IL TRICOLORE SVENTOLA SOTTO IL PELMO: IL “BOCIA” BRUCIA IN VOLATA IL “VECIO”, SORPASSO ROGLIC-ALMEIDA
Acuto di Filippo Zana. Il 24enne veneto del Team Jayco AlUla, campione d’Italia in carica, si aggiudica la diciottesima tappa del Giro d’Italia 2013, 161 km da Oderzo alla Val di Zoldo superando allo sprint Thibaut Pinot (Groupama-FDJ). In terza posizione il francese Warren Barguil (Arkea). Primoz Roglic (Jumbo Visma) arriva assieme a Geraint Thomas (Ineos Grenadiers). Poco più indietro Joao Almeida (UAE Team Emirates) a 2’16”. Damiano Caruso (Bahrain Victorius) chiude a 2’56”. In classifica generale Thomas resta in vetta, mentre Roglic supera Almeida e si riprende la seconda posizione.
Tappa, quella odierna, caratterizzata da tante salite con caratteristiche simili, non troppo lunghe ma con pendenze molto dure. Si parte col Passo della Crosetta, ma è nel finale che i giochi si faranno più duri: prima la Forcella Cibiana (9,7 km al 7,6% con ampi tratti in doppia cifra) e poi la temibile salita verso Coi (5 km al 9,7% con la tremenda seconda metà nella quale la pendenza sfiora il 20%). Il traguardo, infine, arriverà doo un’ultima ascesa di 2,3 km al 7%.
Dopo piccoli tentativi iniziali, sono sette quelli che provano una fuga concreta: si tratta di Aurelien Paret-Peintre (AG2R), Vadim Pronskiy (Astana), Marco Frigo e Derek Gee (Israel – Premier Tech), Warren Barguil (Arkea), il campione italiano Filippo Zana (Team Jayco AlUla), Thibaut Pinot (Groupama-FDJ). Quest’ultimo, che in classifica generale è 13° a 6’48” di distacco da Thomas (oggi 37 candeline spente), transita per primo sui GPM della Crosetta e di Pieve d’Alpago. Dopo la discesa, falsopiano e nuova ascesa verso Pieve di Cadore. Con cambi regolari il gruppetto aumenta il margine nei confronti del plotone, trascinato dalla Ineos Grenadiers, arrivando ai 5’ a cinquanta km dal traguardo per poi superare i 6’ a Venas di Cadore.
Dietro non sembra ci sia molta voglia di riprendere i fuggitivi. Ai -29 Pronskiy è in difficoltà, stringe i denti e prova a resistere. Nel gruppo Primoz Roglic (Jumbo Visma) continua a mantenersi nelle retrovie: pretattica? Intanto la strada riprende a salire verso Forcella Cibiana. Pronskiy si stacca definitivamente dalla testa della corsa. Intanto il gran ritmo portato avanti da Laurens De Plus (Ineos Grenadiers) frantuma il gruppo Maglia Rosa. Pinot si porta in testa alla classifica dei migliori scalatori di questo Giro in vetta al Cibiana, dove lo svantaggio del gruppo Maglia Rosa (ora composto da 18 corridori ma che inevitabilmente si scremerà) è di circa 4’30”. Roglic pare non abbia la faccia dei giorni migliori, ma mai fidarsi: non è chiaro se ne abbia davvero per poter attaccare Thomas sull’ultima salita per rovinargli la festa di compleanno. Salendo verso Coi Pinot aumenta il forcing. A tenergli testa sono solo Zana e Gee. Si staccano prima Barguil, Paret-Peintre e Frigo e poi anche Gee. Restano in due lì davanti, Pinot ed un eroico Zana.
Dietro parte Sepp Kuss (Jumbo Visma) con Roglic e Thomas a ruota, mentre Joao Almeida (UAE Emirates) è in difficoltà senza tuttavia mollare.
Alla progressione di Roglic risponde subito un Thomas con le gambe che girano a mille. Poco dopo Kuss raggiunge i due, con Almeida che si mantiene a breve distanza.
Nel frattempo i due battistranda giungono sotto lo striscione dell’ultimo chilometro e si viaggia verso uno sprint in salita, dove il 24enne Zana si impone sul quasi 33enne Pinot, che festeggerà il compleanno il giorno dopo la tappa conclusiva del Giro.
Domani l’attesissimo tappone dolomitico: da Longarone alle Tre Cime di Lavaredo con Campolongo, Valparola, Falzarego, Giau e Tre Croci prima della mitica ascesa finale.
Vito Sansone