuga che si rialzava. Dopo di lui anche Brussenskiy metteva il piede a terra. Sia lo spagnolo che il kazako si ritiravano dalla corsa, mentre Canellas era il primo a scollinare dul gpm di Saint Martin-La Colmiane. La fuga scoppiava completamente sul successivo gpm del Col de la Couillole, quando Lopez restava da solo in testa alla corsa, dopo che gli ultimi a staccarsi erano stati Le Berre e Canellas. Lo spagnolo scollinava con circa 3 minuti di vantaggio sul gruppo principale, a sua volta ridottosi a circa 40 unità sotto il forcing dell’EF Education EasyPost che riponeva le sue speranze su Richard Carapaz. Il peggioramento delle condizioni meteo, con pioggia e grandine a circa 30 km dalla conclusione, indurivano ancora di più la corsa. Contemporaneamente Lopez concludeva la sua azione venendo ripreso dal gruppo prima dell’ultimo gpm verso l’arrivo di Valberg. Era sempre l’EF Education EasyPost a condurre le operazioni ed il gruppo si sfilacciava lungo l’ultima salita. A 7 km dalla conclusione Carapaz attaccava. Anche se il suo vantaggio sui diretti inseguitori non lievitava eccessivamente, l’ex campione olimpico riusciva a mantenere la testa fino al traguardo, che tagliava con 12 secondi di vantaggio su Felix Gall (Team AG2R Citroen). A 38 secondi di ritardo si piazzava Lennert van Eetvelt (Team Lotto Dstny), che vinceva la ‘volata’ per la terza posizione davanti a Lenny Martinez (Team Groupama FDJ) e Cristian Rodriguez (Team Arkéa Samsic). Da segnalare il crollo di Fuglsang, che non riusciva a ripetere la prestazione che gli permise di vincere nel 2022 e che tagliava il traguardo soltanto in diciannovesima posizione ad oltre 5 minuti e mezzo di ritardo da Carapaz, alla sua seconda vittoria stagionale ed alla prima sul suolo europeo, dopo essersi imposto a febbraio nei Campionati Nazionali su Strada.
Antonio Scarfone