MARC HIRSCHI RE D’UNGHERIA
Dopo la neutralizzazione a causa del maltempo della quinta tappa in quel della capitale magiara, il Giro d’Ungheria e è andato allo svizzero della UAE Team Emirates Marc Hirsch.
Le prima due volate sono andate rispettivamente a Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) e Fabio Jakobsen (Soudal – Quick Step) nei primi due giorni di gara. Nella terza tappa con arrivo a Pécs lo svizzero Marc Hirschi (UAE Team Emirates) si è imposto in solitaria con un vantaggio di 8” su Ben Tulett (INEOS Grenadiers), 10″ su Max Poole (Team DSM) e 12″ Sylvain Moniquet (Lotto Dstny), che ha regolato un gruppettino di 4 elementi comprendente anche l’italiano Matteo Fabbro (BORA – hansgrohe), sesto. Il successo dello svizero ha fatto si che lo stesso corridore salisse in vetta alla classifica generale. La quarta tappa, ancora utile per la vittoria finale, ha visto il successo ancora in solitaria di un altro rappresentante del movimento ciclistico elvetico, Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling Team). Dopo dieci secondi Thibau Nys (Trek – Segafredo) ha preceduto Moniquet, Hirshi, Tulett, Poole, Fabbro e altri 9 elementi. In chiave classifica il successo ha permesso a Voisard di andare ad occupare il terzo gradino del podio dietro a Hirschi e Tulett. L’annullamento della quinta e ultima tappa per maltempo ha congelato la classifica della 44a edizione della corsa magiara, vinta così da Hirschi, mentre si è scelto di far gareggiare comunque i corridori in quel di Budapest, dove si è imposto lo slovacco Matúš Štoček (ATT Investments) sullo stesso Hirschi. Le classifiche accessorie sono state, invece, conquistate dallo stesso Štoček (a punti), dall’austriaco Sebastian Schönberger (Human Powered Healthl, gran premi della montagna) e dall’INEOS Grenadiers per quel che riguarda la challenge riservata alle squadre.
Mario Prato