PARET-PEINTRE DIPINGE LA VITTORIA A LAGO LACENO, MA È LEKNESSUND A TINGERSI DI ROSA
Nel meraviglioso scenario di Lago Laceno (quarto arrivo nella storia del Giro) niente rivoluzione, piuttosto uno scossone in classifica generale. A vincere la quarta frazione, partita da Venosa, è il francese Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroen) davanti al norvegese Andreas Leknessund (Team DSM). Grande gara di Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa) con il 26enne di Oliveto Citra che cede ai – 5 ma conquista uno splendido quarto posto, beffato al fotofinish da Toms Skujiņš(Trek-Segafredo). Leknessund toglie, ma lo si poteva immaginare, il simbolo del primato a Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step). Il vantaggio della nuova maglia rosa sul campione del mondo in carica è di 28”. In terza posizione Paret-Peintre, quindi Joao Almeida (UAE – Team Emirates), Primoz Roglic (Jumbo-Visma) a 1’12”, Geraint Thomas (INEOS Grenadiers) a 1’26” e Aleksandr Vlasov (Bora –Hansgrohe) con lo stesso tempo del britannico.
La frazione odierna prevede 3 gran premi della montagna di seconda categoria di cui l’ultimo, il Colle Molella, misura 9,9 km arrivando anche al 9%. Si scollina a 3 km dall’arrivo per un dislivello totale di 3500 metri.
Si attraversano le montagne lucane caratterizzate da molte curve e da pendenze costanti intorno al 5-6%
Dopo Bagnoli Irpino s’incontrano 3 km di tornanti con punte massime al 12%. Gli ultimi 3000 metri sono in discesa e pianeggianti prima dei 300 metri di rettilineo d’arrivo.
Si inizia con una serie di scatti. Il più deciso è quello di Ben Healy (EF Education-EasyPost). Poco dopo l’irlandese viene raggiunto da Alessandro De Marchi (Jayco-AlUla) e con lui ci sono anche Brandon McNulty (UAE Team Emirates) e Samuele Battistella (Astana Qazaqstan). Li raggiungono Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Jonathan Lastra(Cofidis), Jefferson Cepeda(EF Education-EasyPost), Stefan Küng (Groupama-FDJ), Will Barta ed Einer Rubio(Movistar), Thibault Guernalec (Arkéa-Samsic), Filippo Zana (Jayco AlUla), Andreas Leknessund e Harm Vanhoucke (Team DSM). Il plotone, però, non sembra dare spazio. Lì dietro il gruppo della maglia rosa prima ha uno sfaldamento ma poi si ricompatta ed annulla il timido tentativo di fuga. Sembra quasi che la Soudal-Quick Step voglia togliersi il fardello del primato in queste prime giornate. Resta sttardato Joao Almeida (UAE Team Emirates) che faticando più del dovuto riesce a rientrare nel plotone dei migliori. Intanto si ritira Paul Lapeira (AG2R Citroën).
Prima ascesa della giornata è il Passo delle Crocelle (seconda categoria e 9 punti disponibili nella classifica del GPM), poco più di 7 km con pendenza media del 5,1%.
Il gruppo maglia rosa rimane compatto, composto da circa una novantina di corridori. In cima alle Crocelle Thibaut Pinot scatta (Groupama-FDJ) e conquista il primo GPM di giornata. Alle sue spalle si piazzano Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), Amanuel Ghebreigzabhier (Trek-Segafredo), Sepp Kuss (Jumbo-Visma), Leknessund e Marco Frigo (Israel-PremierTech)- Le prime gocce di pioggia destano un po’ di preoccupazione nella discesa verso Bella, lungo la quale cade Michel Hessman (Jumbo Visma). Nel frattempo si avvantaggiano in 7 Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroen), Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa), Warren Barguil (Team Arkéa-Samsic), Leknessund, Ghebreigzbhier e Toms Skujiņš (Trek-Segafredo). Pian piano accumulano vantaggio sul gruppo maglia rosa, che ormai dà il via libera affinché la fuga vada in porto. Il vantaggio sale così ad oltre quattro minuti e mezzo.
Al traguardo volante di Muro Lucano è Albanese a passare per primo davanti a Paret-Peintre e Barguil. Bruno Armirail (Groupama-FDJ), che aveva tentato vanamente di accodarsi ai fuggitivi, rallenta e attende il plotone. Si torna a salire si torna a salire verso il Valico di Monte Carruozzo, secondo GPM di giornata ai – 70 km dal traguardo, dove scollina per primo Ghebreigzabhier con il gruppo Evenepoel a 3’40”.
La fuga sembra poter andare in porto, e dopo la lunga discesa il vantaggio dei 7 fuggitivi resta invariato. Evenepoel recupera abbastanza facilmente da una foratura e mette a tirare i suoi scudieri per evitare che il distacco aumenti. Ai – 25 il vantaggio della testa della corsa supera i 5 minuti. Ricomincia a piovere e all’ultimo traguardo volante, a Montella, Leknessund si impone su Albanese e Skujins. Inizia l’ascesa (l’ultima della giornata) del colle Molella. Il vantaggio dei fuggitivi nei confronti del gruppo maglia rosa continua a diminuire. Davide Formolo si mette in testa per scortare il capitano Almeida ed a 7 km dal traguardo cala a 3’45” il gap dei battistrada. Ci prova, allora, Conci e a staccarsi è Barguil. Skujins riesce, poco dopo, a riportarsi sul trentino dell’Alpecin ed a staccarlo, guadagnando terreno su Albanese, Ghebreigzabhier, Paret-Peintre e Leknessund. Quest’ultimo va a riprendere Skujins poi, ai – 5, c’è lo scatto di Ghebreigzabhier; lì dietro rispondono Leknessund e Paret-Peintre mentre Albanese va su con il suo passo.
Si giunge al tratto più duro (12%) e, mentre nel gruppo maglia rosa (a 2’38”) a tirare è la Ineos Grenadiers, in testa alla corsa prima Leknessund e Paret-Peintre salutano Ghebreigzabhier, poi il norvegese accelera, ma il transalpino che non molla. Paret-Peintre transita davanti a Leknessund al GPM di Colle Molella. Nei pressi del traguardo niente volata: il norvegese raggiunge il suo obiettivo di conquistare la maglika rosa, lasciando la vittoria di tappa al francese.
La frazione di domani – da Atripalda a Salerno per 171 km – presenta un finale per velocisti ma tante salitelle “mangia e bevi” nella prima parte del tracciato potrebbero mettere ancor più pepe nella corsa, complici anche vento e maltempo
Vito Sansone